PROVOCAZIONE DEGLI AVIERI: LA RAPPRESENTANZA MILITARE E' INUTILE, MEGLIO ABOLIRLA. SOLO PROMESSE E FREGATURE PER I MILITARI ITALIANI
mercoledì 24 novembre 2010
INCONTRO COIR COBAR COCER COMANDO LOGISTICO
Rimini 16-19 Novembre 2010
DOCUMENTO FINALE
NEI GIORNI 16 – 19 NOVEMBRE IL COIR COMANDO LOGISTICO CONFLUENTI COBAR A RIMINI, ANCORA UNA VOLTA RIBADISCONO, QUALORA CE NE FOSSE BISOGNO, L’INUTILITA’ DELL’ATTUALE SISTEMA DI RAPRESENTANZA PER LA TUTELA ECONOMICA, NORMATIVA, E INDIVIDUALE DELLO STESSO.
I RECENTI PROVVEDIMENTI CHE HANNO INTERESSATO I MILITARI DESTANO PREOCCUPAZIONE E SFIDUCIA NELLA POLITICA E NELL’AMMINISTRAZIONE.
I TAGLI DELLA MANOVRA FINANZIARIA, IL CONTRATTO 2008-09, IL NUOVO CODICE DELL’ORDINAMENTO, SONO EVIDENTI PENALIZZAZIONI E ARRETRAMENTI ECONOMICO SOCIALI DELLA CATEGORIA .
DISEGNI DI LEGGE VOLTI A DARE FORZA AI TRIBUNALI MILITARI, TESTO UNICO SULLA RIFORMA DELLA RAPPRESENTANZA, SONO DELLE PERICOLOSE DERIVE “MILITARISTICHE” DA RIGETTARE “SIC ET SIMPLICITER”.
ULTIMA MA NON MENO IMPORTANTE LA EMANANDA LEGGE FINANZIARIA LA QUALE NON RECEPISCE LE PROMESSE FATTE CON NUMEROSI ORDINI DEL GIORNO CONFERMANDO TAGLI E PENALIZZAZIONI PER I MILITARI.
PER QUANTO ATTIENE I DIRITTI RICORDIAMO L’ENUNCIATO DELL’ L’ARTICOLO 52 DELLA COSTITUZIONE: “LA DIFESA DELLA PATRIA E' SACRO DOVERE DEL CITTADINO, IL SERVIZIO MILITARE E' OBBLIGATORIO NEI LIMITI E NEI MODI STABILITI DALLA LEGGE. IL SUO ADEMPIMENTO NON PREGIUDICA LA POSIZIONE DI LAVORO DEL CITTADINO, NE L'ESERCIZIO DEI DIRITTI POLITICI, LE FF.AA. SI INFORMANO ALLO SPIRITO DEMOCRATICO DELLA REPUBBLICA” CONSIDERATA LA VALENZA E L’UTILITA’ CHE LE AMMINISTRAZINI E I PROPOSITI DI RIFORMA DELLA RAPPRESENTANZA MIITARE RICONOSCONO ALLA STESSA, IL PERSONALE RITIENE CHE TALE STRUMENTO SIA ASSOLUTAMENTE NON NECESSARIO E SIA INCONFERENTE RISPETTO ALLA NECESSITA’ DELLO STESSO.
PER TALE MOTIVO I MILITARI, PROPONGONO ABROGARE L’ATTUALE STRUMENTO RAPRRESENTATIVO E DI DESTINARE LE ATTUALI RISORSE PREVISTE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA RAPPRESENTANZA A FAVORE DI ALTRE ESIGENZE SICURAMENTE PRIORITARIE.
CHIEDIAMO ALLE AMMINISTRAZIONI, AL MINISTRO, AL PARLAMENTO E ALLA POLITICA NELLA SCELTA DI CHI DEVE ESSERE SACRIFICATO “NELL’ALTARE DELLA PATRIA” NON DOVRA’ ESSERE SEMPRE IL SOLITO “MILITE NOTO” MA CHE LA RAGIONEVOLEZZA, LA CORRETTEZZA E LA RAZIONALITA’, QUALORA ANCORA ESISTENTI, LO PONGANO AL RIPARO DALLE SCELETE SCELLERATE CHE LA MANOVRA FINANZIARIA, IPOTECANDO LE RETRIBUZIONI, IMPONE AL FUTURO DEI MILITARI.
