DROGA: FINANZIERE SPARA PER ERRORE; ACCUSA OMICIDIO COLPOSO - PRIVACY:INDAGATI DIRIGENTI TIM E WIND PER PREPAGATE FITTIZIE

domenica 27 marzo 2005

 

DROGA: FINANZIERE SPARA PER ERRORE; ACCUSA OMICIDIO COLPOSO

 

   (ANSA) - MILANO, 25 MAR - A seguito della morte del tunisino colpito la notte scorsa da un proiettile esploso da un sottufficiale della Guardia di Finanza a Milano, il nome del maresciallo rimasto coinvolto nella colluttazione e' stato iscritto nel registro degli indagati della Procura di Milano con l'accusa di omicidio colposo.

   Il pm di turno, Sergio Spadaro ha disposto l'autopsia sul corpo dell'immigrato che sara' probabilmente eseguita' domani. Altri accertamenti di natura balistica sono stati affidati al Ris dei carabinieri.(ANSA).

 

DROGA: FINANZIERE SPARA PER ERRORE, MORTO TUNISINO

 

   (ANSA) - ROMA, 25 MAR - E' morto il tunisino di 26 anni in coma dopo esser stato colpito ieri sera a Milano da un proiettile partito accidentalmente, durante una colluttazione, dalla pistola di un militare della Guardia di Finanza.

   Lo ha reso noto il comando generale della stessa Guardia di Finanza. L'extracomunitario era stato ferito alla testa da un maresciallo delle Fiamme Gialle di 34 anni di Massa Carrara.(ANSA).

 

DROGA: FINANZIERE SPARA PER ERRORE,TUNISINO IN COMA A MILANO

L'INCIDENTE DURANTE UNA COLLUTTAZIONE CON TRAFFICANTI

 

   (ANSA) - MILANO, 25 MAR - La procura della Repubblica di Milano sta indagando sul ferimento di un cittadino tunisino ieri sera a Milano, colpito da un proiettile partito accidentalmente, durante una colluttazione, dalla pistola di un militare della guardia di finanza di Massa Carrara.

   L'episodio, del quale si e' venuti a conoscenza solo oggi pomeriggio attraverso un comunicato della stessa Guardia di Finanza della localita' toscana, sarebbe avvenuto in via Valletta, nel quartiere di Greco, durante un'operazione contro il traffico internazionale di stupefacenti.

   ''L'extracomunitario - fa sapere la Gdf di Massa Carrara - e' stato prontamente soccorso dagli stessi finanzieri e ricoverato presso l'ospedale di Niguarda dove e' stato dichiarato in coma irreversibile''. ''L'incidente - aggiunge il comunicato - si e' verificato nel corso di una colluttazione originata dal tentativo di alcuni membri dell'organizzazione criminale di sottrarsi all'arresto''. (ANSA).

A quanto si e' saputo, il tunisino in coma a Milano ha 26 anni, mentre il maresciallo della Guardia di Finanza, dalla cui pistola e' partito il colpo, ne ha 34.

   L' operazione in cui e' accaduto il ferimento era stata disposta dalla Dda di Genova. Secondo una prima ricostruzione, il tunisino era in compagnia di un altro immigrato e, quando sono stati avvicinati dai militari, sono fuggiti. Il tunisino  avrebbe anche cercato di investire il maresciallo con il proprio motorino, e gli avrebbe anche scagliato contro un casco da motociclista, prima di cercare di fuggire a piedi. Il militare avrebbe quindi sparato un primo colpo in aria, ma poiche' l'immigrato non si fermava, lo ha inseguito e ha ingaggiato una colluttazione. Entrambi sarebbero finiti a terra e in quel momento sarebbe partito il colpo che ha raggiunto il tunisino alla testa. Si sta valutando l' ipotesi che il proiettile abbia colpito l'immigrato di rimbalzo, dopo quindi aver colpito il terreno. Il pm milanese Sergio Spadaro ha disposto accertamenti balistici. L'altro immigrato e' invece riuscito a fuggire.(ANSA).

 

PRIVACY:INDAGATI DIRIGENTI TIM E WIND PER PREPAGATE FITTIZIE

INDAGINE GDF A ROVIGO, DONNA IGNARA INTESTATARIA 522 CONTRATTI

 

   (ANSA) - ROVIGO, 24 MAR - C'era la signora di Rovigo ignara intestataria di ben 522 utenze telefoniche, ma anche Babbo Natale o Pinco Pallino risultavano titolari di contratti telefonici Gsm, ovviamente fittizi, a scheda prepagata. Sono alcuni dei particolari grotteschi emersi da un'indagine su un'ipotesi di violazione della privacy e di illecito trattamento dei dati personali condotta dalla Procura di Rovigo che vede  indagati, tra gli altri, sei dirigenti a livello nazionale di Tim e uno della Wind, oltre a due titolari di un negozio di telefonia mobile di Rovigo.

   La Pm Manuela Fasolato, comunicando agli interessati la chiusura delle indagini preliminari, ha ipotizzato i reati di violazione della legge sulla privacy, al fine di ricavarne profitto per le rispettive societa'. In sostanza, attivando schede prepagate a ripetizione a soggetti ignari, che pero' avevano comunicato i loro dati anagrafici per precedenti operazioni commerciali, i rivenditori avrebbero fatto figurare fittiziamente un aumento esponenziale dei clienti nel traffico telefonico prepagato. Il tutto, e' l'ipotesi dell'accusa, procurando per le societa' di telefonia mobile un profitto consistente nel far figurare, anche nelle relazioni e comunicazioni finanziarie rivolte al mercato e a terzi, un aumento del numero dei clienti.

   La pm Fasolato, con uno stralcio dell'inchiesta, ha anche chiesto un parere alla Consob, per l'eventuale configurazione di un'ipotesi di aggiotaggio.

   Tutto era nato alla fine del 2000 da una comunicazione per un premio fedelta' che una donna di Rovigo aveva ricevuto dalla Tim, della quale era cliente da cinque anni. In quel momento la signora aveva scoperto che a lei erano abbinate 522 utenze senza che ne avesse mai chiesto l'attivazione. Ma cio' che porto' la donna a denunciare i fatti alla Guardia di Finanza, fu un'ulteriore complicazione di questa vicenda, quando nel maggio del 2001 venne convocata dai carabinieri di Rovigo e invitata a fornire spiegazioni su un'utenza Gsm (anche questa fittizia) a lei intestata e risultata ricaricata con un bancomat rubato in Piemonte. A questo punto la donna chiese spiegazioni alla Tim, diffidandola ad utilizzare i suoi dati personali e chiedendo l'immediata eliminazione delle utenze non acquistate e abbinate ai suoi dati personali. Le attivazioni provenivano da un negozio di Rovigo. Uno dei due titolari dell'esercizio, dovra' rispondere anche di truffa ai danni della Tim.

   Nel negozio gli uomini delle Fiamme Gialle aveva scoperto che con fotocopie di documenti appartenenti a veri clienti, i titolari attivavano 100-200 schede telefoniche, intestandole tutte alla stessa persona. Gli investigatori hanno inoltre accertato che, solo nel 2000, a Rovigo nel 2000 vi erano complessivamente 3.185 utenze Gsm prepagate Tim, corrispondenti a sole 132 persone.   (ANSA).

 


Tua email:   Invia a: