FEDERALISMO:C.CONTI,PER FISCO COMUNI MEGLIO SERVICE TAX - 5 X MILLE; PRESIDIO TERZO SETTORE DAVANTI A MINISTERO - USA: DA SENATO SCHIAFFO A OBAMA, NO A LEGGE SU SOLDATI GAY

venerdì 10 dicembre 2010

FEDERALISMO:C.CONTI,PER FISCO COMUNI MEGLIO SERVICE TAX

(ANSA) - ROMA, 9 DIC - Per evitare sperequazione tra i vari
territori meglio tornare a una ipotesi di una imposta comunale
sui servizi. Lo suggerisce il presidente della Corte dei Conti
Luigi Giampaolino che e' stato audito oggi di fronte alle
commissioni Bilancio e Bicamerale per il federalismo fiscale sul
decreto sul fisco municipale. ''Andrebbe verificata - sottolinea
infatti - la concreta realizzabilita' del modello proposto di
fisco municipale anche attraverso il recupero di ipotesi di
tassazione, per esempio la service tax, maggiormente in grado di
far corrispondere l'onere della contribuzione agli effettivi
beneficiari dei servizi locali. Non muoversi in tale direzione
rischierebbe di ostacolare l'attuazione di un disegno di
federalismo fiscale finalizzato a un processo di razionale
ricostruzione di uno stato moderno ed efficiente''.(ANSA).

FISCO: 5 X MILLE; PRESIDIO TERZO SETTORE DAVANTI A MINISTERO
(ANSA) - ROMA, 9 DIC - Un presidio davanti al Ministero delle
Finanze, il 16 dicembre prossimo dalle 11.30 alle 13.30: lo
organizza il Forum del terzo settore, per protestare contro i
tagli al 5 per mille e quelli alle politiche sociali, e contro
l'azzeramento del servizio civile.
Al presidio parteciperanno presidenti ed esponenti delle
organizzazioni aderenti al Forum, rappresentanti dei Forum
regionali e territoriali, responsabili delle organizzazioni che
hanno aderito alla campagna "Ripristinate subito il 5 x mille!".
(ANSA).

USA: DA SENATO SCHIAFFO A OBAMA, NO A LEGGE SU SOLDATI GAY
(di Luciano Clerico)

(ANSA) - NEW YORK, 9 DIC - Ennesimo 'schiaffo' politico del
Senato americano al presidente degli Stati Uniti, Barack Obama:
non e' passata oggi la proposta, avanzata dai democratici, di
abrogare la legge 'don't ask don't tell' (non chiedere non
dire), che dal 1993 vieta a una persona dichiaratamente gay di
fare il servizio militare.
Affinche' la proposta passasse era necessaria una maggioranza
qualificata di 60 voti. I si' sono stati solo 57, contro i 40
no. Il risultato equivale a una clamorosa bocciatura per una
proposta che era stata fortemente caldeggiata dalla Casa Bianca,
convinta che la legge sia ipocrita e vada riformata.
I Democratici erano convinti di avere tra i Repubblicani i
pochi voti necessari per superare il 'filibustering'
procedurale, e consentire cosi' che sulla proposta di
abrogazione si aprisse il dibattito vero e proprio. La
maggioranza c'e' stata, ed e' stata ampia, ma non sufficiente.
Anche un senatore democratico, John Manchin, del West Virginia,
ha votato contro, mentre i repubblicani hanno votato 'no' in
modo compatto tranne un caso, quello della senatrice Susan
Collins, del Maine. Che si e' detta ''molto dispiaciuta'' per
l'esito del voto: ''Si e' persa una grande occasione'' ha
affermato.
Cade cosi' l'ultima speranza dell'amministrazione Obama di
vedere la proposta trasformata in legge, nonostante il
presidente potesse contare sull'appoggio dei vertici del
Pentagono. Sia il segretario della Difesa, Robert Gates, sia il
capo degli Stati maggiori congiunti delle Forze Armate,
ammiraglio Mike Mullen, si erano espressi a favore
dell'abrogazione della legge.
Ma il Senato, di fatto, ha detto no. Obama sa perfettamente
che la legge o passava entro l'anno, con i senatori ancora di
questa legislatura, oppure sara' molto difficile che trovi
accoglienza nel Senato entrante, nel quale il peso specifico dei
repubblicani e' ancora piu' marcato di quello attuale.
Tutti convengono che la legge e' ipocrita. Vecchia di 17
anni, stabilisce nei fatti una prassi tale per cui le forze
armate non chiedono a una potenziale recluta il suo orientamento
sessuale, e se la recluta non dichiara apertamente di essere
omosessuale viene arruolata. Ma tra i repubblicani prevalgono le
resistenze a far cadere l'ultimo tabu'. Nessun gay dichiarato
puo' arruolarsi nelle forze armate americane.(ANSA).

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