CONFRONTO A ROMA TRA STUDENTI E SINDACATI DI POLIZIA: NO ALLA VIOLENZA (Corriere della Sera)
martedì 21 dicembre 2010
Corriere della Sera 21.12.10
Confronto tra giovani e sindacati – No alla violenza
E IL PD FA INCONTRARE STUDENTI E POLIZIA
ROMA — Un appello «contro ogni forma di violenza politica» . Alla vigilia del ritorno in piazza degli studenti e proprio mentre Maurizio Gasparri propone arresti preventivi, il Partito democratico interviene con un’iniziativa inedita, un incontro faccia a faccia tra studenti e poliziotti. Un tentativo di dialogo, con l’appello agli studenti perchà © isolino i violenti e un no alle strumentalizzazioni politiche. Nella sede del Pd erano presenti il responsabile sicurezza del partito, Emanuele Fiano, il responsabile studenti Marco Meloni e la capogruppo al Senato Anna Finocchiaro. Dall’altra parte c’erano alcune delegazioni del mondo della scuola: Rete degli studenti, Associazione 29 aprile dei ricercatori, studenti dell’Acli, Udu, Fuci, Arci studenti e giovani ebrei d’Italia. Di fronte agli studenti, sedevano rappresentanti sindacali delle forze dell’ordine, Siulp, Siap, Silp Cgil, Coisp e Associazione funzionari di polizia. Pier Luigi Bersani, assente, ha però presentato l’appello: «L’Italia non può permettersi il rischio di cadere in una nuova spirale di violenza e di terrore, come è avvenuto in un passato non troppo lontano — si legge nella lettera aperta —. à ˆ necessario separare senza incertezze le legittime manifestazioni pacifiche di dissenso da coloro che invece alle manifestazioni partecipano in forma organizzata e squadristica» .
Secondo il Pd, «si deve creare una barriera invalicabile tra chi manifesta e le minoranze violente, che vanno isolate e respinte». L'appello è firmato anche da Anna Finocchiaro, la prima nel Pd a lanciare l'allarme su possibili «infiltrati», chiedendo al ministro dell'Interno di riferire in Aula: «Vogliamo sapere chi li manda, chi li paga e che vogliono». Ieri sera, però, il tema è stato solo sfiorato, con accenni alla possibilità  di infiltrazioni da parte di esponenti di destra, non tanto di agenti delle forze dell'ordine. Per Fiano, l'incontro è stato utile per ricordare che studenti e agenti non stanno su parti opposte, «anzi hanno manifestato entrambi contro il governo». E per «evitare che i ragazzi vedano i poliziotti come dei nemici». Ma è stato un incontro utile anche per «riportare al centro della discussione le motivazioni della contrarietà  al ddl Gelmini e a far sì che il tema della violenza non diventi l'unica cosa di cui si parla a proposito di questi ragazzi». Che il clima non sia buono, è evidente a tutti: «Le parole di Gasparri - dice Fiano - non sono utili, ma noi vogliamo evitare di rispondere tono a tono alle provocazioni. Vogliamo far sì che questo grande movimento di massa pacifico non venga strumentalizzato da una minoranza violenta e dalle speculazioni della destra».
Alessandro Trocino
Secondo il Pd, «si deve creare una barriera invalicabile tra chi manifesta e le minoranze violente, che vanno isolate e respinte». L'appello è firmato anche da Anna Finocchiaro, la prima nel Pd a lanciare l'allarme su possibili «infiltrati», chiedendo al ministro dell'Interno di riferire in Aula: «Vogliamo sapere chi li manda, chi li paga e che vogliono». Ieri sera, però, il tema è stato solo sfiorato, con accenni alla possibilità  di infiltrazioni da parte di esponenti di destra, non tanto di agenti delle forze dell'ordine. Per Fiano, l'incontro è stato utile per ricordare che studenti e agenti non stanno su parti opposte, «anzi hanno manifestato entrambi contro il governo». E per «evitare che i ragazzi vedano i poliziotti come dei nemici». Ma è stato un incontro utile anche per «riportare al centro della discussione le motivazioni della contrarietà  al ddl Gelmini e a far sì che il tema della violenza non diventi l'unica cosa di cui si parla a proposito di questi ragazzi». Che il clima non sia buono, è evidente a tutti: «Le parole di Gasparri - dice Fiano - non sono utili, ma noi vogliamo evitare di rispondere tono a tono alle provocazioni. Vogliamo far sì che questo grande movimento di massa pacifico non venga strumentalizzato da una minoranza violenta e dalle speculazioni della destra».
Alessandro Trocino