VATICANO E FINANZIERI, SFIDA A CALCIO NEL SEGNO LEALTA' - PRESIDENTE FISI A PROCESSO E' ACCUSATO INSIEME AL COLONNELLO DELLA GDF - SICUREZZA: SAP NUOVE NORME CONTRO I TAGLI - FISCO: REPORT, 30MLD EVASIONE L'ANNO IN DOGANA - FABBRICATI FANTASMA (ANSA)

lunedì 25 ottobre 2010

 

VATICANO E FINANZIERI, SFIDA A CALCIO NEL SEGNO LEALTA'/ANSA

MONS. PAGANINI, ENTRAMBI VIVIAMO NEL RISPETTO DELLE REGOLE

   (di Michele Esposito)

   (ANSA)  - ROMA, 23 OTT - ''Un altro calcio e' possibile''. E'

questo lo slogan che ha segnato una sfida inedita, combattuta ma

giocata nel rispetto del fair play: quella tra il Vaticano e la

Guardia di Finanza. Oggi a Roma, nel centro logistico 'Villa

Spada' delle Fiamme Gialle, finanzieri e sacerdoti provenienti

da tutto il mondo sono scesi in campo per dare una testimonianza

concreta che lo sport - e in particolare il calcio - ''e' un

momento di unione e di entusiasmo'' nel quale a vincere devono

essere sempre ''l'onesta' e il rispetto per l'avversario'', come

ha evidenziato nella conferenza stampa che ha preceduto il match

monsignor Giorgio Corbellini, vice segretario generale del

Governatorato della Citta' del Vaticano.

   Maglia bianca con sul petto una mitra e un pallone da calcio

per la squadra vaticana, una vera e propria multinazionale,

maglia verde finanza invece per i militari. Le due squadre in

campo non si sono certo risparmiate, guidate da allenatori

navigati e dal piglio deciso: Walter Novellino, mister dei

sacerdoti e Gianni De Biasi, in panchina per la Gdf. E alla fine

ad avere la meglio sono stati proprio i finanzieri, che

nonostante le numerose occasioni goal perdute, hanno superato

preti e seminaristi per 1 a 0.

   La partita ''e' nata da un'idea della Guardia di Finanza, che

lo scorso giugno ha voluto sfidarci e noi abbiamo accettato

subito'', ha spiegato monsignor Claudio Paganini, presidente

della Clericus Cup, il torneo di calcio vaticano dal quale e'

stata selezionata la squadra che oggi ha sfidato i finanzieri.

   E, rispondendo a chi osservava che proprio un mese fa, le

Fiamme Gialle hanno sequestrato 23 milioni di euro dello Ior,

monsignor Paganini ha precisato che ''non c'e' alcun nesso con

l'organizzazione dell'evento. Si tratta solo di una

coincidenza''. Il prelato ha poi ricordato che ''nonostante le

indagini, c'e' perfetta armonia tra il mondo ecclesiale e la

finanza nello scegliere valori comuni, in primo luogo il

rispetto delle regole, e nel portarli avanti''.

   Il vescovo Corbellini, prima del match, era stato chiaro: ''a

prevalere devono essere piacere di incontrarsi, lealta' e

rispetto per l'avversario, che non e' un nemico''. E, a chi

chiedeva, se e' piu' ''corretto'' un finanziere o un sacerdote,

Corbellini ha precisato: ''Speriamo entrambi, ma non

dimentichiamo che siamo uomini in ogni caso, sotto qualsiasi

divisa''. (ANSA).

  

PRESIDENTE FISI A PROCESSO, PER DIFENSORE ACCUSE INFONDATE

E' ACCUSATO INSIEME AL COLONNELLO DELLA GUARDIA DI FINANZA

   (ANSA) - CUNEO, 23 OTT - Udienza dedicata alle arringhe degli

avvocati difensori quella di oggi al tribunale di Cuneo, nel

processo che vede imputato di concussione aggravata il

presidente nazionale della Fisi, Giovanni Morzenti.

   Il dirigente della federazione dello sci, che e' anche

presidente della societa' di gestione degli impianti di risalita

del comprensorio sciistico di Limone Piemonte e amministratore

di altre societa', e' accusato in concorso con Maurizio Caboni,

colonnello della Guardia di Finanza. Per Morzenti una settimana

fa il pm Alberto Bernardi aveva chiesto la pena di sette anni di

reclusione, per Caboni di dieci.

   Secondo l'avvocato Alessandro Ferrero, del foro di Cuneo, che

difende Morzenti con il collega torinese Gianandrea Anfora,

''l'istruttoria dibattimentale ha rivelato quanto assolutamente

infondate e prive di riscontro oggettivo, quando non frutto di

una grossolana e artificiosa ricostruzione a tavolino, siano le

accuse mosse dal dottor Franco Pejrone al Morzenti''.

