STATALI: CGIL; DA STOP AUMENTI FINO 2013 PERSI 1600 EURO. 1.200 EURO TRA 2010 E 2012 E ALTRI 400 NEL 2013. UIL, STOP SALARI SBAGLIATO, ORA CONFRONTO INTEGRATIVO - P.A.: UGL, STATO AGITAZIONE CONTRO BLINDATURA RAPPRESENTANZA

mercoledì 29 dicembre 2010

STATALI: CGIL; DA STOP AUMENTI FINO 2013 PERSI 1600 EURO
1.200 EURO TRA 2010 E 2012 E ALTRI 400 NEL 2013
(ANSA) - ROMA, 28 DIC - Con il blocco degli stipendi pubblici
fino al 2013 deciso dalla manovra economica i lavoratori del
pubblico impiego perderanno complessivamente circa 1.600 euro di
potere d'acquisto: la stima arriva dalla Cgil che sottolinea con
il responsabile settori pubblici, Michele Gentile, come circa
1.200 euro lordi si perdano per il triennio 2010-2012 di mancato
rinnovo dei contratti mentre altri 400 euro di aumenti
complessivi mancheranno all'appello nel 2013 a causa del blocco
ulteriore previsto dalla stessa manovra. (ANSA).

STATALI: CGIL, DA STOP AUMENTI FINO 2013 PERSI 1600 EURO (2)
(ANSA) - ROMA, 28 DIC - Nel triennio 2010-2012 - spiega
Gentile - ''l'incremento degli stipendi sulla base dell'indice
dell'inflazione Ipca previsto dall'accordo interconfederale del
2009 (non firmato dalla Cgil) avrebbe dovuto essere
complessivamente del 4,2%. Poiche' ogni punto di inflazione vale
circa 20 euro si tratta a regime di 90 euro lordi che
mancheranno nello stipendio. Ipotizzando tre tranche annuali da
trenta euro in piu' al mese (quindi 400 euro l'anno compresa la
tredicesima) che non ci saranno, la perdita cumulata di potere
d'acquisto sara' almeno di 1.200 euro lordi in media. Se ci
aggiungiamo il blocco gia' previsto anche per il 2013 arriviamo
almeno a 1.600 euro. I lavoratori pubblici torneranno a vedere
aumenti in busta paga solo nel 2014''.
La Cgil sottolinea che al blocco della contrattazione
nazionale per il triennio (i contratti per circa tre milioni e
mezzo di lavoratori sono scaduti a fine 2009) si affianca lo
stop alla contrattazione integrativa e il blocco economico della
carriera. In pratica nei prossimi anni si potra' fare carriera
ma l'avanzamento sara' riconosciuto solo giuridicamente senza
nessun miglioramento dello stipendio.
Il blocco degli stipendi preoccupa anche gli altri sindacati
che pero' sottolineano come la stretta sul lavoro pubblico sia
comunque meno pesante rispetto a quanto e' accaduto negli altri
Paesi. ''In 17 paesi europei - dice il segretario generale della
Fp-Cisl Giovanni Faverin - non si sono limitati al blocco dello
stipendio in essere ma hanno deciso tagli delle retribuzioni
rilevantissimi. In Spagna e' stata del 5% mentre in Irlanda
hanno avuto tagli del 13%. E puntiamo a recuperare risorse con
la contrattazione integrativa''. ''Il blocco dei contratti e'
una ferita - precisa il segretario confederale Cisl Gianni
Baratta - ma se guardiamo al panorama europeo le decisioni degli
altri Paesi sul lavoro pubblico sono state piu' pesanti''.
La stretta nel pubblico impiego per i prossimi anni non si
limitera' al blocco degli stipendi ma riguardera' anche il turn
over. La manovra economica di questa estate prevede che fino al
2012 ci sia un limite del 20% delle entrate rispetto alle
uscite. In pratica su dieci dipendenti pubblici che escono (per
pensione o dimissioni) ne potranno entrare solo due (e con il
limite anche del 20% massimo della spesa quindi non sara'
possibile che a fronte dell'uscita di due commessi entrino due
dirigenti). Facendo un calcolo medio di uscite per l'anno di
100.000 persone (circa il 3% di tre milioni e mezzo di
dipendenti) significa che tra il 2010 e il 2012 a fronte di
300.000 uscite sara' possibile fare solo al massimo 60.000 nuove
assunzioni (poiche' vincoli piu' stringenti ci sono nei comuni,
le regioni e la sanita'). (ANSA).

