'NDRANGHETA: GIP,SPROPORZIONE TRA REDDITO E VALORE BENI BOSS - SEQUESTRATO ALLOGGIO ASSEGNATO A MADRE CALCIATORI LUCARELLI - POLIZIA: NO SEGRETARIO CGIL ASSEMBLEA SILP, INTERROGAZIONE IDV

sabato 04 dicembre 2010


'NDRANGHETA: GIP,SPROPORZIONE TRA REDDITO E VALORE BENI BOSS
SEQUESTRATI UN CENTINAIO DI IMMOBILI A 36 AFFILIATI
(ANSA) - MILANO, 3 DIC - I beni sequestrati, intestati o
comunque riconducibili agli affiliati dell'ndrangheta e
arrestati lo scorso luglio nell'ambito dell'inchiesta della dda
milanese, ''appaiono di valore sproporzionato'' rispetto al
reddito o all'attivita' economica degli indagati.
Lo ha rilevato il gip Andrea Ghinetti, nel provvedimento con
con cui ha convalidato il sequestro preventivo di 96 immobili
sparsi tra la Lombardia e la Calabria, chiesto in via d'urgenza
dal procuratore aggiunto Ilda Boccassini e dai pm Paolo Storari
e Alessandra Dolci, titolari dell'indagine che cinque mesi fa,
con la maxi operazione dei Carabinieri di Milano e Monza e del
Ros, ha decapitato i vertici delle cosche nel Nord Italia.
Gli accertamenti di tipo patrimoniale che tra boss, loro
familiari e loro societa' ha riguardato circa 1600 persone
fisiche e giuridiche, sono stati condotti dal Gico della
Guardia di Finanza con il supporto dello Scico, il Servizio
Centrale Investigativo Criminalita' Organizzata delle Fiamme
Gialle. Come ha spiegato oggi in conferenza stampa il comandante
dello Scico, il generale Umberto Sirico, e' stato possibile
individuare i beni ora bloccati ''utilizzando un software,
chiamato Molecola e ideato da noi insieme alla Dna, grazie al
quale e' stato messo a confronto il profilo patrimoniale e
reddituale di ciascuno per poi appurare in poco tempo le
sproporzioni''.
Il comandante del Nucleo di Polizia Tributaria di Milano, col
Vincenzo Tomei, e il comandante dei Carabinieri di Monza,
ten.col. Giuseppe Spina hanno parlato dei ''tempi rapidi'' con
cui, grazie alla collaborazione tra gdf e cc, si e' riusciti a
sequestrare i beni delle cosche: da luglio ad ora sono sono
stati messi i sigilli a un patrimonio che ammonta a una
settantina di milioni di euro.
Tra i nomi dei 36 indagati a cui sono stati messi i sigilli
ai beni, figurano quelli di Vincenzo Mandalari, Giuseppe Neri,
Vincenzo Novella (il figlio di Carmelo Novella il boss ucciso il
14 luglio 2008 in un bar di san Vittore Olona), tutti ritenuti
elementi di spicco delle 'locali' lombarde. Infine, ieri, la
moglie di uno degli indagati si e' recata in una caserma dei
carabinieri dell'hinterland per protestare per il sequestro.
(ANSA).


SEQUESTRATO ALLOGGIO ASSEGNATO A MADRE CALCIATORI LUCARELLI
(ANSA) - LIVORNO, 3 DIC - La Guardia di Finanza di Livorno ha
sequestrato la casa popolare assegnata alla madre dei calciatori
Cristiano e Alessandro Lucarelli, Franca Bussotti. Lo scrive il
quotidiano Il Tirreno. Il provvedimento, notificato ieri alla
Casalp (la societa' che gestisce le case popolari a Livorno), e'
scattato nell'ambito di un'inchiesta che vedrebbe indagati anche
Alessandro Lucarelli, che gioca nel Parma, e il padre Maurizio,
presidente di un'impresa portuale.
L'abitazione al centro delle indagini e' quella del quartiere
popolare di Shanghai. La misura del tribunale impedisce cosi' la
prosecuzione dei reati ipotizzati (truffa e falso ideologico) e
quindi l'utilizzo da parte dell'assegnataria, cioe' Franca. Da
ora Casalp sara' custode dell'alloggio.
La donna, secondo le accuse, avrebbe perso i requisiti per
mantenere l'appartamento: risulta separata dal marito, ma di
fatto secondo la Finanza vivrebbe con il marito in un'altra
abitazione e avrebbe dichiarato un reddito bassissimo, ma
lavorerebbe in un centro estetico della nuora.
Diverse invece le accuse mosse nei confronti di Alessandro
Lucarelli: il calciatore avrebbe utilizzato l'indirizzo della
casa popolare come sede legale di una sua societa' immobiliare.
(ANSA).

POLIZIA: NO SEGRETARIO CGIL ASSEMBLEA SILP, INTERROGAZIONE IDV
(ANSA) - FIRENZE, 3 DIC - Il divieto imposto al segretario
generale della Cgil Toscana Alessio Gramolati di partecipare ad
un'assemblea della Silp-Cgil mercoledi' scorso a Firenze e' al
centro di un'interrogazione a risposta scritta al ministro degli
Interni Roberto Maroni, presentata oggi dal deputato Idv Fabio
Evangelisti.
''L'ordine - spiega Evangelisti in una nota - risulta essere
giunto direttamente dal Viminale sulla scorta di una vecchia
circolare interna del 2001 che vieta l'ingresso alle persone
estranee all'amministrazione di pubblica sicurezza alle
assemblee sindacali, applicata pretestuosamente e diligentemente
in questo caso e che, secondo gli addetti, e' da tempo ritenuta
in soffitta''.
Il deputato Idv afferma che la stessa Silp-Cgil, che aveva
chiesto regolarmente l'assemblea l'11 novembre per discutere dei
tagli al comparto delle forze dell'ordine e delle condizioni di
lavoro degli agenti, non e' stata informata dell'intervento.
''Una decisione autoritaria - conclude Evangelisti - che sembra
aver ben poco a che fare con il buon senso e i principi
democratici che dovrebbero animare le istituzioni nel nostro
Paese''.(ANSA).

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