MANOVRA: RUSH PER MODIFICHE, POI ITER BLINDATO. IDV, MARONI PAGHI DIVISE E BENZINA, GOVERNO NEL CAOS. IMPRESE, ALLARME NORME FISCO, APPELLO A PREMIER.
MANOVRE:DA TOGHE A IMPRESE,CATEGORIE A CACCIA MODIFICHE/ANSA
RICHIESTE DA REGIONI A MEDICI, DA AUTOMOBILISTI A DOCENTI
(ANSA) - ROMA, 4 LUG - Gli amministratori regionali, le forze
di polizia, i dirigenti e i medici: sono molte le categorie in
attesa di possibili interventi sulla manovra, per alleggerire la
''stretta'' prevista. Alla finestra rimangono anche gli
imprenditori, che pure hanno approvato parte della manovra, e
anche sindacati come la Cisl che ha chiesto modifiche sulla
scuola. Ecco i ''dossier'' aperti dalle diverse categorie.
- REGIONI-COMUNI-PROVINCE: E' forse il nodo piu' intricato,
anche istituzionale. La Conferenza delle regioni chiede un
riequilibrio della manovra che ''pesa per l'80% sulle regioni'':
il taglio a regime sara' di 4,5 mld l'anno. Proteste si sono
susseguite e nemmeno richiesta di incontro da parte del
Governatori del Centro Destra non ha sbloccato la questione. Un
emendamento, domani al voto, prevede flessibilita' con una sorta
di manovra ''fai-da-te'' ma non e' piaciuto. Proteste analoghe
da Comuni e Province.
- IMPRESE: L'ultimo appello, firmato congiuntamente da
Confindustria e Rete Imprese, riguarda due norme fiscali sui
rimborsi e sulle compensazioni che rischiano di ''pesare'' sulle
Pmi e - secondo gli imprenditori - non aiutano alla lotta
all'evasione. C'e' poi il nodo, sollevato piu' volte dalla
Marcegaglia, del rifinanziamento della Tremonti Ter.
- CGIL E PUBBLICO IMPIEGO: Ha proclamato contro la manovra
anche uno sciopero generale. La contestazione principale
riguarda l'impianto che penalizza gli statali e i precari, senza
che siano toccati i ceti piu' agiati, i possidenti.
- DIRIGENTI-PREFETTI-AMBASCIATORI: I dirigenti sono tra i
piu' penalizzati. I sindacati di settore hanno fatto fronte
comune con presidi, prefetti, diplomatici, professori
universitari. Hanno contestato tagli alle retribuzioni, lo
scaglionamento delle liquidazioni, il blocco degli effetti
economici delle promozioni''. I prefetti hanno contestato anche
la chiusura di prefetture e i tagli alla sicurezza.
- MEDICI: Tra i punti contestati in particolare il blocco del
turn over e il dimezzamento dei precari, che rischia di far
diminuire il numeri dei medici di 20 mila unita' in 4 anni. Sono
scesi in piazza il 16 giugno e ci sono state timide aperture per
escludere gli oncologi.
- TOGHE: Hanno scioperato contro i tagli agli stipendi dei
giovani magistrati. Poi e' arrivato il taglio della tredicesima,
che pero' dovrebbe rientrare.
- ATTORI: La protesta, che si e' intrecciata con quella
prevista contro il decreto sulle Fondazioni Liriche, ha
riguardato in particolare la soppressione dell'Eti.
- AUTOMOBILISTI: L' aumento dei pedaggi delle autostrade
collegate con raccordi e superstrade Anas e' uno dei punti piu'
contestati dai consumatori, che prospettano ricorsi e class
action, ma anche dagli amministratori locali: in particolare a
Roma dove i rincari per i pendolari sono tra i piu'penalizzanti.
- DOCENTI: La protesta ha riguardato il blocco degli scatti
di anzianita' per il personale docente. Anche la Cisl ha
minacciato uno sciopero. Un emendamento ora al voto, con
l'obiettivo di evitare il congelamento, destina al personale
scolastico una quota del 30% delle economie derivanti dal
settore in base alal finanziaria 2008.
