DAL 1° GENNAIO 2011 SALE ALL'1,5 PER CENTO IL TASSO DEGLI INTERESSI LEGALI - NON E' ILLEGALE L'ANTIAUTOVELOX (Italia Oggi) FINALMENTE E' POSSIBILE RICHIEDERE IL PASSAPORTO VIA WEB
martedì 21 dicembre 2010
Aumenta di mezzo punto il tasso degli interessi legali, che dal 1 gennaio 2011 salirà all'1,5%. Lo ha stabilito, con un decreto del 7 dicembre pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 15 dicembre, il ministero dell'Economia con cui dispone testualmente che "La misura del saggio degli interessi legali di cui all'articolo 1284 del codice civile è fissata all'1,5% in ragione d'anno, con decorrenza dal 1° gennaio 2011". Il provvedimento richiama le disposizioni della legge 662/96 che prevede la possibilità per il Ministro dell'economia e delle finanze di modificare la misura degli interessi legali in base al rendimento medio annuo lordo dei titoli di Stato di durata non superiore a 12 mesi e tenuto conto del tasso di inflazione registrato nell'anno.
OK ALL'ANTIAUTOVELOX
di Stefano Manzelli ItaliaOggi 15.12.2010.
Rispetta il codice della strada un sistema antiautovelox che non interferisce con l'attività di polizia limitandosi a comunicare dati sulle postazioni autovelox visibili al gruppo degli utenti abilitati. Lo ha chiarito il Ministero dell'interno con il parere 22 settembre 2010, divulgato dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato in data 20 ottobre 2010. La riforma stradale dell'agosto 2007 ha introdotto il divieto di produzione e commercializzazione ed uso dei dispositivi che direttamente o indirettamente segnalano la presenza e consentono la localizzazione dei dispositivi elettronici per il controllo della velocità . Si tratta in pratica del divieto di avere a bordo del veicolo sistemi elettronici in grado di interferire con i sistemi di polizia. Almeno questa è l'interpretazione che risulta dal parere dell'organo di coordinamento dei servizi di polizia stradale. Un agente municipale ha infatti evidenziato all'Autorità garante la presenza sul mercato del sistema di localizzazione Coyote. La direzione generale per la tutela del consumatore ha quindi richiesto chiarimenti al servizio di polizia stradale che si è espresso con il parere del 22 settembre scorso. Risulta al ministero, specifica la nota, “che il dispositivo non è in grado di fornire in tempo reale informazioni sull'effettuazione di servizi di controllo della velocità e quindi l'attualità del servizio di rilevamento e, pertanto, il relativo uso non è in contrasto con le disposizioni dell'art. 45 cds”. Questa interpretazione pare adeguata alle modifiche normative che sono intervenute negli ultimi anni sul tema caldo dell'autovelox. Letteralmente infatti l'art. 45 cds vieta anche i semplici segnalatori di presenza e quindi, apparentemente, mette fuori legge anche i moderni navigatori. Ma se il trend consolidato è quello di dare la massima trasparenza alle postazioni autovelox non ha più senso mantenere in vigore una disposizione così inadeguata. Ragionevolmente non resta che ridimensionare il divieto limitatamente ai dispositivi in grado di interferire con l'elettronica dei sistemi di accertamento. Questi strumenti restano sicuramente fuori legge e nel caso di loro impiego o commercializzazione scatterà la grave punizione prevista dall'art. 45 cds ovvero 743 euro di sanzione oltre al sequestro del rilevatore.
RICHIESTA DEL PASSAPORTO DIRETTAMENTE VIA WEB
Basteranno un pc e una connessione a internet per richiedere – l'accesso è attivo da ieri – il passaporto tramite il servizio online, «Agenda passaporto», totalmente gratuito e realizzato dalla Polizia di Stato in collaborazione con l'Istituto poligrafico Zecca dello Stato e il ministero degli Esteri. Registrandosi con login, password e codice fiscale, sarà possibile richiedere online il rinnovo del documento d'espatrio.
In pratica, il cittadino può farne richiesta compilando il modello direttamente sul web, registrandosi sul sito https://www.passaportonline.poliziadistato.it. Il sistema permette di scegliere il luogo (questura o commissariato), il giorno e l'ora per la consegna della documentazione e per la rilevazione delle impronte digitali necessarie per il rilascio del passaporto biometrico, obbligatorio dal maggio scorso.
Una volta conclusa l'operazione di inserimento dei dati, il programma consente sia di specificare eventuali urgenze nell'avere il documento d'espatrio sia di ottenere la ricevuta della prenotazione con l'indicazione della documentazione da presentare.
Una volta trasmessa la richiesta, il sistema provvederà a segnalare i giorni in cui è possibile prendere appuntamento con la questura per registrare impronte e firma digitale. In ogni caso, per rendere ancora più agevole la prenotazione e la navigazione del sito «passaportonline» le procedure sono accompagnate da una guida in linea.
Una volta trasmessa la richiesta, il sistema provvederà a segnalare i giorni in cui è possibile prendere appuntamento con la questura per registrare impronte e firma digitale. In ogni caso, per rendere ancora più agevole la prenotazione e la navigazione del sito «passaportonline» le procedure sono accompagnate da una guida in linea.
Prima di recarsi all'appuntamento con la questura, infatti, il cittadino che vuole un passaporto biometrico dovrà per prima cosa recarsi allo sportello postale ed effettuare un versamento di 42,50 euro, tramite bollettino di conto corrente intestato al dipartimento del tesoro del ministero dell'Economia e delle Finanze. Effettuata l'operazione, ottiene una ricevuta di pagamento. Il passo successivo è quello di acquistare in tabaccheria una marca da bollo telematica per passaporti: altri 40,29 euro. Infine, servono due foto formato tessera identiche e recenti. Questure e commissariati rilevano le impronte da 470 postazioni a disposizione. I dati vengono inseriti in un microchip con capienza di 80Kb, che è collocato nella copertina del documento.
Il microprocessore contiene anche i dati anagrafici del richiedente e la fotografia del volto. La presenza di codici criptati garantisce la riservatezza di queste informazioni.
Quanti non dispongono, ad esempio, di una connessione web, possono ottenere la prenotazione online attraverso i comuni di residenza o presso le stazioni dei carabinieri, portando con sà © un documento di riconoscimento e il codice fiscale. Anche dopo aver fissato l'appuntamento sarà possibile cambiarlo attraverso il sito, annullando quello precedente. Agenda passaporto entra così a regime dopo una fase di sperimentazione, avviata lo scorso 5 luglio, che ha coinvolto quattro questure (Milano, Savona, Trento e Verona).