PAPA: PIANO SICUREZZA, A ROMA 6.430 UNITA' FORZE DELL'ORDINE - FISCO: 208 MLN DA VIDEO-GIOCHI, PIU' VINCITE IN DENARO

martedì 05 aprile 2005

 

PAPA: PIANO SICUREZZA, A ROMA 6.430 UNITA' FORZE DELL'ORDINE

5MILA PER ORDINE PUBBLICO,ALTRI PER PROTEZIONE LEADER MONDIALI

 

   (ANSA) - ROMA, 4 APR - Sono state mobilitate per la sola citta' di Roma 6.430 unita' delle forze dell'ordine che verranno ad integrare le strutture territoriali della capitale predisposte nel piano del Dipartimento della pubblica sicurezza per l'ordinato svolgimento delle cerimonie funebri e religiose per la scomparsa del Santo Padre, secondo le direttive impartite dal ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu. Un piano finalizzato a garantire la sicurezza della moltitudine di pellegrini che giungeranno nei prossimi giorni nella capitale e la massima protezione possibile delle numerosissime personalita' estere che parteciperanno alle solenni esequie, avendo al contempo cura di elevare gli standard di sicurezza generale su tutto il territorio nazionale.

   Di tale contingente di rinforzo, 5 mila unita' saranno impiegate per la gestione dell'ordine pubblico, per il rafforzamento della vigilanza degli obiettivi a rischio, mentre le rimanenti 1.430, tutti specialisti del settore, provvederanno alla protezione individuale delle delegazioni e dei capi di Stato e di Governo.

   Sono ricomprese nel dispositivo le staffette per la viabilita' con oltre 800 motociclisti, tra agenti di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, ed inoltre tiratori scelti, artificieri ed unita' cinofile.

   Oltre alle risorse indicate, un ingente numero di mezzi e' stato contemporaneamente messo a disposizione dal questore di Roma, che potra' contare sul costante supporto della Sala ordine pubblico del Dipartimento della pubblica sicurezza (attiva sulle 24 ore fin dal momento dell'annuncio della morte del Papa), presso la quale operano ufficiali dell'Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e funzionari del Corpo forestale dello Stato per i necessari raccordi con i rispettivi comandi.

   Non appena cominceranno a pervenire notizie precise sull'arrivo delle personalita' estere, il dispositivo si avvarra' anche della collaborazione dei funzionari dell'unita'

di crisi della Farnesina.

   I contatti con le autorita' della sicurezza vaticana sono assicurati invece dall'Ispettorato della pubblica sicurezza del Vaticano, diretto dal dirigente generale della Polizia di Stato, Salvatore Festa, che ha a sua disposizione un organico di 150 agenti specializzati nella collaborazione con la Gendarmeria vaticana per le attivita' di sicurezza e di tutela per le aree prospicienti la basilica di San Pietro.

  Nel piano di sicurezza, trasmesso ai prefetti e ai questori con propria direttiva dal capo della Polizia, sono ricompresse misure specifiche per la capitale soprattutto in relazione ai numerosi obiettivi religiosi, diplomatici, istituzionali e di governo.

   Costante e' il raccordo con il commissario straordinario, Guido Bertolaso, per garantire ogni necessaria sinergia con le iniziative di accoglienza e di sistemazione dei pellegrini. Insieme al commissario straordinario sono state, infatti, pianificate le misure di vigilanza e di controllo dei siti ferroviari e della viabilita' nazionale.

   Nel piano e' molto integrata l'attivita' della polizia municipale di Roma che svolge un compito insostituibile per la canalizzazione del traffico, soprattutto in occasione degli spostamenti delle personalita' straniere, le quali si muoveranno nella massima sicurezza su itinerari prestabiliti, preventivamente bonificati e presidiati dalle forze dell'ordine.(ANSA).

 

FISCO: 208 MLN DA VIDEO-GIOCHI, PIU' VINCITE IN DENARO

DA DDL COMPETITIVITA',60-70.000 ILLEGALI O IRREGOLARI SU 380.000

 

   (ANSA) - ROMA, 28 mar - Giro di vite in arrivo per pubblici esercizi, sale da gioco e casino' che utilizzano video-giochi e slot machines illegali o irregolari. A prevederlo, contando in un recupero di mancate entrate fiscali ed autorizzative pari a 208 milioni di euro nel triennio 2005-2007, e' il disegno di legge sulla competitivita' che si appresta ad affrontare l'iter parlamentare.

   Secondo quanto si legge nella Relazione tecnica del provvedimento infatti, sono circa 60-70 mila, su un 'parco macchine' composto da 380 mila unita', i video-giochi e le slot machines che funzionano illegalmente o irregolarmente. Una situazione che il Governo intende sanare attraverso un aggiornamento ''dei requisiti tecnici dei sistemi elettronici di identificazione e controllo degli apparecchi da intrattenimento''. In pratica, secondo i dati piu' aggiornati, al termine del 2004, erano legalmente autorizzati circa 140 mila apparecchi con vincite in denaro e circa 240 mila senza vincite in denaro. ''Stime AAMS - si legge nella Relazione – individuano in almeno 20-25 mila gli apparecchi che consentono vincite in denaro, operando illegalmente dal punto di vista autorizzativi ed in almeno 40-45 mila gli apparecchi senza vincite in denaro che si trovano nelle medesime condizioni di non conformita' alle autorizzazioni di legge''. Una situazione cui, il Governo, intende porre un freno e dalla regolarizzazione della quale potra' ricavare nuove entrate pari ad 8 milioni nel 2005, 100 nel 2006 e altri 100 nel 2007.

   Tre le linee che l'Esecutivo intende perseguire: contrastare le illegalita' delle 'macchinette' senza vincite in denaro, estromettendo quelle illegali; ampliare il mercato di quelle che fanno vincere soldi e incrementare i nulla osta degli apparecchi che non danno vincite in denaro.

   In termini economici - spiega ancora la Relazione tecnica del provvedimento - tale quantita' di apparecchi, se ''recuperata al gioco legale o sostituita con apparecchi legali regolarmente autorizzati e controllabili'' con le tecnologie a disposizione, ''puo' generare maggiori entrate annuali per circa 6 milioni di euro di imposta sugli intrattenimenti (apparecchi senza vincite in denaro) e circa 95 milioni di euro di prelievo erariale unico sugli apparecchi a vincita''.

   Dalla 'stretta' su video-giochi e slot machines dunque, il Governo intende incamerare 100 milioni di euro all'anno, che nel caso dell'anno in corso si riducono drasticamente a 8 ''in relazione ai tempi necessari alla realizzazione ed alla sperimentazione delle tecnologie'', ma che dovrebbero ritornare ad essere 100 anche negli anni 2008 e 2009. (ANSA).

 


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