GDF: 2004; LOTTERIE ISTANTANEE; 5,7 MLN SEQUESTRATI - PREZZI: PROTOCOLLO D'INTESA TRA GDF E ATTIVITA' PRODUTTIVE - SCOPERTA RETE BANCARIA CLANDESTINA MAROCCHINA

sabato 05 marzo 2005

 

GDF: 2004; LOTTERIE ISTANTANEE; 5,7 MLN SEQUESTRATI,6 MLN EVASI

 

(ANSA) - ROMA, 24 FEB - Ha avuto un impulso, nel 2004, l'attivita' di contrasto alle cosiddette ''manifestazioni a premi'' illegali da parte della Guardia di Finanza: i tagliandi di lotterie istantanee, del tipo gratta e vinci, sequestrati sono stati quasi 6 milioni (per la precisazione 5.774.116) per un totale di tributi evasi pari a 6.056.030 euro.

Gli interventi realizzati dai finanzieri in questo ambito - e' stato sottolineato oggi al Comando generale delle Fiamme Gialle, dove e' stato siglato un protocollo di intesa con il ministero delle Attivita' Produttive che riguarda anche le manifestazioni a premio - sono stati 28 e 33 le persone denunciate. (ANSA).

 

PREZZI: GDF; A GENNAIO 1.173 INTERVENTI, 95 ILLECITI RILEVATI

 

(ANSA) - ROMA, 24 FEB - E' proseguita anche nel 2005 l'attivita' svolta dalla Guardia di Finanza nella lotta al carovita. Nel solo mese di gennaio gli interventi di monitoraggio dei prezzi sono stati 1.173 e 95 gli illeciti amministrativi constatati.

Le violazioni piu' frequenti - e' stato sottolineato oggi al comando generale della Guardia di Finanza, dove e' stato siglato un protocollo di intesa con il ministero delle attivita' produttive che riguarda anche la disciplina dei prezzi - riguardano la mancata e/o non corretta esposizione al pubblico dei prezzi di vendita.

In questo settore gli interventi della Guardia di Finanza nel 2004 erano stati 35.815 (10.243 nel 2003) e gli illeciti rilevati erano stati 2.265 (382 l'anno precedente). (ANSA).

 

PREZZI: PROTOCOLLO D'INTESA TRA GDF E ATTIVITA' PRODUTTIVE

RIGUARDA ANCHE SICUREZZA PRODOTTI E MANIFESTAZIONI A PREMIO

 

(ANSA) - ROMA, 24 FEB - Scambio di informazioni, corsi di aggiornamento professionale, controlli mirati sui prezzi: prevede questo, e non solo, il protocollo d'intesa siglato oggi, a Roma, tra il ministero delle Attivita' Produttive e la Guardia di Finanza.

Il protocollo fissa i rapporti di collaborazione tra le due strutture con l'obiettivo ''di agevolare lo svolgimento dei convergenti compiti istituzionali - ha detto il comandante generale delle Fiamme Gialle, Roberto Speciale - nei settori della sicurezza dei prodotti, delle manifestazioni a premio e della disciplina dei prezzi''.

Per il ministero delle attivita' produttive il protocollo e' stato siglato da Daniela Primicerio, direttore generale per l'armonizzazione del mercato e la tutela dei consumatori del dicastero. In particolare, e' stato sottolineato, la collaborazione prevede lo scambio di informazioni per successivi sviluppi operativi, corsi di aggiornamento professionale e controlli mirati, in linea con il piano di vigilanza sul fenomeno del carovita, gia' da tempo avviato dalle Fiamme Gialle attraverso rilevamenti periodici dei prezzi al consumo praticati dai pubblici esercizi. (ANSA).

 

SCOPERTA RETE BANCARIA CLANDESTINA MAROCCHINA, SEQUESTRI GDF

 

(ANSA) - MILANO, 25 FEB - Una vera e propria rete bancaria clandestina, che operava al di fuori di ogni regola, e' stata individuata dalla Guardia di Finanza, che ''ha operato – si legge in una nota - il sequestro preventivo di tutti i beni strumentali dell'attivita' finanziaria e di raccolta del risparmio''.

La rete di finanziamento si estendeva alle province di Milano, Roma, Napoli, Torino, Bologna, Padova e Lecco. Le indagini, coordinate dalla Dda di Milano, sono state condotte dal Comando nucleo regionale di Guardia di Finanza della Lombardia. L'operazione, hanno spiegato le Fiamme Gialle, pur essendo nata dalla segnalazione di un' attivita' di raccolta di denaro che riguardava un personaggio arabo sospettato di appartenere a reti criminali, non avrebbe evidenziato alcun legame con ambienti terroristici.

Le indagini hanno invece portato alla scoperta di una ''banca marocchina'', istituzionalmente presente in patria, che invece di porsi regolarmente sul mercato italiano, sottoponendosi a regole finanziarie e di tutela del risparmio, si avvaleva di un rastrellamento di fondi porta a porta (simile, per modalita', all' elemosina islamica, ma a fini personali per il cliente, e di profitto per la banca) che poi venivano inviati all'estero. Un' attivita' di raccolta del risparmio che tra l'altro, in questo modo, sfuggiva completamente al fisco e ai controlli previsti dalle Leggi antiterrorismo e antiriciclaggio.

Nel corso dell' operazione, denominata 'Hawala' dai finanzieri milanesi, sono state denunciate una decina di persone, prevalentemente nordafricane. (ANSA).

 


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