- POLIZIOTTI E MILITARI: Per le forze di polizia, nonostante
lo scampato taglio delle tredicesime, ci sono gli altre misure.
Il blocco salariale, che si aggiunge alle difficolta' operative
(con auto ferme ai box) sottrae anche parte delle risorse
accantonate per il riordino delle carriere, da anni erano state
promesse agli operatori del Comparto. Impatto analogo e' sul
personale della difesa.
- FARMACISTI: Sono state tra le prime a protestare. Un
emendamento, domani al voto, spalma il costo delle modifiche sul
prezzo dei farmaci anche sulle aziende di settore.
- INVALIDI: L'ultima proposta ''salva'' dall'aumento della
soglia di invalidita', fissata all'85%, solo alcune patologie.
Diverse associazioni hanno protestato vibratamente e saranno in
piazza il 7 luglio.
- AMBIENTALISTI: La protesta riguarda in particolare la
riduzione del 50% per le risorse dei Parchi italiani.(ANSA).
MANOVRA: DOMANI RUSH PER MODIFICHE, POI ITER BLINDATO / ANSA
DA TAGLI REGIONI A INVALIDITA',DA TASSE ABRUZZO A STRETTA FISCO
(ANSA) - ROMA, 4 LUG - La manovra e' al rush decisivo. E'
atteso per domani, o al piu' tardi martedi' mattina, il via
libera della Commissione Bilancio del Senato. Per le modifiche
potrebbe essere l'ultimo appello: la manovra - 'arricchita' dal
pacchetto degli emendamenti del relatore Antonio Azzollini,
tranne la parte che riguarda i 40 anni di contributi e le
tredicesime di difesa-sicurezza - arrivera' in Aula dove si
prospetta un iter blindato. Il decreto, che non e' ancora stato
esaminato dalla Camera, dovra' essere convertito entro la fine
del mese. Molti sono gli emendamenti accantonati di maggioranza
e opposizione che potrebbero essere votati uno ad uno (ma i
tempi sono stretti) oppure essere bocciati tecnicamente e
rinviati all'esame dell'aula di Palazzo Madama.
Ecco alcuni punti 'caldi' sui quali la commissione Bilancio
e' chiamata ad esprimersi:
- TAGLI FLESSIBILI PER REGIONI, PROVINCE E COMUNI: Le risorse
statali che spettano ''a qualunque titolo'' alle regioni sono
ridotte di 4 miliardi nel 2011 e 4,5 a decorrere dal 2012. Ma
queste riduzioni saranno ripartire ''secondo criteri e modalita'
stabiliti in sede di conferenza Stato-Regioni''. Stesso
meccanismo per Province e Comuni.
- RESTA SOGLIA 85% INVALIDITA', ESCLUSE PATOLOGIE GRAVI:
Resta l'innalzamento della soglia all'85% per le invalidita' ma
vengono escluse le patologie piu' gravi.
- PENSIONI (ANCHE SOCIALI) SI ADEGUANO A VITA DA 2015:
Superato il ''refuso'' che agganciava i 40 anni di contributi
all'aspettativa di vita resta da votare comunque la stretta
sull'eta' che viene nuovamente fissata al 2015: l'aggiornamento
triennale legato alle speranze di vita (riguarda anche gli
assegni sociali) partira' dal 2015 e non piu' dal 2016.
- DONNE P.A. IN PENSIONE A 65 ANNI: ''Complessivamente'' le
donne interessate al 2012 dall'innalzamento dell'eta'
pensionabile sono tra le 20mila e le 25 mila donne.
- NO TAGLI CONSULENZE E FESTE PER SICUREZZA: Il comparto
della sicurezza si salva da una serie di tagli previsti per le
consulenze della pubblica amministrazione e arrivano fondi per
la giustizia.
- MINI-NAIA: I giovani potranno fare stage di 3 settimane
nelle Forze armate. Il costo dell'operazione e' di 20 milioni.
- ITALIA 150: Arrivano 5 milioni per le celebrazioni del
150/mo anniversario dell'Unita' d'Italia.
- SLITTANO TASSE ABRUZZO: La sospensione degli adempimenti
tributari (imprenditori o autonomi) con volume d'affari non
superiore a 200.000 euro e' prorogata al 20 dicembre 2010.
- SALVA PRECARI SUD: Arriva una norma che salva i precari
della Sicilia e piu ' in generale per le Regioni a Statuto
speciale dal tetto posto ai contratti a tempo determinato.
- RISPARMI SCUOLA: Il 30% dei risparmi previsti nella
manovra triennale 2008 dal settore scuola e reinvestiti nel
comparto verranno 'accantonati' nonostante il congelamento
triennale 2011-2013 previsto e potranno, in un secondo tempo,
essere anche destinati a scatti di anzianita' e progressioni del
corpo docente.
- COLLABORAZIONI RICERCA: Via il tetto per le assunzioni a
tempo determinato per gli enti di ricerca nel 2011.
- CERTIFICATI VERDI: La norma sui certificati verdi resta e
finanziera', per due terzi, l'universita' e la ricerca.
- PREZZO FARMACI EQUIVALENTI: L'Aifa fissera' il prezzo di
rimborso dei farmaci equivalenti, a decorrere dal 2011.
- MENO ONERI PER FARMACIE: Cambia la rideterminazione delle
quote di spettanza dei grossisti e dei farmacisti sul prezzo di
vendita al pubblico dei medicinali di classa A per il 2010.
- NO STRETTA ENTI PREVIDENZA PRIVATI: Gli enti di previdenza
privatizzati, tra cui quindi anche l'Inpgi, sono esclusi dalla
stretta prevista dalla manovra.
- TAGLI A PATRONATI: Arriva un taglio di 87 milioni nel
2011 dei finanziamenti ai patronati. Lo prevede l'emendamento
sulle pensioni del relatore alla manovra, Antonio Azzollini. I
risparmi cosi' ottenuti andranno compensare gli effetti
dell'aumento delle aliquote contributive previsti dal protocollo
sul welfare.
- ACCERTAMENTI FISCO: Gli accertamenti, che la manovra
stabiliva fossero di immeditata eseguibilita', ora diventeranno
esecutivi in due mesi. Si porta - e questo preoccupa
Confindustria e Rete Imprese - da 150 a 300 giorni la durata
massima della sospensione giudiziale degli atti di recupero dei
crediti verso l'amministrazione. Altra norma che allarma:
divieto di effettuare compensazioni fra crediti e debiti fiscali
in presenza di accertamenti anche di importo modesto.(ANSA).
MANOVRA:IDV,MARONI PAGHI DIVISE E BENZINA,GOVERNO NEL CAOS
INQUIETANTE SILENZIO MINISTRO, DIFENDA TREDICESIME
(ANSA) - ROMA, 4 LUG - ''Ormai questo governo e' nel caos. La
sicurezza tanto sbandierata in campagna elettorale, c'e' solo
per la cricca: infatti approvano leggi ad hoc perche' vogliono
essere sicuri di non essere processati. Il Presidente del
Consiglio e' come 'Edward mani di forbici' che taglia tutto e
dovunque e soprattutto alle fasce piu' deboli. Ma questo,
purtroppo, non e' un film e' la triste realta'''. Lo afferma in
una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, on Leoluca
Orlando.
''Il ministro Maroni - aggiunge l'esponente dipietrista - che
non ha speso una parola in difesa dei drastici tagli apportati
da questa manovra al comparto sicurezza, almeno metta mano al
suo portafoglio e paghi lui le divise e il pieno di benzina per
le volanti. Non comprendiamo il suo inquietante silenzio ma
comprendiamo che non sia molto interessato alla sicurezza di
questo Paese, dato che non si e' degnato neanche di presenziare
alla parata del 2 giugno nella quale hanno sfilato i suoi
uomini. Almeno difenda le tredicesime che servono agli agenti
per pagare il mutuo e per arrivare alla fine del mese''.