   La concussione nei confronti di Pejrone, dentista e

imprenditore cuneese, si sarebbe concretizzata il 15 aprile

2006. Il medico ha sostenuto durante l'inchiesta e in tribunale

di aver dato a Morzenti 50 mila euro per evitare di essere

coinvolto in un processo a carico dell'ex comandante provinciale

della Finanza, colonnello Alberto Giordano. Ferrero ha detto di

essere sicuro che ''il Tribunale accertera' la totale

estraneita' del Morzenti ai fatti contestatigli''.

    Per il colonnello della Guardia di Finanza Caboni il

difensore Michele Galasso ha chiesto l'assoluzione per tutti i

capi di imputazione, salvo che per l'episodio del 24 ottobre

2006, circostanza nella quale l'ufficiale fu arrestato dai suoi

stessi colleghi dopo aver ritirato una 'mazzetta' da Luigi

Trigari e Giuseppe Sarvia, industriali fossanesi, in cambio di

''protezione'' da accertamenti fiscali. Furono i due a

denunciarlo. Ora l'avvocato di Caboni ha chiesto la

derubricazione del reato da concussione in corruzione.

   Sabato prossimo, 30 ottobre, e' prevista l'arringa

dell'avvocato Anfora. In serata, probabilmente la sentenza.

(ANSA).

 

SICUREZZA: SAP, NUOVE NORME ARGINE CONTRO TAGLI

ALTRIMENTI PROBLEMI ANCHE PER BUONI BENZINA

   (ANSA) - ROMA, 24 OTT - ''La specificita' della professione,

storico obiettivo del sindacato autonomo approvato nei giorni

scorsi dal Parlamento, e' fondamentale per il futuro della

polizia di stato e per arginare i tentativi sempre piu' forti

che il Governo sta operando per svuotare di contenuti proprio la

specificita', con scelte economiche e normative che penalizzano

il comparto sicurezza e che fino a oggi sono state in parte

circoscritte solo grazie all'azione forte e costante del Sap e

delle principali organizzazioni sindacali di polizia''.

    E' quanto afferma Nicola Tanzi, segretario generale del

sindacato di polizia Sap.

 ''Per la prima volta dal 1981, anno della nostra riforma -

spiega Tanzi -, il sindacato si ritrova al fianco del

Dipartimento di pubblica sicurezza contro la politica dei tagli

indiscriminati alle risorse che ha conseguenze concrete e spesso

drammatiche, visto che incide, tra l'altro, sul pagamento degli

straordinari, sui tickets restaurant, sul vestiario, sulla

manutenzione degli automezzi, sulle indennita' di missione, solo

per fare alcuni esempi. E vogliamo anche capire che cosa sta

succedendo nei nostri autocentri, visto che risulterebbero

problemi anche per quel che riguarda i buoni benzina. Noi

vigiliamo e continuiamo a stare all'erta affinche' nessuno si

sogni di svuotare di contenuti un principio, quella della

specificita', che oggi tutti condividono''.(ANSA).

 

FISCO: REPORT, 30 MLD EVASIONE L'ANNO IN DOGANA

PROGRAMMA RAI TRE CRITICA TAGLI MANOVRA E POLITICA TREMONTI

(ANSA) - ROMA, 24 OTT - ''Conti, sconti e Tremonti'': cosi' la

trasmissione di Rai Tre, 'Report', ha titolato l'inchiesta sulle

scelte di politica economica del ministro Giulio Tremonti, dalla

manovra alla lotta all'evasione fiscale. Nella trasmissione

anche un servizio sull'ex Studio fiscale di Tremonti che ha

gestito il caso Bell.

 In merito all'evasione fiscale, in particolare Report si e'

soffermata su quella alle Dogane che vedrebbe il crescere del

fenomeno della sottofatturazione. Se il direttore dell'Agenzia

delle Dogane, Giuseppe Peleggi, ha detto che ''fare una stima e'

complesso'', Ludovico Vico del Pd ha quantificato l'evasione per

sottofatturazione in 30 miliardi di euro l'anno e Report ha

definito questa stima non ufficiale ma comunque di fonte

doganale.

Sull'evasione fiscale, Report ha poi interpellato gli ex

dirigenti, da Massimo Romano, ex direttore dell'Agenzia delle

Entrate, a William Rossi, direttore dell'Accertamento delle

stesse Entrate. I vertici scelti all'epoca dall'ex vice ministro

Vincenzo Visco. Romani, intervistato da Report, ha detto che

''gli evasori sono facilmente rintracciabili''. Nella stessa

intervista l'ex dirigente Rossi ha parlato invece del caso Bell

affermando che lo studio Vitali-Romagnoli-Piccardi, l'ex studio

di Tremonti tributarista, ha incassato ''una parcella da 20-25

milioni di euro''. Lo studio parla nella trasmissione attraverso

una nota in cui afferma che ''Tremonti e' totalmente estraneo''

all'assistenza della Bell nell'inchiesta che la vede coinvolta

per evasione fiscale.

