SCONTRI ROMA: CIRIELLI, PERCHE' FINANZIERE NON HA USATO ARMA? INTERROGAZIONE PER CAPIRE LIMITI A USO PER LEGITTIMA DIFESA. OTTICO VIA BABUINO, ALL'IMPROVVISO IL FINIMONDO. SALTAMARTINI, FANTASIE IPOTESI INFILTRATI
giovedì 16 dicembre 2010
SCONTRI ROMA: CIRIELLI, PERCHE' FINANZIERE NON HA USATO ARMA?
INTERROGAZIONE PER CAPIRE LIMITI A USO PER LEGITTIMA DIFESA
(ANSA) - NAPOLI, 15 DIC - Il presidente della Commissione
Difesa della Camera dei Deputati, Edmondo Cirielli, depositera'
oggi una interrogazione al ministro dell'Interno, ''per
comprendere se vi siano state particolari condizioni e/o
disposizioni, che abbiano impedito al militare della Guardia di
Finanza, coinvolto negli scontri di Roma, ieri, di fare un uso
della sua pistola d'ordinanza per legittima difesa e per l'uso
legittimo delle armi''.
''A parere dell'interrogante - si legge nelle premesse
dell'atto di sindacato ispettivo - il militare di cui sopra si
sarebbe trovato nelle condizioni previste dagli artt. 51, 52 e
53 del Codice Penale, eppure non ha ritenuto di utilizzare
l'arma d'ordinanza, mettendo in pericolo innanzitutto la sua
vita, e poi anche quella dei suoi colleghi e, piu' in generale,
il perimetro di sicurezza per cui era stato predisposto il
servizio di Ordine Pubblico, atteso che la pistola poteva anche
essergli sottratta e utilizzata dagli aggressori''.
Cirielli continua, poi, affermando che ''sembrerebbe che nei
servizi di ordine pubblico, siano abitualmente impartiti ordini
tendenti ad evitare tassativamente l'uso delle armi da fuoco
salvo che per rispondere ad offese provenienti da sole armi da
fuoco e cio' condizionerebbe negativamente l'operato degli
agenti anche a costo di esporli ad ingiusti rischi, perfino
della vita''. Quindi , le richieste al ministro Maroni: ''se il
Governo intenda adottare provvedimenti per meglio disciplinare
l'uso delle armi da fuoco in quelle particolari condizioni di
ordine pubblico che rappresentano un potenziale pericolo per
l'incolumita' della vita degli operatori di pubblica sicurezza,
delle istituzioni e, piu' in generale, dei cittadini e se vi
siano, e a quali livelli, eventuali responsabilita'
nell'emanazione di direttive ed ordini che non tengono
debitamente conto della legislazione vigente, e come si intenda
sanzionarle''. (ANSA).
SCONTRI ROMA: OTTICO VIA BABUINO, ALL'IMPROVVISO IL FINIMONDO
(ANSA) - ROMA, 15 DIC - ''E' successo tutto in pochi minuti.
La mattinata era stata tranquillissima. Poi, all'improvviso, il
finimondo''. Luca Spiezia lavora con i padre nel negozio di
famiglia, al civico 59 di via del Babuino. L'insegna ''ottica''
bruciata per meta', le lucine natalizie liquefatte e le vetrine
rotte sono quel che resta di un pomeriggio di ''panico''.
Proprio davanti al suo negozio, i manifestanti ieri hanno
dato fuoco a una camionetta della Guardia di Finanza. ''I
finanzieri sono arrivati - racconta Luca - quando in piazza gia'
c'erano almeno 150 ragazzi, che gli si sono scagliati contro. Il
furgoncino ha provato a fare marcia indietro, ma e' rimasto
incastrato in una macchina. Per fortuna il conducente e'
riuscito a scappare, perche' i manifestanti hanno quasi subito
dato fuoco al furgone e a tre macchine''.
Nel negozio di ottica si sono rifugiati ieri sei passanti:
''Li abbiamo tirati dentro io e mio padre. E siamo riusciti a
scappare solo quando le fiamme erano ormai alte e la temperatura
sempre piu' insopportabile''.
Oggi Luca mostra in un sacco di plastica nero gli occhiali
squagliati nelle vetrine e stima un danno di circa 8.000 euro.
''La cosa che chiedo al Comune e' di darci una mano a sostenere
le spese, ma soprattutto a fare in modo che cose del genere non
succedano piu': non posso tornare a casa la sera ringraziando
che questa volta sia andato tutto bene''.
SCONTRI ROMA: SALTAMARTINI, FANTASIE IPOTESI INFILTRATI
(ANSA) - ROMA, 15 DIC - "Ho rivissuto ieri sulla mia pelle
l'esperienza degli anni '70 e '80, che portarono alla
costruzione dalle piazze del mostro del terrorismo, per evitare
di spaventarmi sulle ipotesi fantasiose di agenti di Polizia
infiltrati tra i manifestanti", ha detto il senatore del PdL,
Filippo Saltamartini.
"In realtà  ieri si è ripetuto uno spartito con comiche finali
- ha aggiunto Saltamartini - dirette anche da qualche
giornalista che come negli anni '70, firmando il manifesto
contro il commissario Calabresi, ha addossato alle Forze di
Polizia la responsabilità  di essere provocatori degli stessi
incidenti. Quel finanziere in ginocchio, che veniva colpito
rappresenta invece noi ragazzi del proletariato che, indossando
la divisa, abbiamo garantito la democrazia e la libertà  di
questo Paese rispetto ai populisti ed utopisti della rivoluzione
del proletariato. Il controllo di legalità  che esiste
all'interno delle Forze di Polizia, anche per merito dei
sindacati, rende neppure pensabile l'ipotesi che possano esserci
degli infiltrati. Piuttosto è necessario che l'autorità Â
giudiziaria applichi contro questi fatti e gli autori degli
incidenti il maggior rigore possibile. La democrazia è esercizio
pacifico dei diritti - ha aggiunto il senatore del PdL - senza
cui il baratro è molto prossimo. E le Forze di Polizia svolgono
un ruolo prezioso in questo senso. Perciò è necessario rivolgere
pieno sostegno e solidarietà  alle donne ed agli uomini delle
Forze di Polizia, nel convincimento che la maggioranza, pur
nelle difficoltà  del momento, possa riconoscere, anche livello
retributivo, i meriti che essi hanno avuto e continuano ad
avere". (ANSA).