''L'Italia dei Valori e' accanto agli agenti, agli uomini delle
Guardia di finanza e a tutte le forze dell'ordine - conclude
Orlando - e sara' in piazza con loro per tutte le
manifestazioni e le azioni di protesta che decideranno di
indire. Non permetteremo questo scempio ad un comparto cosi'
importante e delicato e lotteremo per difendere ogni singolo
stipendio''.
(ANSA).
++ MANOVRA: IMPRESE,ALLARME NORME FISCO,APPELLO A PREMIER ++
CONFINDUSTRIA E RETE IMPRESE, SONO VIOLAZIONI GRAVI DEI DIRITTI
(ANSA) - ROMA, 4 LUG - ''Le imprese fanno appello al
Parlamento e al Governo, al Presidente Berlusconi e al Ministro
Tremonti affinche' vengano modificate queste norme, che, nella
formulazione attuale, costituiscono violazioni gravi dei diritti
dei contribuenti e nulla hanno a che fare con il contrasto
all'evasione''. Confindustria e Rete Imprese Italia, che
riunisce Confcommercio, Confartigianato, CNA; Casartigiani,
Confesercenti, lanciano un allarme congiunto su alcune norme
fiscali della manovra economica (su compensazione debiti-crediti
e su limiti a rimborsi fiscali) che - spiegano in una nota
unitaria - rischiano di creare forti contenziosi di carattere
costituzionale e di avere ''conseguenze irreparabili specie per
le piccole e medie imprese''.(ANSA).
MANOVRA: IMPRESE, ALLARME NORME FISCO, APPELLO A PREMIER
(ANSA) - ROMA, 4 LUG - Confindustria e Rete Imprese Italia
(Confcommercio, Confartigianato, CNA; Casartigiani,
Confesercenti) - e' scritto nella nota congiunta - ''ribadiscono
le preoccupazioni gia' espresse nei giorni scorsi, in merito
alle misure contenute nella manovra finanziaria relative alla
riscossione (art. 38) e alla compensazione dei debiti e crediti
fiscali (art.31)''.
Le norme sono altamente tecniche e sono state introdotte
indicandole come misure anti-evasione. Ma le imprese ritengono
che siano troppo decise e mettano in difficolta' soprattutto le
Pmi: Inoltre, le soluzioni finora indicate non sarebbero
sufficienti ad evitare problemi per le imprese. ''La proposta
che e' stata avanzata in Commissione Bilancio al Senato di
portare da 150 a 300 giorni la durata massima della sospensione
giudiziale degli atti di recupero dei crediti verso
l'amministrazione - e' scritto nella nota - non risolve il
problema, a fronte del fatto che la durata media dei soli
procedimenti di primo grado supera i 700 giorni. Se passasse
questa norma, il contribuente sarebbe costretto, pena il
pignoramento, a pagare gli importi richiesti
dall'amministrazione, pur essendo ancora in attesa di sentenza e
a fronte di pretese che nella grande maggioranza dei casi
risulteranno successivamente non fondate''.
Per le imprese italiane ''ciò non è accettabile, dara' luogo
a contenziosi, anche in punto di legittimita' costituzionale, in
molti casi portera' a conseguenze irreparabili, specie per le
piccole e medie imprese. Per rimediare al problema - indicano -
occorre che la sospensiva duri quantomeno sino alla sentenza di
primo grado''.
L'altra misura ''che desta allarme - spiegano Confindustria e
Rete Imprese - riguarda il divieto di effettuare compensazioni
fra crediti e debiti fiscali in presenza di accertamenti anche
di importo modesto (1.500 euro)''. ''Come si e' gia' fatto
osservare - e' scritto nella nota - il divieto di compensazione
può essere imposto, ma solo quando vi sia la piena certezza del
debito fiscale, ossia quando lo stesso sia iscritto a ruolo
definitivo. A riguardo si fa notare che il titolo della rubrica
(riportato anche nella relazione illustrativa e nella relazione
tecnica) recita: "Preclusione alla autocompensazione in presenza
di debito su ruoli definitivi". Nel testo dell'articolo 31 si fa
invece riferimento a debiti "iscritti a ruolo per imposte
erariali e relativi accessori" e si omette la qualificazione
"definitivo"''.
