MOTOPESCA MITRAGLIATO: PROCURA INTERROGA FIAMME GIALLE. MILITARI 'OSSERVATORI' CONFERMANO SPARI E INSEGUIMENTO 'ARIETE'. GDF, TENTAMMO DI EVITARE SPARATORIA
MOTOPESCA MITRAGLIATO: PROCURA INTERROGA FIAMME GIALLE /ANSA
MILITARI 'OSSERVATORI' CONFERMANO SPARI E INSEGUIMENTO 'ARIETE'
(ANSA) - AGRIGENTO, 21 SET - Il motopesca siciliano Ariete il
12 settembre scorso fu inseguito e mitragliato da militari
libici. La conferma, dopo le denunce del comandante e
dell'equipaggio dell'imbarcazione di Mazara del Vallo, arriva
dai militari della guardia di finanza che erano presenti come
''osservatori'' sulla motovedetta donata dall'Italia alla Libia.
I sei militari hanno deposto assieme al loro comandante, il
tenente colonnello Antonello Maggiore, davanti ai magistrati
della Procura della Repubblica di Agrigento che li hanno
interrogati in qualita' di testimoni. Al procuratore capo Renato
Di Natale, all'aggiunto Ignazio Fonzo e al sostituto Luca
Sciarretta, in tre ore di deposizione, hanno risposto senza
reticenze alcuna a tutte le domande, ricostruendo nei dettagli
le fasi dell'assalto contro l'Ariete raggiunto da una
cinquantina di colpi sparati da mitragliette pesanti e poi
inseguito. Una versione sostanzialmente analoga al racconto
fornito dai pescatori siciliani, mentre una commissione
insediata al Viminale aveva escluso che il motopesca fosse stato
tallonato dalla motovedetta.
Ma non solo. I finanzieri avrebbero anche precisato di avere
tentato, invano, di evitare che l'Ariete fosse mitragliato. Ma a
bordo sarebbe sorto un problema gerarchico: il comandante
dell'unita' militare libica, peraltro poi sospeso, avrebbe
infatti ricevuto ordini categorici dai suoi superiori che sono
stati eseguiti.
I militari delle Fiamme gialle sono stati sentiti come
''persone informate sui fatti''; secondo quanto si e' appreso,
non sarebbero indagati nell'inchiesta, che ipotizza il reato di
tentativo di omicidio plurimo aggravato e di danneggiamento
d'imbarcazione, perche' ritenuti estranei all'aggressione al
motopesca siciliano.
''Da parte dei militari, cosi' come del comando generale
delle fiamme gialle - ha dichiarato il procuratore Renato Di
Natale a margine dell'audizione - c'e' stata, cosi' come e'
sempre avvenuto, la massima collaborazione. Non posso entrare
chiaramente nel contenuto delle dichiarazioni dei finanzieri
perche' coperto da segreto istruttorio''.
La Procura della Repubblica di Agrigento sta adesso vagliando
i passi successivi da fare e se disporre nuovi accertamenti o
l'interrogatorio di altre persone, anche per rogatoria
internazionale. Intanto i magistrati sono in attesa dei primi
esami disposti: quelli balistici eseguiti da carabinieri del Ris
sul motopesca mitragliato dai militari libici. (ANSA).
MOTOPESCA MITRAGLIATO: GDF, TENTAMMO DI EVITARE SPARATORIA
(ANSA) - AGRIGENTO, 21 SET - Avrebbero tentato, invano, di
evitare che l'Ariete fosse inseguito e mitragliato, ma il
comandante della motovedetta libica aveva ricevuto ordini
categorici. E' la ricostruzione dell'inseguimento e della
sparatoria contro il motopesca siciliana fatta ai magistrati
della Procura di Agrigento dai sei militari della guardia di
finanza e dal loro comandante, il tenente colonnello Antonello
Maggiore, presenti sull'imbarcazione libica come osservatori.
I militari delle Fiamme gialle sono stati sentiti come
persone informate sui fatti, e, secondo quanto si e' appreso,
sono rimasti non indagati nell'inchiesta, perche' ritenuti
estranei all'aggressione al motopesca siciliano. (ANSA).
MOTOPESCA MITRAGLIATO: MILITARI GDF RISPONDONO A DOMANDE PM
PROCURATORE AGRIGENTO, C'E' STATA LA MASSIMA COLLABORAZIONE
(ANSA) - AGRIGENTO, 21 SET - E' durata oltre tre ore, negli
uffici della procura di Agrigento, l'audizione dei sei militari
della guardia di finanza che lo scorso 12 settembre erano a
bordo della motovedetta libica che ha mitragliato il
peschereccio Ariete di Mazara del Vallo.
I sei finanzieri sono stati ascoltati, come ''persone
informate sui fatti'', dal procuratore della Repubblica di
Agrigento Renato Di Natale, dall'aggiunto Ignazio Fonzo e dal
sostituto Luca Sciarretta che si stanno occupando del fascicolo
di inchiesta. I magistrati hanno ipotizzato i reati di tentato
omicidio plurimo aggravato e di danneggiamento di imbarcazione.
I militari della Guardia di Finanza, che si trovavano sulla
motovedetta, in base agli accordi Italia-Libia, come
''osservatori'', hanno risposto ad ogni domanda ed hanno
ricostruito nei dettagli le fasi del mitragliamento contro
l'Ariete raggiunto da una cinquantina di colpi.
''Da parte dei sei finanzieri, cosi' come del comando
generale delle fiamme gialle - ha dichiarato, a margine
dell'audizione, il procuratore Renato Di Natale - c'e' stata,
cosi' come e' sempre avvenuto, la massima collaborazione. Non
posso entrare chiaramente nel contenuto delle dichiarazioni dei
finanzieri perche' coperto da segreto istruttorio''. (ANSA).
MOTOPESCA MITRAGLIATO:INIZIATO INTERROGATORIO DEI FINANZIERI
(ANSA) - PALERMO, 21 SET - E' cominciato mezz'ora fa, negli
uffici del tribunale di Agrigento, l'interrogatorio dei sei
militari della guardia di finanza che lo scorso 12 settembre
erano a bordo della motovedetta libica che mitraglio' il
peschereccio Ariete della flotta di Mazara del Vallo (Tp).
I finanzieri sono riusciti ad aggirare i cronisti, che li
attendevano davanti al Palazzo di Giustizia, e ad entrare in
Procura da un ingresso secondario. Al momento vengono ascoltati,
come persone informate sui fatti, dal procuratore della
Repubblica di Agrigento, Renato Di Natale, dall'aggiunto Ignazio
Fonzo e dal sostituto Luca Sciarretta, che si stanno occupando
del fascicolo d'inchiesta.
La Procura di Agrigento ha ipotizzato i reati di tentato
omicidio plurimo aggravato e di danneggiamento d'imbarcazione. I
militari della Guardia di Finanza, che si trovavano come
''osservatori'' sulla motovedetta, in base agli accordi
Italia-Libia, dovranno ricostruire le fasi dell'assalto contro
l'Ariete, raggiunto da una cinquantina di colpi di
mitraglia.(ANSA).