INCONTRO URGENTE CHIESTO A LETTA DA SINDACATI DI POLIZIA E COCER GDF E AM: FORTI DUBBI SULLA CREDIBILITÀ DEL GOVERNO, CORREGGETE LE GRAVI SPEREQUAZIONI IN DANNO DI FF.OO. E FF.AA. RISPETTO AL RESTO DEL PUBBLICO IMPIEGO

sabato 17 luglio 2010

INCONTRO URGENTE CHIESTO A LETTA DA SINDACATI DI POLIZIA E COCER GDF E AM: FORTI DUBBI SULLA CREDIBILITÀ DEL GOVERNO, CORREGGETE LE GRAVI SPEREQUAZIONI IN DANNO DI FF.OO. E FF.AA. RISPETTO AL RESTO DEL PUBBLICO IMPIEGO
 

I sindacati delle Polizie civili e i Cocer di Guardia di finanza e Aeronautica militare hanno inviato ieri al sottosegretario Gianni Letta la lettera che riportiamo di seguito e in allegato per chiedere un incontro in tempi brevi per un immediato chiarimento sulla manovra che penalizza I LAVORATORI DELLE Forze dell’ordine e delle Forze armate in misura molto superiore rispetto al resto del pubblico impiego.

 

Roma, 16 luglio 2010

On. Gianni Letta
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
Palazzo Chigi
R o m a

Prot. 1.9/374/2010/cart

Oggetto: “Maxi – Emendamento” Governativo al Decreto – Legge n.78/2010 di manovra
finanziaria correttiva.Richiesta urgente d’incontro.-

Signor Sottosegretario,

come noto, ieri, è stata approvata al Senato, con la presentazione di un maxi – emendamento
governativo e con voto di fiducia, la conversione del decreto – legge nr.78/2010 riguardante la
manovra finanziaria correttiva dei conti dello Stato che passerà ora con il medesimo iter alla
Camera dei Deputati.

Prima di giungere in aula e prima della presentazione del maxi – emendamento, il decretolegge
era stato discusso ed emendato in Commissione Bilancio.

Come saprà, alcuni degli articoli del decreto – legge che riguardano aspetti vitali per la
funzionalità del sistema sicurezza e difesa sono stati oggetto, fin dalla sua emanazione, di
fortissime e motivate critiche da parte di tutte le organizzazioni sindacali e delle rappresentanze
militari del Comparto Sicurezza e Difesa, proprio per una serie di profili di dubbia
costituzionalità, che pur emergono. La palese iniquità ed il forte squilibrio che è stato imposto a
danno del personale delle forze di polizia e delle forze armate, rispetto ai sacrifici richiesti ad altri
Comparti del pubblico impiego, ha lasciato tutti molto sorpresi.

Ciò posto, le scriventi organizzazioni sindacali e le rappresentanze militari, pur non
condividendo il merito ed il metodo seguito per l’elaborazione dei contenuti della manovra,
avendo avanzato per questo aspre, argomentate e fondate critiche, tuttavia hanno mantenuto un
rapporto di leale e corretto confronto con il Governo, al fine di evidenziare concretamente i profili
d’iniquità, le sperequazioni e gli aspetti della manovra che minano, la stessa funzionalità del
sistema sicurezza del Paese, ma incide sul morale, la dignità del personale e l’affezione
all’Istituzione degli uomini, l’effetto combinato di alcune norme pone in discussione il sistema
gerarchico funzionale delle Istituzioni di appartenenza, necessario per il corretto esercizio della
funzione di polizia e di difesa, ciò nonostante abbiamo formulato una serie di proposte alternative,
che correggevano gli effetti sulla funzionalità, a invarianza di spesa.

La nostra politica di mediazione e propositivo stimolo è stata condivisa da molti esponenti del
Governo, però soltanto a parole.

Con sconcertante sorpresa in occasione del voto per la conversione in legge in aula della
manovra le scriventi organizzazioni prendevano atto che il maxi emendamento governativo
presentato al Senato, lasciava inalterati gli effetti di alcune norme gravemente penalizzanti per il
personale e per la funzionalità del sistema previsto dalla manovra in materia di blocco del
trattamento economico complessivo relativo alla massa salariale, blocco degli avanzamenti
stipendiali legali alle funzioni e grave penalizzazione del trattamento di fine rapporto per gli
operatori del Comparto.

