CRISI: SALARI IN LINEA INFLAZIONE; 5 MLN ATTESA RINNOVO. A FINE ANNO SCADENZE CONTRATTUALI PER 2,359 MLN DI LAVORATORI - FISCO: OK CAMERA TASSAZIONE 20% CAPITAL GAIN CON SI' GOVERNO. VOTATA MOZIONE PRESENTATA DA BERSANI

giovedì 23 dicembre 2010

ANSA/ CRISI: SALARI IN LINEA INFLAZIONE; 5 MLN ATTESA RINNOVO
A FINE ANNO SCADENZE CONTRATTUALI PER 2,359 MLN DI LAVORATORI
(ANSA) - ROMA, 22 DIC - I salari a novembre riagganciano
l'inflazione, ma cresce il numero di lavoratori in attesa di
rinnovo, che raggiunge quota 5 milioni. L'Istat certifica,
infatti, un aumento delle retribuzioni contrattuali orarie
dell'1,7%, un rialzo, che seppure inferiore a confronto con le
variazioni della prima meta' del 2010, riporta comunque le buste
paga in linea con l'andamento dei prezzi al consumo. Inoltre, su
base mensile, dopo due cali consecutivi, torna il segno positivo
(+0,2%). Si allarga ancora, pero', la schiera di dipendenti con
contratto scaduto, un esercito di lavoratori che potrebbe
registrare un vero e proprio balzo a fine anno, quando scadranno
contratti per oltre 2 milioni di lavoratori.
Guardando ai diversi settori, a novembre, si sono appesantite
le buste paga di chi e' occupato nei comparti telecomunicazioni
(4,5%), militare-difesa (4,3%) e forze dell'ordine (4%). Hanno,
invece, registrato rialzi modesti e abbondantemente al di sotto
del tasso d'inflazione trasporti, servizi postali e attivita'
connesse (0,3%), scuola, ministeri e vigili del fuoco (per tutti
l'aumento e' dello 0,6%). Due, in particolare, sono stati gli
eventi che hanno inciso sul fronte stipendi e contratti a
novembre: il primo in positivo, si tratta dell'applicazione
degli aumenti tabellari per il comparto sicurezza (a cui si
aggiunge l'incremento dell'indennita' pensionabile per le forze
di polizia e le forze armate); e il secondo in negativo, e'
scaduto l'accordo della concia. E visto che non ne e' stato
rinnovato nessuno, il numero di quelli che non stanno piu' in
piedi e' salito a 42, portando la quota di chi e' in attesa al
37,9%.
Riguardo alle scadenze, dicembre si presenta come un mese
cruciale, visto che andranno in soffitta tanti accordi per un
totale pari a 2,359 milioni di dipendenti. Hanno, infatti, i
giorni contati le intese sul commercio (1,880 milioni), sul
credito (353,3 mila), sui trasporti marittimi (20,7 mila) e sul
servizi di smaltimento dei rifiuti, sia privato che municipale
(10,4 mila). Senza rinnovi a gennaio il numero di persone che
aspettano rischia cosi' di crescere ancora, andando a rinfoltire
i gia' 5 milioni di lavoratori con intese scadute, mentre
sarebbe tagliata la platea di lavoratori che godono di contratti
collettivi nazionali in vigore, pari a 8,1 milioni di persone a
novembre (62,1% degli occupati dipendenti).(ANSA).

FISCO: OK CAMERA TASSAZIONE 20% CAPITAL GAIN CON SI' GOVERNO
VOTATA MOZIONE PRESENTATA DA BERSANI
(ANSA) - ROMA, 22 DIC - Il governo da' parere favorevole alla
mozione Bersani, che e' stata approvata dall'Aula della Camera,
sulla riforma del sistema fiscale. Per evitare di essere
battuto, l'Esecutivo accetta, fra l'altro, l'impegno ad
allineare al 20% la tassazione dei redditi da capitale, ad
esclusione dei titoli di Stato, e la riduzione al 20%
dell'aliquota sul primo scaglione Irpef.
Il governo, in base alla mozione del Pd, viene impegnato: a
introdurre una consistente agevolazione fiscale per il reddito
da lavoro delle donne, soprattutto in nuclei familiari con figli
minori; all'eliminazione graduale dell'Irap sul costo del
lavoro; all'esenzione della parte di reddito reinvestita nella
propria azienda, nella propria attivitàƒà¡ professionale e nella
propria societa'; all'applicazione dell'aliquota dei 20% al
reddito ordinario percepito dal lavoratore autonomo,
dall'imprenditore individuale, dal socio in societàƒà¡ di persone e
l'assoggettamento all'irpef della parte eccedente.
Il governo viene quindi impegnato a non riproporre piu'
condoni, a riformare gli studi di settore, a ridurre le aliquote
Iva per i beni ad elevata efficienza energetica;
all'eliminazione dell'addizionale comunale all'Irpef e della
Tarsu/Tia sugli immobili ad uso residenziale, l'esclusione
dall'Ici della prima casa degli immobili locati a canone
concordato, oltre all'applicazione dell'imposta sostituiva del
20 per cento sui canoni da locazione residenziale ai soli
contratti sottoscritti successivamente alla sua entrata in
vigore, per favorire la riduzione del canone. (ANSA).



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