MANOVRA: SOLIDARIETA' PD A SETTORE SICUREZZA - DI PIETRO: ESECUTIVO CIECO E SORDO, MANDIAMOLO A CASA P.A.:BRUNETTA TRA 3 ANNI SALARI STATALI COME COLLEGHI PRIVATI - INTERCETT. PASSI AVANTI MA INDAGINI A RISCHIO - TREMONTI , IMPOSTA MUNIC.UNIFICA 24 TASSE

giovedì 22 luglio 2010


MANOVRA: SOLIDARIETA' PD A SETTORE SICUREZZA
(ANSA) - ROMA, 21 LUG - Questo mattina Enrico Letta ed
Emanule Fiano, rispettivamente vice-segretario e presidente del
forum Sicurezza del Partito Democratico, si sono recati davanti
alla Camera per portare la solidarieta' del Pd alle centinaia di
poliziotti e militari che partecipavano alla manifestazione
indetta dai sindacati di polizia e dai Cocer per protestare
contro gli effetti disastrosi prodotti sul comprato sicurezza
dai tagli della manovra Berlusconi-Tremonti.
''Siamo intervenuti - ha dichiarato Fiano - anche nell'aula dei
deputati per portare la nostra solidarieta' a quanti, ogni
giorno, a rischio della propria vita, difendono sul territorio
nazionale e non solo i principi della Costituzione e si sentono
oggi umiliati e offesi dai tagli sconsiderati compiuti dal
governo''.
(ANSA).

MANOVRA: IDV, SCURE GOVERNO SU OPERATORI SICUREZZA
DI PIETRO: ESECUTIVO CIECO E SORDO, MANDIAMOLO A CASA
(ANSA) - ROMA, 21 LUG - ''Con questa manovra il governo non
solo toglie risorse fondamentali alle fasce piu' deboli, ma si
abbatte con la sua scure anche sugli operatori del comparto
sicurezza''. E' quanto sostiene il leader dell'Italia dei
Valori, Antonio Di Pietro, che esprime ''solidarieta' e
vicinanza'' agli operatori del comparto che manifestano davanti
a Montecitorio.
''L'Italia dei Valori e' solidale con l'indignazione di
quanti, ogni giorno, lavorano per garantire la sicurezza nel
nostro Paese, rischiando molto spesso in prima persona'',
aggiunge Di Pietro in una nota firmata insieme con il
responsabile welfare e lavoro del partito, Maurizio Zipponi.
''Il governo - osserva - sta calpestando la professionalita'
di chi e' pronto a difendere lo Stato anche a costo della
propria vita. L'esecutivo e' cieco e sordo alle richieste che
arrivano dai lavoratori, dagli enti locali, dai sindacati e
premia, come al solito, evasori e furbetti del quartierino: deve
andare a casa al piu' presto''.(ANSA).


P.A.:BRUNETTA,DURANTE STOP CONTRATTI INTESA TRANSIZIONE/ANSA
BENE 'STRETTA', TRA 3 ANNI SALARI STATALI COME COLLEGHI PRIVATI
(ANSA) - ROMA, 21 LUG - Un accordo quadro per gestire il
periodo di transizione durante i tre anni del blocco contrattale
nel pubblico impiego previsto dalla manovra economica. E'
l'obiettivo del ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato
Brunetta, che ha polemizzato con chi ora sostiene che ''non si
fara' piu' niente visto che non ci sono i soldi''. Un'opinione,
questa, che il ministro bolla come ''banale e conservatrice''.
''Se avessimo avuto 6,5 miliardi (le economie che deriveranno
dal mancato rinnovo, ndr), il quadro sarebbe diverso, ma ci
sarebbe stato comunque bisogno di un accordo quadro per la
gestione della transizione. Spero ci sara' la massima
convergenza di tutte le forze sindacali'', ha detto il ministro
intervenendo alla conferenza stampa tenuta dall'Aran (l'agenzia
che tratta con i sindacati) per fare un bilancio dell'attivita'
da gennaio ad oggi e illustrare il Rapporto semestrale sulle
retribuzioni, anticipato in parte gia' lo scorso mese.
D'altronde molti sono i cambiamenti che stanno interessando
il settore, ha ricordato il ministro: ''Ci apprestiamo a
predisporre la nuova stagione contrattuale alla luce del nuovo
modello contrattuale - ha affermato - abbiamo da implementare la
nuova legge che riforma la pubblica amministrazione, e un'altra
legge, quella sul federalismo fiscale, impattera' sul
funzionamento delle amministrazioni''.
Brunetta valuta anche positivamente il fatto che la 'stretta'
per i contratti portera' ad un ricongiungimento della dinamica
retributiva tra settore pubblico e privato alla fine del
triennio. Ponendo cosi' fine al ''paradosso'' che ha visto negli
ultimi 10-15 anni le retribuzioni pubbliche correre piu' di
quelle del settore privato, piu' esposto alla concorrenza. ''Il
settore pubblico e' protetto, non rischia la cassa integrazione
e la produttivita' non sempre e' adeguata al salario'', ha detto
il ministro, secondo il quale bisognera' avere ''tanti buoni
contratti nel privato e tanti buoni contratti nel pubblico senza
nessuna rendita di posizione come avvenuto nel passato. E il
blocco della contrattazione i contribuira' a questa
convergenza''. E questo, a suo parere, sara' positivo per il
Paese. Nello stesso rapporto dell'Aran si ricorda che ''ponendo
la base all'anno 2000 le retribuzioni di fatto procapite delle
amministrazioni pubbliche nel 2009 erano cresciute secondo
l'Istat di circa il 39% a fronte di un dato per i settori
privati dell'economia pari al 28%''.
Critiche al ministro dalla Cgil, ma anche dalla Cisl e
dall'Ugl. La prima rivendica i rinnovi contrattuale; la seconda
invita Brunetta a non fare la media del pollo e a non
giustificare il blocco come un provvedimento di giustizia
sociale; per l'Ugl ''non si puo' dire che il congelamento dei
salari pubblici serve a equiparare i loro stipendi con quelli
del settore privato, prima di tutto perche' non e' vero che sono
piu' alti''.
Intanto sembra piu' vicino l'accordo sui quattro comparti e
le aree di contrattazione che Brunetta auspica ci sia prima
dell'estate. Il commissario dell'Aran, Antonio Naddeo, ha
annunciato per mercoledi' prossimo un incontro. (ANSA).

 

P.A.:BRUNETTA,IN 3 ANNI ANDAMENTO RETRIBUTIVO UGUALE PRIVATO
E' UN PARADOSSO CHE SETTORE PUBBLICO CORRA DI PIU'
(ANSA) - ROMA, 21 LUG - Il blocco della contrattazione nel
pubblico impiego dovrebbe riportare ad un ricongiungimento
dell'andamento delle retribuzioni con il settore privato. Lo ha
detto il ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato
Brunetta, secondo il quale si tratta di un fatto positivo.
Al contrario, per il ministro, e' un ''paradosso'' la corsa
maggiore che c'e' stata finora delle retribuzioni pubbliche
poiche' si tratta di un settore ''protetto, non rischia la cassa
integrazione e la produttivita' non sempre e' adeguata al
salario''. - Brunetta, dunque, valuta positivamente il fatto che la dinamica delle retribuzioni pubbliche degli ultimi 15 anni sara' rallentata causa il blocco dei contratti. Bisognera' avere, ha detto, ''tanti buoni
contratti nel settore privato e tanti buoni contratti nel
settore pubblico senza nessuna rendita di posizione come
avvenuto nel passato. E il blocco della contrattazione nel
settore pubblico per i prossimi tre anni contribuira' a questa
convergenza''. E questo, a suo parere, sara' positivo per il
Paese. Perche' il risultato sara' che ''tra tre anni il settore
pubblico sara' piu' efficiente, con buoni contratti, piu'
produttivita'. Cio' - ha insistito - in stretta relazione in
termini di efficienza e produttivita' con il settore privato''.
Nello stesso rapporto semestrale dell'Aran sulle retribuzioni
dei pubblici dipendenti (illustrato oggi, ma anticipato in parte
gia' lo scorso mese) si ricorda che ''ponendo la base all'anno
2000 le retribuzioni di fatto procapite delle amministrazioni
pubbliche nel 2009 erano cresciute secondo l'Istat di circa il
39% a fronte di un dato per i settori privati dell'economia pari
al 28%''.
Quanto alla necessita' di un accordo quadro sul periodo di
transizione auspicato dal ministro, ha sottolineato i grandi
mutamenti che interesseranno il settore pubblico. ''Ci
apprestiamo - ha affermato - a predisporre la nuova stagione
contrattuale alla luce del nuovo modello contrattuale, abbiamo
da implementare la nuova legge (la riforma della pubblica
amministrazione che porta il suo nome, ndr) e un'altra legge,
quella sul federalismo fiscale, che impattera' sul funzionamento
delle amministrazioni''.(ANSA).