Le dichiarazioni ufficiali rese al Senato della Repubblica dal Capogruppo di maggioranza al
Senato del PDL sen Maurizio Gasparri a sostegno del voto di fiducia per la conversione del
decreto, creando altri dubbi sulla credibilità del Governo, in quanto è stata confermata la scelta
della maggioranza che lo sostiene rispetto alle gravissime e più gravose penalizzazioni rispetto agli
altri lavoratori, gli operatori della sicurezza e della difesa solo nelle dichiarazioni pubbliche
vengono “tutelati,” senza però tradurre in fatti concreti la “manifesta dubbia volontà”, tanto da non
trovare riscontri concreti nella lettura del testo del maxi emendamento approvato.

Premesso quanto sopra, appare evidente che sussiste un problema concreto ed urgente di
comprendere e chiarire quale sia la reale politica del Governo sulla sicurezza, e quale il ruolo ed il
valore delle affermazioni e delle azioni politiche e parlamentari svolte dai suoi ministri e dal
presidente del gruppo di maggioranza del Senato, considerata l’evidente discrasia.

Vorremmo, per orientarci, vista l’evidente confusione, se sia in tutto o solo in parte
concretizzata nelle norme approvate e quali siano gli ambiti dei singoli istituti e contrattuali
penalizzanti, e quali gli effetti che ricadranno sulla sicurezza dei cittadini e lo sviluppo
dell’economia. L’incertezza e le difformi e nebulose interpretazioni che provengono dalle singole
Amministrazioni e dai rappresentanti politici ed istituzionali dei singoli dicasteri non sono affatto
rasserenanti.

Per questa ragione, ed a causa del clima di profonda incertezza politica della maggioranza, alla
luce dei gravissimi effetti su importantissimi istituti normativi e contrattuali riguardanti gli
appartenenti a questo specifico Comparto, ed al fine di circoscrivere l’inevitabile propagarsi di
effetti negati, oggi imprevedibili, i quali aggraverebbero ulteriormente il clima di malessere e di
disagio tra tutti gli operatori, di ogni ordine e grado, nessuno escluso, le scriventi organizzazioni
sindacali e le rappresentanze militari si rivolgono alla S.V. quale alto rappresentante del Governo,
a cui chiedono un ultimo incontro che faccia chiarezza sulla interpretazione ufficiale degli effetti
applicativi delle norme per tutte le Amministrazioni del Comparto.

Le chiediamo, quindi, di voler cortesemente fissare un incontro urgente con le modalità che
Ella riterrà più opportune.

Signor Sottosegretario, Lei ben comprende che sul piano politico, un chiarimento rapido può
rimuovere l’attuale evidente incertezza sugli effetti della manovra favorendo quindi la ripresa del
confronto e la rapida definizione, anche in relazione alle future scelte di merito di un’intesa
contrattuale per il biennio 2008-2009, con il raggiungimento di possibili reciproci e condivisi
obbiettivi.

Sarà inoltre necessario che in tale circostanza si precisi il portato e l’applicabilità al Comparto
Sicurezza e Difesa della norma di cui all’art 12 comma 10 per il passaggio dal trattamento di fine
servizio al trattamento di fine rapporto e dell’attivazione della previdenza complementare.

Confidando nella Sua nota disponibilità e sensibilità verso i delicati apparati civili e militari
delle Forze di Polizia e della Forze Armate, si resta in attesa di un celere riscontro, cordialità.

POLIZIA DI STATO
SIULP
(Romano)
SAP
(Tanzi)
SIAP
(Tiani)
SILP PER LA CGIL
(Giardullo)
UGL-Polizia di Stato
(Leggeri)
COISP
(Maccari)
POLIZIA PENITENZIARIA
SAPPE
(Capece)
OSAPP
(Beneduci)
UIL Penitenziari
(Sarno)
SINAPPE
(Santini)
FNS-CISL
(Mannone)
FP-CGIL
(Quinti)
UGL
Penitenziaria
(Moretti)
CNPP
(Di Carlo)
CORPO FORESTALE DELLO STATO
SAPAF
(Moroni)
FP-CGIL
(Quinti)
CISL FNS
(Mannone)
UIL PA
(Violante)
UGL-Forestale
(Scipio)
Fe.Si.Fo.
(Germani)
COCER GUARDIA DI FINANZA E COCER AERONAUTICA MILITARE

 


Tua email:   Invia a: