FISCO: PENSIONATI EVASORI, COMPRANO PREZIOSI ASTE MONTE PEGNI. INDAGINE GDF, POI LI RIVENDEVANO 'AL NERO' A COMMERCIANTI - SICUREZZA: PREFETTI,'PACCHETTO' RAFFORZA COOPERAZIONE SINDACI
mercoledì 10 novembre 2010
FISCO: PENSIONATI EVASORI, COMPRANO PREZIOSI ASTE MONTE PEGNI
INDAGINE GDF, POI LI RIVENDEVANO 'AL NERO' A COMMERCIANTI
(ANSA) - FIRENZE, 9 NOV - Partecipavano alle aste comprando
preziosi, poi li rivendevano a gioiellieri e orefici ma era
un'attivita' svolta completamente 'in nero', cosi' la guardia di
finanza ha denunciato quattro pensionati fiorentini - due di 70
anni, uno di 71 e un altro di 72 - accusati di aver attivato
vere imprese ''in completa evasione fiscale''.
I quattro acquistavano all'incanto oggetti derivanti da
attivita' di credito su pegno (collier, orecchini, bracciali,
anelli, orologi) e poi messi in vendita da istituti bancari
quando i proprietari non li riscattano. I preziosi venivano poi
rivenduti. La Gdf ha verificato che in quattro anni di attivita'
i pensionati hanno realizzato vendite per oltre 1,4 milioni di
euro evadendo Iva per 36.000 euro.
In una circostanza e' stato scoperto che la rivendita e'
avvenuta in contemporanea con l'aggiudicazione dell'asta
poiche', secondo la guardia di finanza, i pensionati hanno
operato per un gioielliere interessato a una specifica partita
di merce ma che voleva rimanere anonimo.
I controlli fanno parte di un piu' ampio progetto attivato
sul territorio nazionale che nasce proprio dall'individuazione
di molti soggetti che, pur non titolari di partita Iva,
acquistano all'asta importanti quantita' di preziosi dati in
pegno a banche autorizzate e che poi non vengono riscattati. Da
qui nasce un vero e proprio commercio che sfugge al fisco; gli
oggetti cosi' acquistati valgono varie migliaia di euro e dopo
l'asta vengono rivenduti a commercianti di oro usato con un
ricarico medio del 20%.(ANSA).
SICUREZZA: PREFETTI,'PACCHETTO' RAFFORZA COOPERAZIONE SINDACI
(ANSA) - ROMA, 9 NOV - ''Le modifiche introdotte dal recente
pacchetto sicurezza alle attribuzioni del sindaco in materia di
sicurezza urbana confermano e rafforzano quello spirito di leale
collaborazione che deve connotare l'attivita' dei sindaci anche
in qualita' di ufficiali di governo e dei prefetti nella loro
funzione di autorita' provinciale di pubblica sicurezza''. Lo
afferma Anna Palombi, presidente del Sinpref, l'associazione
sindacale dei funzionari prefettizi.
''Solo in tale ottica di sicurezza integrata ed in coerenza
con la funzione di cooperazione agli enti locali assicurata dal
prefetto, possono essere lette - sottolinea la Palombi - le
modifiche all'art. 54 disposte dal decreto legge approvato dal
Consiglio dei Ministri il 5 novembre scorso che, sostituendo in
parte il comma 9, prevedono un ulteriore strumento di supporto
all'azione dei sindaci. Infatti viene attribuito al prefetto la
valutazione delle misure ritenute necessarie per il concorso
delle forze di polizia, al fine di assicurare l'attuazione dei
provvedimenti adottati dai sindaci, che, secondo l'attuale
impianto normativo dell'art. 54 devono in ogni caso essere
comunicati preventivamente al prefetto''.
''E' da escludersi, pertanto - continua il Sinpref - ogni
altra interpretazione che possa svilire il ruolo dei prefetti
riconducendolo ad un'asettica e passiva funzione esecutiva ed
incidere sull'assetto complessivo in materia di sicurezza che
riconosce al prefetto la funzione di autorita' provinciale di
pubblica sicurezza''. (ANSA).