P.A.: CISL A BRUNETTA, SBAGLIATO FARE LA MEDIA DEL POLLO
(ANSA) - ROMA, 21 LUG - ''Sbaglia il Ministro Brunetta
quando cerca di giustificare il blocco della contrattazione nel
pubblico impiego come un provvedimento di giustizia sociale''.
Lo afferma il segretario confederale della Cisl, Gianni Baratta,
replicando al ministro Brunetta secondo cui il blocco della
contrattazione dovrebbe riportare ad un ricongiungimento
dell'andamento delle retribuzioni con il settore privato.
''Dire che negli ultimi 9 anni le retribuzioni secondo
l'Istat sono cresciute nel pubblico impiego del 39% e nel
privato del 28%, - afferma il dirigente sindacale - e' una
palese forzatura in quanto nel privato esse vengono rilevate
tra gli operai e gli impiegati, mentre nel pubblico mettono
insieme categorie altamente privilegiate dal punto di vista
retributivo( magistrati, professori universitari, alti ufficiali
delle forze armate, prefetti) con i semplici impiegati pubblici.
Ci dispiace, dunque, che un economista come il ministro
Brunetta abbia dimenticato che le cosiddette 'medie del pollo'
non sono sempre cosi' oggettive rispetto alla verita' dei fatti.
Tra l'altro per i prossimi 3 anni, al di la' dei proponimenti
del Ministro, non abbiamo ancora nessun tipo di certezza non
solo sul fronte dei contratti nazionali che sono
irrimediabilmente fermi, ma la finanziaria non prevede neanche
risorse per la contrattazione integrativa. Per questo sarebbe
opportuno che tutti, soprattutto chi rappresenta il governo in
materia di pubblico impiego, osservassero un rispetto maggiore
per quella parte di lavoratori che hanno accettato con senso di
responsabilitÃá il blocco dei contratti e le logiche di una
manovra determinata dalle ferree regole europee''. (ANSA).

 


INTERCETTAZIONI:SILP-CGIL,PASSI AVANTI MA INDAGINI A RISCHIO
(ANSA) - ROMA, 21 LUG - ''Registriamo il passo in avanti
compiuto con l'emendamento sulla pubblicazione delle
intercettazioni dopo l'udienza filtro, ma restano ancora in
piedi tutte le norme che rendono molto più difficile l'utilizzo
di questo importante strumento investigativo''. Lo afferma
Claudio Giardullo, segretario generale del sindacato di polizia
Silp-Cgil.
''Se non si interverra' anche su queste norme - mette in
guardia Giardullo - le indagini su reati gravi come la
corruzione, le estorsioni e l'usura saranno molto meno efficaci
e tempestive e il controllo di legalita' piu' teorico che reale.
Occorre, dunque - aggiunge - fare altri passi in avanti se si
vuole evitare che la pubblicazione delle intercettazioni non sia
possibile, per mancanza delle stesse''. (ANSA).


FISCO: TREMONTI, IMPOSTA MUNICIPALE UNIFICA 24 TASSE
PRIMA CASA BENE COSTITUZIONALE;ICI SI PAGHERA'QUANDO VINCE IL PD
(ANSA) - ROMA, 21 LUG - ''Le famiglie pagheranno l'Ici sulla
prima casa quando vincerete le elezioni''. Lo ha detto il
ministro dell'Economia Giulio Tremonti, rispondendo nel corso di
un'audizione parlamentare, ad Antonio Misiani del Pd. Al
deputato dell'opposizione che faceva notare come la nuova
imposta municipale, che unifichera' nel federalismo fiscale quel
che resta dell'Ici e altre 23 tasse, sara' pagata anche dalle
famiglie proprietarie della sola casa di abitazione, Tremonti ha
replicato: ''Ma non e' una tassa stile Ici come vorreste voi''.
Il ministro ha anche evidenziato che la prima casa ''e' un
bene costituzionale'' e quindi ''non e giusto tassarla''.

''Il federalismo municipale - ha
detto il ministro - e' per noi fondamentale''. Tremonti ha
quindi spiegato le due ''fasi'' di questa riforma. ''La prima -
ha detto - riguardera' la devoluzione dei gettiti fiscali ai
Comuni sugli immobili che stanno nel territorio regionale''. Il
ministro ha spiegato che sul decreto attuativo e' in atto un
confronto anche con l'Anci ''per capire quanto e' trasferibile
fra gettito e fondo perequativo'' e che su questo tema anche tra
i Comuni esistono diversi punti di vista. ''Vogliamo fare - ha
assicurato - il federalismo nel modo piu' razionale e condiviso
con i Comuni e siamo anche davvero convinti che il federalismo
fiscale si fa anche qui con voi in commissione''. L'obiettivo
e', in ogni caso, anche quello di ''evitare che gia' con la fase
uno ci sia un caos enorme''.
''Sappiamo bene che c'e' la crisi - ha proseguito - ma anche
se non ci fosse sappiamo che non possiamo fare rubinetteria
finanziaria''.
''La fase due - ha concluso spiegando sempre i prossimi passi
del federalismo municipale - e' tendenziale, sulla base che i
Comuni e i cittadini scelgono, si tratta di una chance
straordinaria ma non significa che ci sara' una imposta in piu'
ma una unificazione di una serie di imposte''. E la
cancellazione di altre: ''c'e' perfino la tassa sull'ombra...'',
ha detto ricordando anche quando ''eliminai la tassa sul
frigorifero''.
''L'idea di una imposta municipale - ha concluso - che
concentra 24 forme di prelievo ci sembra di grande interesse
perche' semplifica la vita della gente. Comunque non c'e' alcuna
formula impegnativa, noi attiviamo un sistema di questo tipo e
poi lo demandiamo alle scelte libere dei Comuni''.(ANSA).
 


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