''Stupisce ed allarma - dicono le confederazioni industriali
e imprenditoriali - il fatto che, sino ad oggi, non si e'
riscontrata alcuna disponibilita' da parte del Governo a
introdurre nel testo questa qualificazione, che appare invece
assolutamente necessaria per tutelare i diritti dei
contribuenti. Si ribadisce infine che le sanzioni previste nel
caso di violazione del divieto di compensazione (il 50%
dell'importo indebitamente compensato) sono del tutto
sproporzionate''.(ANSA).
MANOVRA: IMPRESE, ALLARME NORME FISCO, APPELLO A PREMIER (2)
(RIPETIZIONE CON NUMERAZIONE CORRETTA)
(ANSA) - ROMA, 4 LUG - Confindustria e Rete Imprese Italia
(Confcommercio, Confartigianato, CNA; Casartigiani,
Confesercenti) - e' scritto nella nota congiunta - ''ribadiscono
le preoccupazioni gia' espresse nei giorni scorsi, in merito
alle misure contenute nella manovra finanziaria relative alla
riscossione (art.38) e alla compensazione dei debiti e crediti
fiscali (art.31)''.
Le norme sono altamente tecniche e sono state introdotte
indicandole come misure anti-evasione. Ma le imprese ritengono
che siano troppo decise e mettano in difficolta' soprattutto le
Pmi: Inoltre, le soluzioni finora indicate non sarebbero
sufficienti ad evitare problemi per le imprese. ''La proposta
che e' stata avanzata in Commissione Bilancio al Senato di
portare da 150 a 300 giorni la durata massima della sospensione
giudiziale degli atti di recupero dei crediti verso
l'amministrazione - e' scritto nella nota - non risolve il
problema, a fronte del fatto che la durata media dei soli
procedimenti di primo grado supera i 700 giorni. Se passasse
questa norma, il contribuente sarebbe costretto, pena il
pignoramento, a pagare gli importi richiesti
dall'amministrazione, pur essendo ancora in attesa di sentenza e
a fronte di pretese che nella grande maggioranza dei casi
risulteranno successivamente non fondate''.
Per le imprese italiane ''ciò non è accettabile, dara' luogo
a contenziosi, anche in punto di legittimita' costituzionale, in
molti casi portera' a conseguenze irreparabili, specie per le
piccole e medie imprese. Per rimediare al problema - indicano -
occorre che la sospensiva duri quantomeno sino alla sentenza di
primo grado''.
L'altra misura ''che desta allarme - spiegano Confindustria e
Rete Imprese - riguarda il divieto di effettuare compensazioni
fra crediti e debiti fiscali in presenza di accertamenti anche
di importo modesto (1.500 euro)''. ''Come si e' gia' fatto
osservare - e' scritto nella nota - il divieto di compensazione
può essere imposto, ma solo quando vi sia la piena certezza del
debito fiscale, ossia quando lo stesso sia iscritto a ruolo
definitivo. A riguardo si fa notare che il titolo della rubrica
(riportato anche nella relazione illustrativa e nella relazione
tecnica) recita: "Preclusione alla autocompensazione in presenza
di debito su ruoli definitivi". Nel testo dell'articolo 31 si fa
invece riferimento a debiti "iscritti a ruolo per imposte
erariali e relativi accessori" e si omette la qualificazione
"definitivo"''.
''Stupisce ed allarma - dicono le confederazioni industriali
e imprenditoriali - il fatto che, sino ad oggi, non si e'
riscontrata alcuna disponibilita' da parte del Governo a
introdurre nel testo questa qualificazione, che appare invece
assolutamente necessaria per tutelare i diritti dei
contribuenti. Si ribadisce infine che le sanzioni previste nel
caso di violazione del divieto di compensazione (il 50%
dell'importo indebitamente compensato) sono del tutto
sproporzionate''.(ANSA).