TERREMOTO: VISITA PREMIER, SINDACATI PS ANNUNCIANO PROTESTE - SICUREZZA:NUOVE NORME ITALIA SU ESPULSIONI A ESAME BRUXELLES
martedì 09 novembre 2010
TERREMOTO: VISITA PREMIER, SINDACATI PS ANNUNCIANO PROTESTE
(ANSA) - L'AQUILA, 8 NOV - Le segreterie provinciali aquilane
dei sindacati di Polizia (Sap, Siap, Silp, Ugl Polizia di Stato,
Coisp, Siulp) annunciano ''probabili iniziative di protesta in
occasione della visita all'Aquila del presidente del Consiglio,
Silvio Berlusconi'', prevista domani, in relazione alle
difficili condizioni di lavoro a 18 mesi dal terremoto.
''Mentre il presidente del Consiglio torna all'Aquila per la
consegna dei riconoscimenti di Protezione Civile ai vertici
delle forze di polizia, in riferimento ai servizi svolti nel
post-terremoto - si legge in una nota congiunta -, i poliziotti
aquilani, cioe' coloro che, mentre vivevano la tragedia sulla
loro pelle e su quella dei congiunti, hanno generosamente
prestato servizi e soccorso alla popolazione tralasciando i loro
problemi, ancora oggi sono costretti a lavorare ammassati e
dimenticati in malsani ambienti di fortuna''.
''Il Governo in carica - si legge ancora nella nota - ha
cercato di accreditarsi tantissimi meriti sulla ricostruzione,
sinora solo virtuale, a danno anche dell'immagine della
popolazione aquilana, non risparmiando figuracce neanche in
merito alla ricostruzione degli edifici strategici, come lo
stabile della Questura, luogo preposto alla pianificazione e al
coordinamento della sicurezza di tutta la provincia''. Di qui la
necessita' di lavorare in container o in sottoscala ''in
condizioni malsane''.
''Questo Esecutivo - conclude la nota dei sindacati di
Polizia - oltre a disattendere gli impegni presi con le donne e
gli uomini in divisa per il riconoscimento della specificita',
pretenderebbe, con una direttiva del gabinetto del ministro
Roberto Maroni, gia' emanata, di equiparare i poliziotti a tutti
gli impiegati civili e far funzionare la Polizia solo dalle 8
del mattino alle 18 di sera, come qualsiasi altro ufficio
pubblico, disconoscendo di fatto la richiesta di sicurezza da
parte dei cittadini, che e' articolata nelle 24 ore''. (ANSA).
SICUREZZA:NUOVE NORME ITALIA SU ESPULSIONI A ESAME BRUXELLES
(ANSA) - BRUXELLES, 8 NOV - Le norme sulle espulsioni di
cittadini comunitari varate venerdi' scorso dal Consiglio dei
ministri sono oggetto d'esame da parte della Commissione
europea, la quale ne deve verificare la conformita' con il
diritto comunitario. Lo ha detto oggi Matthew Newman, portavoce
del commissario Ue per la giustizia Viviane Reding. (ANSA).
SICUREZZA:NUOVE NORME ITALIA SU ESPULSIONI A ESAME BRUXELLES (2)
(ANSA) - BRUXELLES, 8 NOV - Le nuove disposizioni in materia
di espulsioni di cittadini comunitari contenute del Ddl varato
venerdi', ha precisato il portavoce, sono state subito
notificate a Bruxelles. ''Siamo in stretto contatto con le
autorita' nazionali - ha detto ancora il portavoce di Reding - e
stiamo analizzando il testo, ma e' ancora presto per arrivare a
delle conclusioni''.
Le nuove norme italiane prevedono, in particolare, che i
cittadini dell'Unione che soggiornano in Italia olre i 90 giorni
senza avere i requisiti previsti dalle disposizioni comunitarie
in vigore potranno essere espulsi per motivi di ordine pubblico.
''C'e' una norma europea - ha spiegato venerdi' il ministro
dell'Interno Roberto Maroni - la 38 del 2004, che prevede che se
un cittadino dell'Unione europea vuole risiedere stabilmente in
un paese oltre i 90 giorni deve rispondere a determinati
requisiti e cioe' avere un lavoro, un reddito e un'idonea
abitazione. La violazione non e' sanzionata e dunque noi
introduciamo una sanzione che e' l'invito ad allontanarsi'' per
il cittadino comunitario.
La direttiva Ue, ha ricordato oggi il portavoce di Reding,
prevede anche che i casi vengano valutati singolarmente e che
agli interessati sia data la possibilita' di appellarsi contro
l'applicazione del provvedimento di espulsione.(ANSA).