PREVIDENZA COMPLEMENTARE, LA RETE LEGALE INSISTE NELL’INIZIATIVA IN FAVORE DI TUTTI: TRE APPELLI AL CONSIGLIO DI STATO MA CON TRE SOLI RICORRENTI (ZAVATTOLO, SCALIA E PARADISO) E SPECIALMENTE SENZA CHIEDERE UN EURO A NESSUNO

lunedì 05 luglio 2010

PREVIDENZA COMPLEMENTARE, LA RETE LEGALE INSISTE NELL’INIZIATIVA IN FAVORE DI TUTTI: TRE APPELLI AL CONSIGLIO DI STATO MA CON TRE SOLI RICORRENTI (ZAVATTOLO, SCALIA E PARADISO) E SPECIALMENTE SENZA CHIEDERE UN EURO A NESSUNO

Pubblichiamo di seguito l’avviso che ci è pervenuto da La Rete Legale (www.laretelegale.it).

Alcune settimane fa abbiamo comunicato (si veda http://www.laretelegale.it/news.php?id_news=32) che i ricorsi presentati per il mancato avvio della previdenza complementare in pregiudizio degli appartenenti alle Forze di Polizia e alle Forze Armate hanno avuto tutti esito negativo.

Come noto, i ricorrenti erano stati complessivamente 607, dei quali 449 in forza a Polizie ad ordinamento militare, 109 di Polizie ad ordinamento civile, 49 a Esercito, Marina e Aeronautica.

Si è trattato di ricorsi caratterizzati da EVIDENTI FINALITÀ SOLIDARISTICHE, confermate non soltanto dall’importo richiesto a ciascun partecipante (10 euro a titolo definitivo), ma anche dal fatto che l’auspicato esito favorevole avrebbe sortito i suoi effetti positivi a vantaggio di tutti gli appartenenti alle Forze di polizia e Forze armate e non soltanto in favore dei ricorrenti.

D’altra parte, come è stato più volte evidenziato (si veda gli articoli apparsi alle pagine http://www.ficiesse.it/news.php?id=2164 e http://www.ficiesse.it/news.php?id=2172), la gravissima questione del mancato avvio della previdenza complementare NON PUÒ ESSERE RISOLTA PER VIA MERAMENTE GIUDIZIALE, e tale opinione sta trovando puntuale conferma dal sistematico rigetto che, a quel che ci consta, stanno ricevendo, non soltanto i sette ricorsi della Rete Legale, ma anche tutti gli altri di tipo "non politico" di cui si è avuta notizia.

Nei giorni scorsi sono state approfondite le motivazioni dell sette sentenze emesse dal TAR del Lazio, la cui evidente contraddittorietà ha consigliato di insistere nell’iniziativa e di presentare appelli al Consiglio di Stato per ottenere dal supremo Giudice amministrativo:

- la dichiarazione dell'inadempimento del Governo, che nonostante il preciso obbligo di legge non ha avviato le trattative con i sindacati e le rappresentanze militari;

- l'eventuale successiva nomina, in caso di ulteriore inadempimento, di un commissario “ad acta”.

Si è deciso così di presentare TRE DISTINTI APPELLI, da parte, però, di TRE SOLI RICORRENTI in servizio rispettivamente presso la Guardia di Finanza, la Polizia di Stato e l’Aeronautica Militare, per i quali, viste che permangono le medesime finalità politiche e solidaristiche che hanno fin dall'inizio consigliato l'iniziativa, non sarà chiesto un euro ad alcuno.

I tre ricorrenti sono:

- Francesco ZAVATTOLO, per i ricorsi presentati nell’interesse deI ricorrenti in servizio presso la Guardia di Finanza;

- Ludovico SCALIA, per quelli in servizio presso la Polizia di Stato;

- Giuseppe PARADISO, per i ricorrenti delle Forze Armate.

La presente comunicazione verrà inviata a tutti i partecipanti ai sette ricorsi, che verranno successivamente informati delle decisioni definitive del Consiglio di Stato.

LA RETE LEGALE

 

 


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