La trasmissione ha poi criticato la manovra estiva, da quasi 25

miliardi di euro, soprattutto per i tagli mostrando situazioni

di sofferenza, dall'assistenza ai disabili alla funzionalita'

dei vigili del fuoco, dalle scuole ai commissariati. Critica

infine le sanatorie e afferma che potrebbe essere varato a breve

un condono archeologico. (ANSA)

 

FISCO:FABBRICATI FANTASMA; COSI' CONTADINO PAGA 2 VOLTE/ANSA

CIA, NEL MIRINO DELL'ESATTORE A CAUSA DI UNA SENTENZA AMBIGUA

   (di Maria Gabriella Giannice)

   (ANSA) - ROMA, 23 OTT - Nel piano di rientro delle case

fantasma nel catasto dei fabbricati gli immobili rurali, cioe'

quelli destinati all'esercizio dell'impresa agricola e

all'abitazione dell'agricoltore, rischiano di pagare due volte.

La categoria in passato si era fatta una cattiva fama perche'

accusata di nascondere dietro la modesta dizione lussuosi

casali, ville di campagna, torri, chalet e persino piccoli

castelli. Ora pero' a farne le spese sono i contadini e gli

imprenditori agricoli. A rischio ci sono decine di migliaia fra

case, magazzini, stalle ecc. sparsi su tutto il territorio che

rischiano di pagare al fisco il doppio e ai Comuni un'Ici

indebita con un pesante contenzioso, frutto di una vicenda che

si e' ingarbugliata dopo una contestata sentenza della

Cassazione dell'agosto 2009.

   I nodi di questa vicenda stanno venendo al pettine proprio in

concomitanza con i procedimenti di emersione dei fabbricati

fantasma. Molti di questi sono rurali e, per loro natura, non

sono soggetti ne' all'imposta sui redditi ne' all'Ici.

   ''Questi rischiano di pagare il doppio - spiega Massimo

Bagnoli responsabile del settore fiscale della

Cia-Confederazione italiana agricoltura - perche' la loro

rendita (e le conseguenti imposte) e' gia' compresa in quella

del terreno agricolo pertinente, iscritto al catasto terreni''.

  La batosta per questi fabbricati arriva pero' con l'Ici.

Nonostante il legislatore sia intervenuto con una norma

interpretativa, escludendo nel 2008 l'assoggettabilita' all'Ici

dei fabbricati rurali (art.23 del Dl 207/2008 poi legge

14/2009), nell'agosto 2009 la Cassazione (sentenza 18565 del 21

agosto) e' intervenuta sulla classificazione catastale dei

fabbricati rurali creando parecchia confusione. Secondo quella

sentenza potrebbero essere considerati rurali solo gli immobili

accatastati nella categoria A/6 se ad uso abitativo o D/10 se

strumentali all'attivita' agricola. Ora la categoria A/6 e'

stata soppressa con la circolare ministeriale n. 5 del 14/3/92

per la buona ragione che, per fortuna, non esistono piu', ovvero

sono al di fuori degli standard minimi indispensabili (ad

esempio hanno il bagno fuori dalla casa).

  ''In questa confusione - lamentano dalla Cia - alcuni comuni

non riconoscono agli agricoltori l'esenzione dall'Ici

costringendoli o a pagare o a difendersi in giudizio''.

    Nel passaggio dal catasto Terreni al Catasto Fabbricati

(obbligatorio per i fabbricati acquisiti, edificati o

ristrutturati dopo il '98) ma anche per la nuova iscrizione dei

cosiddetti fabbricati 'fantasma'', i manufatti dedicati

all'agricoltura rischiano di non essere piu' considerati

''rurali'' ed essere tassati, ici compresa, come se fossero

immobili cittadini con tutti i servizi e le comodita' delle

citta'.

  Per risolvere una volta per tutte la vexata quaestio il

presidente della Cia ha scritto sia al ministro dell'economia

Giulio Tremonti sia ai presidenti delle Commissioni Agricoltura

e Finanza di Camera e Senato perche' si inserisca allo schema di

disegno di legge riguardante ''disposizione in favore dei

territori di montagna'' un emendamento per precisare che la

''ruralita' prescinde dall'inquadramento catastale degli

immobili''. (ANSA).

 

 

 


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