NON PARLINO DI TRADIMENTI E DI VOLTAGABBANA COLORO CHE STANNO RINNEGANDO GLI IMPEGNI SOLENNI DI PROGRAMMA E GLI EMENDAMENTI PROMESSI AGLI OPERATORI DEL COMPARTO SICUREZZA E DIFESA – di Rosolino Celiaco

sabato 11 dicembre 2010

Il giorno 4 dicembre 2010, il direttore di Libero, Maurizio Belpietro, uomo dalle brillanti idee, pubblica un editoriale intitolato “Letterina ai Traditori”, indirizzato ai deputati di centrodestra che hanno firmato la mozione di sfiducia che sarà  votata il prossimo 14 dicembre. Il sottotitolo del pezzo così recita: <<Molti di voi erano perfetti sconosciuti, eletti solo perchà© sulla scheda c’era Berlusconi. Ora volete cacciare il premier e andare con la sinistra: i cittadini vi puniranno>>.

Della parola tradimento in questi ultimi mesi si è fatto largo uso (ed abuso) da parte dell’attuale maggioranza per l’uscita dei finiani dal Governo. Tradimento. Traditori. Termini pesanti. Anche se sorge il sospetto che il Cavaliere non ne conosca davvero il significato, o meglio se il tradimento odi soltanto subirlo ma poi non se ne curi molto quando è lui e il suo Governo a praticarlo.

Leggiamo qualche altro passaggio dell’editoriale di Belpietro. <<Ci fosse un modo per farvi pagare una penale per violazione del contratto stipulato al momento della nomina, sareste in bancarotta>>.

Ma lo sanno questi signori del Pdl cosa c’era scritto nel “loro” contratto? Precisamente al punto 3-1 del programma PDL? C’era scritto: AUMENTO PROGRESSIVO DELLE RISORSE PER LA SICUREZZA.

Ebbene, questo punto, e su una questione di centrale rilievo per i cittadini e il vivere civile, non solo non è stato mai attuato, ma è stato attuato al contrario, con feroci ed indiscriminati  tagli. L’attuale maggioranza aveva promesso l’assegnazione di nuove risorse, anche attraverso un buon rinnovo del contratto del settore Sicurezza e Difesa, una buona riforma delle carriere e una buona riforma della rappresentanza militare.

Il risultato è negli affronti del ministro Brunetta, quello dei “poliziotti panzoni”, nei tagli del decreto legge 78 e negli altri interventi di riduzione delle risorse che impietosamente questo Governo ha operato nei confronti delle Forze armate e di polizia con una sistematicità  e una determinazione davvero degne di miglior causa.

Come definirebbe tutto ciò  Belpietro?  Onestà , fedeltà , sincerità ? O, stavolta sì, tradimento?

Ma passiamo a un’altra affermazione presente nell’editoriale di colui che è certamente uno dei più importanti interpreti della difesa mediatica del Cavaliere. <<Nessuno nell’Italia del quarantotto- scrive il direttore di Libero - pensò che i deputati potessero cambiare casacca e chi scrisse la Costituzione non immaginò nemmeno lontanamente che i parlamentari potessero voltare gabbana>>. In chiusura, un anatema: <<ma ora che vi hanno visto e conoscono la vostra mail, alle prossime elezioni gli italiani si ricorderanno di voi>>.

A questo punto, chiediamo agli onorevoli rappresentanti della maggioranza e al loro difensore Belpietro, se sono convinti di rappresentare ancora tutti  gli elettori che li hanno votati e se è vero, o no,  che dopo aver fatto razzia di consensi tra gli operatori delle Forze di polizia facendo balenare il miraggio di un AUMENTO PROGRESSIVO DELLE RISORSE PER LA SICUREZZA, ora li stiano pugnalando senza ritegno adottando un comportamento diametralmente opposto a quello promesso e sottoscritto, attuato per di più nei confronti di settori, come quelli militari, che hanno pochissimi mezzi per difendersi.

Si chiede ancora se è vero che dopo i sacrifici richiesti con il blocco dei contratti per tre anni, un rinnovo   “lacrime e sangue” e tagli indiscriminati che porteranno a sperequazioni allucinanti (due parigrado con stipendi diversi a causa  dei mancati aumenti previsti dal DL 78, assegni di funzione non corrisposti e, conseguentemente, posizioni analoghe con stipendi diversi)  QUESTO GOVERNO aveva assunto  FORMALMENTE  impegno ad intervenire  con un emendamento al fine di sanare tali discrasie, che a dire il vero sembrano frutto di una proliferazione normativa a dir poco disattenta,  poco professionale e  noncurante del sacrificio altrui. Ed infine se è vero, o no, che in sede di conversione in legge alla Camera del pacchetto sicurezza, all’interno del quale era contenuto l’emendamento che avrebbe dovuto ovviare alle sperequazioni sopra dette, l’emendamento stesso sia stato ritirato dalla maggioranza. Evidentemente, questo, è un Governo del fare, che ama “fare” queste cose.

Cara maggioranza, caro Belpietro, quando si parla di tradimento bisogna capire bene il significato delle parole e non profferirle in modo sciocco. Se si tradisce l’elettore ci si aspetti da lui il giusto pagamento al momento delle elezioni, e se qualcuno tra voi dissente e afferma che è l’elettore ad essere stato tradito, una riflessione da parte vostra dovrebbe essere d’obbligo. Spiegate dunque agli operatori della sicurezza come il trattamento loro riservato abbia un significato diverso dal ”tradimento” di cui accusate i sostenitori di Gianfranco Fini. Parlate di voltagabbana, ma spiegate agli operatori della sicurezza: il ritiro dell’emendamento da parte vostra è stato o no un voltagabbana?

Infine, quando si lanciano anatemi come <<alle prossime elezioni gli italiani si ricorderanno di voi>> spiegateci: perchà© poliziotti, finanzieri e carabinieri a quelle stesse elezioni dovrebbero dimenticare il trattamento subito? Perchà© dovrebbero passarci sopra?.

ROSOLINO CELIACO


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