RIFORME DI RAPPRESENTANZA E GIUSTIZIA MILITARE: LE LUSINGHE DI ULTERIORE BARATTO PRO COCERISTI AL SECONDO MANDATO E LA STORICA RESPONSABILITA' DEI COCER AM E GDF PER CONTRASTARE UNA STRATEGIA PERICOLOSA PER LA DEMOCRAZIA - di Gianluca Taccalozzi

domenica 31 ottobre 2010

RIFORME DI RAPPRESENTANZA E GIUSTIZIA MILITARE: LE LUSINGHE DI ULTERIORE BARATTO PRO COCERISTI AL SECONDO MANDATO E LA STORICA RESPONSABILITA' DEI COCER AM E GDF PER CONTRASTARE UNA STRATEGIA PERICOLOSA PER LA DEMOCRAZIA

Di seguito, un intervento di Gianluca Taccalozzi. Il titolo è del direttore del sito.

 


La strategia neo isolazionista di stati maggiori e politica, che può essere sintetizzata con il termine “specificità ”, sta separando i militari della vita democratica, senza uno straccio di quelle compensazioni economico-previdenziali, sinora solo promesse in una pantomima che diventa sempre più grottesca e ridicola.

 

Dopo il varo del codice dell’ordinamento militare il dibattito si sposta su altre due questioni centrali: la riforma della rappresentanza militare e della giustizia militare.

 

Se dovessero passare le attuali proposte governative, DDL Galioto per la riforma della rappresentanza militare e DDL Cirielli per la riforma della giustizia militare, il recinto intorno ai militari sarebbe bello che chiuso con nuova nettissima separazione del mondo militare dalla vita democratica e dal resto della società  civile. 

 

E’ noto che per tali tipi riforme è, in genere, richiesto il benestare di tutte le rappresentanze ed è proprio in questi casi che, non di rado, si è assistito a tentativi più o meno espressi, più o meno corretti, di convincere i delegati con proposte e regalie di vario genere.

 

Facciamo, per esempio, riferimento ad una seconda proroga del mandato (esplicita o quale effetto indiretto di un’eventuale riforma), alla rieleggibilità  (che farebbe molto comodo ai delegati giunti ormai al secondo mandato e quindi, in assenza di interventi legislativi, non più ricandidabili) o ad altri possibili ammiccamenti.

 

Crediamo che, prima di ogni interesse personale, il dovere di ogni delegato sia quello di tutelare gli interessi dei propri rappresentati. In questo caso, valutare la bontà  delle proposte legislative e quindi esprimere un giudizio, rispedendo al mittente ogni eventuale proposta di baratti sotto banco.

 

Vista l’importanza della posta in gioco, assume quindi particolare rilevanza il ruolo dei consigli centrali della rappresentanza militare ed in particolare dei COCER Aeronautica e Guardia di finanza che hanno da sempre contrastato, in modo fermo e coerente, i contenuti dei citati disegni di legge. Sono affidate a loro, visto il diverso punto di vista degli altri COCER, le speranze di centinaia di migliaia di militari di non ritrovarsi ai margini della vita democratica.

 

Tra l’altro, particolare da non trascurare, le rappresentanze di base dell’Aeronautica e della Guardia di Finanza, nel corso di specifiche adunanze plenarie hanno già  deliberato documenti inequivocabilmente contrari al DDL Galioto.

 

Una grande responsabilità , che non può e non deve andare delusa.

 

 

GIANLUCA TACCALOZZI

Presidente Direttivo Nazionale Ficiesse

g.taccalozzi@ficiesse.it


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