12° GIORNO DI SCIOPERO DELLA FAME, CONSIGLI E TANTA SOLIDARIETA' DAL FORUM DI FICIESSE PER IL MARESCIALLO SCATIGNO CHE IERI E' INTERVENUTO CON UN MESSAGGIO: "UNA QUESTIONE DI DIGNITA', CHIEDO SOLTANTO DI ESSERE CONVOCATO A ROMA" - di Mimmo Vallefuoco
12° GIORNO DI SCIOPERO DELLA FAME, CONSIGLI E TANTA SOLIDARIETà € DAL FORUM DI FICIESSE PER IL MARESCIALLO SCATIGNO CHE IERI E' INTERVENUTO CON UN MESSAGGIO: "UNA QUESTIONE DI DIGNITA', CHIEDO SOLTANTO DI ESSERE CONVOCATO A ROMA"
In seguito alla pubblicazione della lettera (http://www.ficiesse.it/news.php?id=4352) con cui il Maresciallo Aiutante della Guardia di Finanza Pascal SCATIGNO ha spiegato le ragioni della sua decisione di astenersi dal cibo, nel forum del sito dell’Associazione si è aperta una spontanea discussione di solidarietà  . Tutti, veramente tutti gli intervenuti, hanno sentito di esprimere la loro vicinanza all’ispettore della Guardia di finanza di Putignano.
Una parte, pur comprendendo la durezza dell’iniziativa intrapresa da SCATIGNO, lo ha invitato a non mollare; altri, preoccupati della sua salute e della sua famiglia, gli hanno chiesto di tornare sui suoi passi.
Questa notte, al compimento del suo dodicesimo giorno di astensione dal cibo, il maresciallo SCATIGNO è intervenuto direttamente nel topic per ringraziare, rassicurare tutti e ribadire che la sua richiesta è soltanto quella di essere ascoltato dalla Gerarchia a Roma.
Ecco le sue parole.
<<Io davvero non so cosa dire, sono commosso, non me l'aspettavo. La vostra solidarietà  mi conforta tantissimo. Vi posso garantire che nonostante sia entrato da poco più di un'ora nel dodicesimo giorno di digiuno, sto bene. La mia scelta è stata ponderata, molto ponderata. Ogni mio precedente tentativo di conciliazione con la superiore gerarchia è stato non solo vano ma addirittura controproducente. E vi posso garantire che ciò che si evince dal contenuto della mia lettera aperta rappresenta solo la punta di un iceberg. Per ovvie ragioni non ho potuto approfondire l'argomento in questa. Inoltre, sono ben maggiori le vessazioni e le umiliazioni che ho subito a seguito della mia scelta di non ubbidir tacendo. La dignità  umana non ha prezzo. La pari dignità  è (o dovrebbe essere) costituzionalmente garantita. Come reagiresti se un tuo superiore, a cui tu sei inviso, ti dicesse: "C'è posta per te" e ti lanciasse una busta per terra, dinanzi ai tuoi piedi, con un sorriso di scherno? A me è capitato, e dinanzi ad altre persone. Ho iniziato dicendo che non so cosa dire, invece mi sa che mi sto dilungando. Comunque, la mia scelta non è un atto d'eroismo, bensì un mezzo per arrivare ad un traguardo. Riprenderò ad alimentarmi quando finalmente sarò convocato dai vertici, a Roma. Spero davvero che questa mia azione civile e non violenta possa giovare a tutti. Ed il vero segnale forte che è stato dato per la causa non è il mio, ma il vostro. Ovviamente vi terrò informati sull'evolversi della situazione. Grazie di nuovo a tutti.>>
Auspicando che la vicenda trovi una rapidissima e positiva soluzione, ringrazio tutti gli utenti che hanno partecipato alla discussione nel FORUM e tutti quelli che interverranno nei prossimi giorni per esprimere il loro parere.
DOMENICO VALLEFUOCO
d.vallefuoco@ficiesse.it
334.6485496