FISCO: CONTI, CALANO CONTROLLI, MA +31% EVASIONE SCOPERTA DA 6,9 A 9,1 MLD IMPORTI ACCERTATI; CROLLANO VERIFICHE SUI BIG (ANSA)
FISCO:C.CONTI,CALANO CONTROLLI,MA +31% EVASIONE SCOPERTA/ANSA
DA 6,9 A 9,1 MLD IMPORTI ACCERTATI; CROLLANO VERIFICHE SUI BIG
(ANSA) - ROMA, 3 AGO - Il fisco fa meno verifiche, ma scopre
comunque importi maggiori di imposte evase. I controlli
dell'Agenzia delle Entrate sono complessivamente diminuiti del
13,5%, nel 2009, per numero di posizioni esaminate, un calo al
''livello piu' basso degli ultimi otto anni''. Con le verifiche
sui grandi contribuenti ridotte ad un quarto, e quelle per
''altri soggetti'' quasi dimezzate. Ma sul fronte degli esiti la
riscossione della maggior imposta accertata da controlli
sostanziali e formali ''evidenzia una forte crescita, passando
da poco meno di 7 miliardi del 2008 a oltre 9,1 miliardi nel
2009''. Un balzo del +31%.
Ad tracciare un bilancio dei controlli fiscali nel 2009 e' la
Corte dei Conti che dedica ai risultati della lotta all'evasione
un capitolo della relazione sul rendiconto generale dello Stato.
Una zoomata viene fatta anche sui contribuenti che non
rispettano gli ''studi di settore'': il numero di quelli che
hanno ricevuto un accertamento e' calato da 72.956 del 2008 ai
56.437 del 2009. Ma la maggiore imposta evasa che e' stata
scoperta e' salita da una media di 6.673 a 12.802 euro per ogni
contestazione. Solo la meta' dei contribuenti sottoposti agli
studi paga la cartella del fisco (24.619) e l'incasso medio
pagato si attesta a 4.410 euro.
I dati generali, relativi a tutti i contribuenti, tracciano
un quadro nel quale il numero dei controlli segna un forte
ridimensionamento: dalle 1.797.959 verifiche del 2008 alle
1.554.900 del 2009. Ma ''la riduzione del numero dei controlli
va valutata in modo differenziato'', rileva la Corte dei Conti,
indicando che per alcuni aspetti e' anche un segnale positivo in
termini di efficienza e qualita' del lavoro di verifica. Cosi',
il calo dei controlli formali (dai 977.041 del 2008 ai 705.313
del 2009)''e' in linea generale da valutare positivamente, in
quanto dimostra una migliore capacita' di incrociare le
informazioni e di selezionare le posizioni da controllare''.
Mentre ''la riduzione del numero di controlli sostanziali
sembra, viceversa, mettere in luce l'evidente preoccupazione di
privilegiare i controlli piu' remunerativi, abbandonando
un'azione di presidio finalizzata alla compliance (controlli,
obblighi fiscali strumentali, verifiche)'', in pratica i
controlli su scontrini e ricevute fiscali.
Rispetto ad un anno prima, risultano ridotte ad un quarto le
verifiche nei confronti di soggetti di grandi dimensioni. Nel
2008 erano state 2.303, lo scorso anno 601. Un ''crollo'' -
valutano i magistrati contabili - su cui pero' incide ''almeno
in parte'' la diversa classificazione adottata nel 2009 e anche
l'effetto dell'introduzione del tutoraggio nei confronti dei
grandi contribuenti. In pratica le grandi societa' vengono ora
seguite passo passo nella gestione fiscale. La Corte rileva poi
che le verifiche nei confronti degli ''altri soggetti'' sono
invece ''quasi dimezzate nell'arco di un anno, con un ritorno al
livello registrato nel 2006''; in calo del 40% gli ''accessi per
il controllo degli obblighi fiscali'' e del 27,8% i controlli
formali (oltre 270mila in meno).
Ma gli ''esiti'' non sembrano soffrirne. C'e' il segno piu',
con un balzo del 31%, per la riscossione della maggior imposta
accertata: si passa dai 6,965 miliardi del 2008 ai 9,130
miliardi del 2009. Un risultato che, secondo l'analisi della
Corte dei Conti, e' spinto da una ''accentuata dinamica dei
versamenti diretti (+56%) mentre la riscossione a mezzo ruoli ha
mostrato una progressione piu' contenuta (fra +5 e +7% sia nel
2008 che nel 2009). Una ''impennata dei versamenti diretti'' a
cui hanno dato un forte contributo gli atti di recupero degli
aiuti di Stato (quasi 600, circa un terzo della crescita del
2009); e, in modo ''ancor piu' decisivo'' l'impulso ''da
attivita' di accertamento ai fini imposte dirette, Irap e Iva
(quasi un miliardo in piu' rispetto al 2008) laddove le entrate
provenienti da controllo formale hanno evidenziato un peso sul
totale limitato e progressivamente decrescente negli anni (dal
5,2% del 2007 al 3% del 2009).(ANSA).