SCONTRI ROMA: MANGANELLI, SOLI CONTRO EMERGENZA SOCIALE - USA: OK CAMERA A NUOVA LEGGE SU SOLDATI GAY, ORA VA A SENATO - FISCO: TANGENTI COMMISSIONE TRIBUTARIA; ARRESTI SALGONO A 9

venerdì 17 dicembre 2010

SCONTRI ROMA: MANGANELLI, SOLI CONTRO EMERGENZA SOCIALE
NELLA CAPITALE NESSUN INFILTRATO, SOLO AGENTI IN BORGHESE
(ANSA) - ROMA, 16 DIC - Le tensioni sociali ''in forte
crescita in tutto il Paese'', provocate dalla crisi economica e
''dall'instabilita' anche del quadro politico'', ''costringono
le forze dell'ordine a un'attivita' di supplenza sempre piu'
complessa e delicata''. A dirlo il Capo della Polizia Antonio
Manganelli in un colloquio con l'Unita'.
''Rifiuti, Fiat, aziende che chiudono, tanti sono i focolai
di tensione'', osserva Manganelli. Ma perche', si chiede, ''i
rifiuti di Napoli devono diventare un problema di Polizia?
Semmai e' di pulizia''. Per il prefetto ''e' chiaro che c'e' un
problema che va al di la' del quadro politico italiano. Madrid,
Londra, Atene, le grandi capitali si incendiano''. Tuttavia ''e'
altrettanto chiaro che tensioni e instabilita' politica ed
economica costringono le forze dell'ordine a svolgere una sempre
piu' difficile attivita' di supplenza. Un superlavoro -
aggiunge - richiesto a chi tra l'altro e' pagato sempre meno''.
Manganelli boccia ogni ipotesi di infiltrazione alla
manifestazione di Roma. C'era, semmai, ''personale in borghese
lungo il corteo'' per monitorare la piazza. Sui responsabili,
''bisogna ancora capire quale effettivamente erano le categorie
in piazza. Anarchici, studenti, molti arrivati da fuori, dalle
citta' del nord, piu' o meno organizzati. Volevano sfondare e
sfasciare. Abbiamo visto momenti di violenza inaudita e
gratuita, autentica rabbia''. I complimenti del Capo della
Polizia vanno a al questore Tagliente, al prefetto Pecoraro e a
tutto il personale in servizio, ''capace di sostenere una
situazione estrema con grande sangue freddo''.(ANSA).
USA: OK CAMERA A NUOVA LEGGE SU SOLDATI GAY, ORA VA A SENATO
(ANSA) - WASHINGTON, 16 DIC - La Camera dei rappresentanti
americana ha appena approvato un testo che abroga il cosiddetto
principio del ''don't ask, don't tell'' (non dire, non chiedere)
in vigore dal 1993, in base alla quale i soldati gay non possono
ammettere apertamente la propria identita' sessuale.
Un cambiamento di rotta fortemente caldeggiato dalla Casa
Bianca. Solo cinque giorni fa un provvedimento di questo tipo
era stato clamorosamente bloccato al Senato dall'ostruzionismo
repubblicano. Ora, dopo questo voto della Camera, i senatori
dovranno nuovamente dire la loro su un tema che sta dividendo
fortemente l'opinione pubblica americana. Da un lato la destra
che vede l'arruolamento di un soldato apertamente gay ancora un
tabu' da evitare con ogni mezzo. Dall'altro Barack Obama, ma
anche i vertici militari, convinti che le Forze Armate sono
ampiamente preparate a questo tipo di novita', in modo da
eliminare una procedura che tantissimi americani definiscono
ormai ipocrita e fortemente discriminatoria. E i sondaggi dicono
che la maggior parte delle truppe in effetti la pensa come loro.
''E' l'unica legge in vigore in America - ha detto il
democratico Jared Polis - che chiede ai cittadini di essere
disonesti e che prevede il licenziamento per chi invece dice la
verita'''. (ANSA)
FISCO: TANGENTI COMMISSIONE TRIBUTARIA; ARRESTI SALGONO A 9
CC E GDF SVELANO GIRO MAZZETTE PER DECINE MILIONI EURO
(ANSA) - PESARO, 16 DIC - Con l'arresto del commercialista
Paolo Rossi, 40 anni, studio professionale a Piandimeleto,
eseguito dai Carabinieri del Comando provinciale di Pesaro
Urbino e dagli agenti della Guardia di finanza, salgono a nove
le ordinanze di custodia emesse dal gip pesarese nell'ambito
dell'inchiesta 'Fiscopoli', che ha svelato un giro di episodi di
corruzione e concussione fiorito attorno all'attivita'
giurisdizionale della quarta Sezione della Commissione
tributaria provinciale.
Protagonisti del meccanismo, secondo la procura, il
segretario della commissione Beniamino Mensali e il giudice non
togato Bruno Venturati. Rossi, indagato per concussione insieme
al padre (che e' a piede libero), sarebbe responsabile di
diversi atti di concussione. L'ultimo, che gli e' costato gli
arresti domiciliari, prevedeva il versamento di una tangente da
10 mila euro destinata a Mensali e Venturati. Obiettivo:
''addomesticare'' il pronunciamento sul ricorso di un'azienda
locale, rappresentata dal commercialista, contro gli
accertamenti dell'amministrazione finanziaria. Rossi ha fatto in
tempo a consegnare i primi 5 mila euro, che, sempre stando alla
procura, Mensali e Venturati si sarebbero poi spartiti, ma e'
stato bloccato prima di versare gli altri 5 mila.
Le indagini, cominciate nel settembre 2009, hanno portato
alla luce un sistema diffuso di illegalita', attraverso il quale
gli imprenditori 'pizzicati' dal Fisco dopo aver evaso imposte
per decine di milioni di euro, tentavano di mitigare l'entita'
di multe e contestazioni. Vari gli episodi accertati, risalenti
agli anni 2008 e 2009, in qualche caso con l'arresto in
flagranza dei responsabili, ripreso dalle telecamere delle forze
di polizia. Come il 22 luglio scorso, quando Mensali fu
immortalato mentre intascava da un commercialista una busta con
10 mila euro, affinche' la Commissione sospendesse l'esecuzione
degli atti impugnati accogliendo il ricorso della ditta di cui
era consulente fiscale.
Con Mensali e Venturati vennero arrestati anche un avvocato,
un consulente tributario, due commercialisti, un imprenditore ed
un ex dipendente dell'Agenzia delle Entrate di Fano, indagati a
vario titolo per concussione e corruzione.
A dare il via a 'Fiscopoli' l'attivita' investigativa
connessa al sequestro di persona a scopo di rapina di uno degli
arrestati, l'imprenditore ittico fanese Athos Rosato. Fra gli
otto presunti sequestratori fermati all'epoca dai carabinieri,
c'era anche un collaboratore di giustizia: racconto' di una
supposta corruzione messa in atto da Rosato per ottenere un
pronunciamento favorevole da parte della quarta Sezione della
Commissione tributaria. (ANSA).



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