“TEMPUS FUGIT … VERBA VOLANT”
Roma, 19.11.2010
I RECENTI PROVVEDIMENTI CHE HANNO INTERESSATO I MILITARI DESTANO PREOCCUPAZIONE E SFIDUCIA NELLA POLITICA E NELL’AMMINISTRAZIONE.
I TAGLI DELLA MANOVRA FINANZIARIA, IL CONTRATTO 2008-09, IL NUOVO CODICE DELL’ORDINAMENTO, SONO EVIDENTI PENALIZZAZIONI E ARRETRAMENTI ECONOMICO SOCIALI DELLA CATEGORIA .
DISEGNI DI LEGGE VOLTI A DARE FORZA AI TRIBUNALI MILITARI, TESTO UNICO SULLA RIFORMA DELLA RAPPRESENTANZA, SONO DELLE PERICOLOSE DERIVE “MILITARISTICHE” DA RIGETTARE “SIC ET SIMPLICITER”.
ULTIMA MA NON MENO IMPORTANTE LA EMANANDA LEGGE FINANZIARIA LA QUALE NON RECEPISCE LE PROMESSE FATTE CON NUMEROSI ORDINI DEL GIORNO CONFERMANDO TAGLI E PENALIZZAZIONI PER I MILITARI.
PER QUANTO ATTIENE I DIRITTI RICORDIAMO L’ENUNCIATO DELL’ L’ARTICOLO 52 DELLA COSTITUZIONE: “LA DIFESA DELLA PATRIA E' SACRO DOVERE DEL CITTADINO, IL SERVIZIO MILITARE E' OBBLIGATORIO NEI LIMITI E NEI MODI STABILITI DALLA LEGGE. IL SUO ADEMPIMENTO NON PREGIUDICA LA POSIZIONE DI LAVORO DEL CITTADINO, NE L'ESERCIZIO DEI DIRITTI POLITICI, LE FF.AA. SI INFORMANO ALLO SPIRITO DEMOCRATICO DELLA REPUBBLICA” CONSIDERATA LA VALENZA E L’UTILITA’ CHE LE AMMINISTRAZINI E I PROPOSITI DI RIFORMA DELLA RAPPRESENTANZA MIITARE RICONOSCONO ALLA STESSA, IL PERSONALE RITIENE CHE TALE STRUMENTO SIA ASSOLUTAMENTE NON NECESSARIO E SIA INCONFERENTE RISPETTO ALLA NECESSITA’ DELLO STESSO.
PER TALE MOTIVO I MILITARI, PROPONGONO ABROGARE L’ATTUALE STRUMENTO RAPRRESENTATIVO E DI DESTINARE LE ATTUALI RISORSE PREVISTE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA RAPPRESENTANZA A FAVORE DI ALTRE ESIGENZE SICURAMENTE PRIORITARIE.
CHIEDIAMO ALLE AMMINISTRAZIONI, AL MINISTRO, AL PARLAMENTO E ALLA POLITICA NELLA SCELTA DI CHI DEVE ESSERE SACRIFICATO “NELL’ALTARE DELLA PATRIA” NON DOVRA’ ESSERE SEMPRE IL SOLITO “MILITE NOTO” MA CHE LA RAGIONEVOLEZZA, LA CORRETTEZZA E LA RAZIONALITA’, QUALORA ANCORA ESISTENTI, LO PONGANO AL RIPARO DALLE SCELETE SCELLERATE CHE LA MANOVRA FINANZIARIA, IPOTECANDO LE RETRIBUZIONI, IMPONE AL FUTURO DEI MILITARI.
“TEMPUS FUGIT … VERBA VOLANT”
Roma, 19.11.2010
