SPESE DIFESA, IL BILANCIO NEL MIRINO. UN'INCHIESTA DI RAINEWS AFFRONTAVA GIA' NEL 2008 IL TEMA DEGLI INTERESSI ECONOMICI E POLITICI CHE RUOTANO INTORNO ALL'INDUSTRIA BELLICA ITALIANA

domenica 28 novembre 2010



Roma | 21 FEBBRAIO 2008

"SPESE DIFESA, IL BILANCIO NEL MIRINO"

di Mario Sanna e Maurizio Torrealta



L'Inchiesta di Rainews24 affronta il tema delle spese dello Stato Italiano nel settore della difesa.
Antonio Tagliaferro, ex tecnico del centro di mantenimento di Piacenza, lancia l'allarme su limiti e difetti di alcuni mezzi in uso presso le nostre forze armate. Come il Dardo, un mezzo corazzato in servizio nell'esercito che "in presenza di terreni accidentati può scingolare. Se dovesse fare delle brusche sterzate in un ambiente sassoso, i sassi si introducono sotto la ruota trainante e questa ruota espelle il cingolo".
Il Dardo non è l'unico mezzo oggetto di preoccupazioni. C'è il Sidam, un mezzo corazzato attualmente privo dei radar di tracking e per questo inutilizzabile, o il PZH2000, un obice introdotto in sostituzione del precendente 109 ancora funzionante, che appare quindi come una spesa superflua.
Pierfrancesco Guarguaglini, presidente di Finmeccanica, risponde alle critiche e nega che dall'esercito siano mai giunte segnalazioni di malfunzionamento dei mezzi forniti dalle aziende del gruppo.
Ma alle preoccupazioni per l'efficacia dei mezzi sono strettamente legate le perplessità  sui sistemi di scelta. Chi decide cosa acquistare e in base a quali criteri? A influenzare le scelte su investimenti così importanti sono solo fattori tecnici o esistono aspetti che andrebbero approfonditi? In questi ultimi anni il rapporto tra militari ed aziende si è fatto sempre più stretto. Gianni Dragoni per il sole 24 ore si è occupato di questo tema e avverte: "Il passaggio massiccio di ammiragli e generali, che sono stati a capo delle rispettive armi, pone soprattutto un interrogativo: se ci sia un conflitto d'interessi. A mio avviso, anche se queste persone non hanno avuto responsabilità  diretta nell'acquisto di armi, il conflitto d'interessi esiste perchà© può ingenerare nell'apparato militare la sensazione che essendo compiacenti con l'industria si può essere gratificati con poltrone di prestigio una volta finita la carriera".
L'inchiesta di Rainews24 cerca di fare chiarezza sullo scenario dell'industria bellica italiana e sulle implicazioni del sistema che la governa.

per vedere la videoinchiesta


Tua email:   Invia a: