ENI:EVASIONE DA 1,7 MLD, NOVE MANAGER INDAGATI. TASSE GAS NON PAGATE E OSTACOLO A VIGILANZA - P.A: BRUNETTA,ITALIA PRIMA UE DISPONIBILITA' ON LINE SERVIZI
martedì 21 dicembre 2010
ANSA/ ENI:EVASIONE DA 1,7 MLD, NOVE MANAGER INDAGATI
PM CHIUDE INDAGINI, TASSE GAS NON PAGATE E OSTACOLO A VIGILANZA
(di Igor Greganti) (ANSA) - MILANO, 20 DIC - Un'evasione da
circa 1,7 miliardi di euro, attuata non dichiarando
all'autorita' di vigilanza movimentazioni di gas naturale per
circa 10 miliardi di metri cubi.E' l'accusa contestata dalla
Procura di Milano nei confronti di nove manager dell'Eni, che
devono rispondere di violazione della legge sulle accise e
ostacolo all'attivita' degli organi di vigilanza, nell'ambito di
un filone appena chiuso di un'inchiesta piu' ampia, nata nel
2006, sui contatori irregolari della rete gas che, negli anni,
avrebbero gonfiato le bollette dei cittadini.''Si ricorda che in
precedenza, nel medesimo procedimento, la Procura di Milano
aveva chiesto l'archiviazione di altri manager dell'Eni, tra i
quali Paolo Scaroni, amministratore delegato della societa''',
ha spiegato Eni in una nota.
Stando alle indagini condotte dal Nucleo di Polizia
Tributaria della Guardia di Finanza di Milano (che oggi ha
notificato gli avvisi di chiusura dell'inchiesta) e coordinate
dal pm Letizia Mannella, i manager non avrebbero riportato, dal
2003 al 2008, nelle dichiarazioni di consumo per il gas
naturale, che devono essere redatte annualmente e poi presentate
all'Agenzia delle Dogane, la reale movimentazione dei
quantitativi di gas immessi in consumo. Come si legge
nell'avviso di chiusura delle indagini, infatti, nel 2008, ad
esempio, due degli indagati, il direttore della Divisione Gas
&Power di Eni, Domenico Dispenza, e Giuseppe
Biamino,''sottoscrittore della dichiarazione annuale di
consumo'' di Eni, avrebbero sottratto al pagamento dell'accisa
quasi 4 miliardi di metri cubi di gas per un'evasione di imposte
da oltre 718 milioni di euro.Per tutti e nove gli indagati, tra
cui anche Luciano Sgubini ''quale Direttore della Divisione Gas
& Power di Eni'' nel 2003,e i sottoscrittori delle dichiarazioni
annuali sui consumi(Gianluigi Ghidoli, Roberto Zucca, Paolo
Milanesio, Vincenzo Gallo, Mario Antinori, Michele Carbone), la
contestazione, che si legge nell'avviso di chiusura, e' simile.
''Come obbligati alla presentazione della dichiarazione annuale
di consumo per il gas naturale all'Agenzia delle Dogane hanno
sottratto al pagamento delle accise'' un determinato
quantitativo di gas, non dichiarandolo alla stessa Agenzia. Gli
investigatori, infatti,hanno messo a confronto il gas dichiarato
come venduto e quello realmente movimentato.Gli indagati,
inoltre, hanno impedito ''agli organi di controllo di accertare,
individuare e ricostruire la destinazione e l'impiego'' del gas
sul quale hanno evaso le imposte: 102 milioni di euro nel 2003,
287 milioni nel 2005, 240milioni nel 2006 e 300 milioni nel
2007, per citare le cifre piu' consistenti.
Nei mesi scorsi, sempre nell'ambito di un filone
dell'inchiesta sui presunti contatori truccati, lo stesso pm
Mannella aveva chiesto il rinvio a giudizio per 12 persone, tra
cui alcuni manager e responsabili di Eni e Snamrete gas,
accusati, a vario titolo, di ostacolo all'attivita' degli organi
di vigilanza, violazione della legge sulle accise e violazione
delle norme sui sigilli.
(ANSA).
P.A: BRUNETTA,ITALIA PRIMA UE DISPONIBILITA' ON LINE SERVIZI
(ANSA) - ROMA, 20 DIC - L'Italia guida la classifica europea
per disponibilita' on line dei servizi della pubblica
amministrazione. Lo ha annunciato oggi il ministro della
Funzione pubblica Renato Brunetta in una conferenza stampa di
presentazione del rapporto e-Gov 2010 precisando che l'Italia e'
in generale tra i paesi con la migliore performance per
l'e-Government. In particolare per la disponibilita' on line dei
servizi ha raggiunto il 100% (rispetto all'82% della media
europea) con un miglioramento significativo dell'indicatore
nell'ultimo anno (era al 69% nel 2009).
''E' una buona notizia - ha detto - abbiamo raggiunto
risultati straordinari''. (ANSA).
P.A:DA CERTIFICATI ON LINE A BANDA LARGA,ECCO E-GOV ITALIA
BRUNETTA PRESENTA PRIMO ATLANTE DELL'E-GOVERNMENT
(ANSA) - ROMA, 20 DIC - Dai certificati di malattia on line
all'aumento della copertura della banda larga, passando per la
digitalizzazione della scuola e della giustizia civile: in
Italia - secondo il Rapporto e-Gov 2010 presentato oggi dal
ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta - negli ultimi
due anni sono stati fatti passi in avanti significativi nel
senso dell'efficienza e della digitalizzazione della pubblica
amministrazione. ''Risultati straordinari'' - ha sottolineato il
ministro che ha annunciato per domani al consiglio dei ministri
l'approvazione del codice di amministrazione digitale (Cad).
In particolare il ministro ha sottolineato l'aumento della
diffusione della posta elettronica certificata nella pubblica
amministrazione (20.000 caselle registrate con oltre il 40% dei
comuni con una casella Pec) ma anche tra i cittadini (450.000
richieste di attivazione) e il varo dell'obbligo di invio
telematico dei certificati di malattia da parte dei medici di
base (la copertura del servizio ammonta al momento a circa il
60% del totale).
Si punta alla digitalizzazione anche nella scuola e
nell'universita' con la copertura Wi-Fi e l'adozione di servizi
on-line in 55 universita' (iscrizione, verbalizzazione degli
esami ecc) ma anche nella giustizia civile con interventi per
diffondere la disponibilità ƒà ¡ di servizi telematici e informatici
innovativi. La digitalizzazione e' estesa alla mobilita' (varchi
elettronici, pagamento delle soste ecc) e ai servizi alle
imprese (il 40% circa dei comuni capoluogo ha uno sportello
unico per le attivita' produttive) mentre e' ormai consOlidato
il sistema delle principali banche dati pubbliche come quelle
dell'anagrafe popolazione, territorio e fisco.
Il Rapporto segnala poi come il protocollo informatico, il
collegamento a Internet e la gestione del personale siano ormai
largamente informatizzati in tutti i Comuni del territorio
nazionale. Passi in avanti infine per la copertura
infrastrutturale a banda larga che riguarda circa 55 milioni di
italiani. Resta in digital divide solo l'8,4% della popolazione
contro il 13% del 2009.(ANSA).