L'ODG PRESENTATO DAI MINISTRI MARONI E LA RUSSA, SEPPUR APPREZZABILE, NON RISOLVEREBBE TUTTE LE PENALIZZAZIONI DELLA MANOVRA. INTANTO, SI CONTINUA A FINANZIARE L'ESERCITO IN CITTA' - di E.Taverna D.Tisci G.Taccalozzi

sabato 24 luglio 2010

L'ODG PRESENTATO DAI MINISTRI MARONI E LA RUSSA, SEPPUR APPREZZABILE, NON RISOLVEREBBE TUTTE LE PENALIZZAZIONI DELLA MANOVRA. INTANTO, SI CONTINUA A FINANZIARE L'ESERCITO IN CITTA'

I Ministri La Russa e Maroni, in conferenza stampa hanno dichiarato che il Governo presenterà un ordine del giorno per chiarire che le indennità per le forze armate, di polizia e Vigili del fuoco resteranno fuori dai tagli.
«Noi abbiamo l’obbligo di non aumentare di un solo euro il monte accessorio dell’anno precedente - ha detto la Russa - ma resta chiaro che all’interno di questo monte retributivo possa esserci singolarmente una variazione».
L’ordine del giorno impegnerà il Governo «a dare una corretta interpretazione sistematica all’art.9, comma 1, e all’articolo 8, comma 11 bis, con specifico riferimento al personale delle Forze armate di polizia, nonché a quello del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, nel senso che quanto da esso percepito per compensi accessori connessi con lo svolgimento del servizio, assegni spettanti per l’assolvimento delle specifiche funzioni senza demerito, modifiche della posizione di impiego e misure perequative individuate con il previsto decreto del presidente del Consiglio dei ministri, deve ritenersi non computabile ai fini del raggiungimento del tetto retributivo di cui alla medesima disposizione». «In particolare sono da ritenersi escluse dal tetto retributivo di cui all’articolo 9 comma 1, oltre a quanto previsto dall’articolo 8, comma 11 bis, anche le indennità operative delle Forze armate, l’indennità pensionabile delle Forze di polizia, l’assegno funzionale e l’omogeneizzazione retributiva, gli incrementi stipendiali parametrali non connessi a promozioni, le indennità per trasferimento, missione e presenza qualificata in servizio».

Anche se questo o.d.g. verrà approvato alla Camera, rimarranno comunque inalterate le gravi penalizzazioni previste dalla manovra, quali:

• il blocco del contratto per un triennio (2010-2013);
• l’impossibilità di prevedere aumenti dei budget a disposizione delle amministrazioni per il trattamento economico accessorio, pena la decurtazione degli eventuali eccessi dal bilancio ordinario (art. 2);
• l’adeguamento del sistema di calcolo del TFS al TFR, senza poter beneficiare, tuttavia, delle positività di quest’ultimo istituto (avvio della previdenza complementare e possibilità di richiedere un anticipo);
• il blocco degli automatismi di adeguamento della retribuzione del personale non contrattualizzato (classi e scatti) e gli aumenti connessi alle promozioni, per il 2011 e per il 2012 nei limiti di spesa non coperti dagli 80 mln (per il 2011) e dagli 80 mln (per l’anno 2012) all’uopo stanziati dal comma 11 bis dell’articolo 8, e per l’intero anno 2013;
• la necessità di uniformare l’elenco dei beneficiari dell’indennità di comando alle risorse effettivamente stanziate;
• la rateizzazione dell’indennità di buonuscita;
• il riassorbimento nelle disponibilità del bilancio dello Stato delle risorse (circa 700mln di euro) stanziate nel corso degli anni per il riordino delle carriere.

Rimangono ancora da valutare compiutamente gli effetti sul comparto difesa e sicurezza delle penalizzazioni inerenti l’accesso al trattamento pensionistico apportate con il maxi emendamento.

Intanto, in un panorama così devastante per i conti pubblici, da cui sarebbe scaturita la necessità di operare le citate misure di compressione della spesa pubblica che ha inciso così pesantemente sulle retribuzioni del personale del comparto, i ministri La russa e Maroni hanno dichiarato: "E' stato deciso di prorogare per sei mesi fino al 31 dicembre la presenza dei militari a supporto delle forze di polizia nelle città a rischio, sia per il pattugliamento a piedi, sia come sostituzione in siti particolarmente pericolosi".
Il Cocer della Guardia di Finanza si era espresso contro l’utilizzo dell’esercito per le funzioni di polizia, non solo perché tale misura incideva negativamente sulla razionalizzazione delle risorse del comparto creando ulteriori sovrapposizioni di funzioni, ma anche perché costituiva un ulteriore aggravio della spesa pubblica, non più sopportabile nel momento in cui sono stati toccati gli stipendi del personale del comparto.

Eliseo Taverna
Daniele Tisci
Gianluca Taccalozzi
 


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