ANSA/ STATALI: CGIL,CON STOP AUMENTI FINO 2013 PERSI 1600 EURO
PER DIRIGENTI CON OLTRE 90.000 EURO ANNUI TAGLIO DEL 5%
(ANSA) - ROMA, 28 DIC - (di Alessia Tagliacozzo)
Stretta in arrivo sugli stipendi dei dipendenti pubblici: con il
blocco dei contratti per il 2010-2012 e lo stop agli aumenti per
il 2013 previsto dalla manovra economica le retribuzioni dei
lavoratori del settore potrebbero perdere in media nel complesso
in quattro anni circa 1.600 euro di potere d'acquisto. La stima
e' stata fatta dalla Cgil che lancia l'allarme anche sul blocco
del turn over e sulla riduzione degli organici nei prossimi anni
di almeno 240.000 unita'. Se per i travet con stipendi inferiori
a 90.000 euro le retribuzioni rimarranno al palo (non ci saranno
aumenti legati all'inflazione ma neanche tagli) per coloro che
hanno stipendi superiori a 90.000 euro e' in arrivo per il
triennio 2011-2013 una riduzione del 5% della retribuzione oltre
quel limite (il 10% oltre i 150.000 euro).
Secondo la Cgil 1.200 euro lordi si perderanno nel triennio
2010-2012 a causa del mancato rinnovo dei contratti previsto
dalla manovra mentre altri 400 euro di aumenti complessivi
mancheranno all'appello nel 2013 a causa del blocco ulteriore
previsto dalla stessa legge. ''Nel triennio 2010-2012 - spiega
il responsabile dei lavoratori pubblici Cgil Michele Gentile -
l'incremento degli stipendi sulla base dell'indice Ipca
dell'inflazione previsto dall'accordo interconfederale del 2009
(non firmato dalla Cgil) avrebbe dovuto essere complessivamente
del 4,2%. Poiche' ogni punto di inflazione vale circa 20 euro si
tratta a regime di 90 euro lordi che mancheranno nello
stipendio. Ipotizzando tre tranche annuali da trenta euro in
piu' al mese (quindi 400 euro l'anno compresa la tredicesima)
che non ci saranno, la perdita cumulata di potere d'acquisto
sara' almeno di 1.200 euro lordi in media. Se ci aggiungiamo il
blocco gia' previsto anche per il 2013 arriviamo almeno a 1.600
euro. I lavoratori pubblici torneranno a vedere aumenti in busta
paga solo nel 2014''.
La Cgil sottolinea che al blocco della contrattazione
nazionale per il triennio (i contratti per circa tre milioni e
mezzo di lavoratori sono scaduti a fine 2009) si affianca il
blocco economico della carriera. Il blocco degli stipendi
preoccupa anche gli altri sindacati che pero' ricordano come la
stretta sul lavoro pubblico sia comunque meno pesante rispetto a
quanto accaduto negli altri Paesi. ''In 17 paesi europei - dice
il segretario generale della Fp-Cisl Giovanni Faverin - non si
sono limitati al blocco dello stipendio in essere ma hanno
deciso tagli delle retribuzioni rilevantissimi. In Spagna e'
stata del 5% mentre in Irlanda hanno avuto tagli del 13%''.
La stretta nel pubblico impiego per i prossimi anni non si
limitera' al blocco degli stipendi ma riguardera' anche il turn
over. La manovra economica di questa estate prevede che fino al
2012 ci sia un limite del 20% delle entrate rispetto alle
uscite. In pratica su dieci dipendenti pubblici che escono (per
pensione o dimissioni) ne potranno entrare solo due (e con il
limite anche del 20% massimo della spesa quindi non sara'
possibile che a fronte dell'uscita di due commessi entrino due
dirigenti). Il limite del 20% non vale per polizia e vigili del
fuoco. Facendo un calcolo medio di uscite per l'anno di 100.000
persone significa che tra il 2010 e il 2012 a fronte di 300.000
uscite sara' possibile fare solo al massimo 60.000 nuove
assunzioni (poiche' vincoli piu' stringenti ci sono nei comuni,
le regioni e la sanita'). (ANSA).

STATALI: UIL, STOP SALARI SBAGLIATO, ORA CONFRONTO INTEGRATIVO
(ANSA) - ROMA, 28 DIC - Il blocco degli stipendi dei
dipendenti pubblici e' una misura ''sbagliata'' che la Uil ''non
ha condiviso''. Il segretario confederale del sindacato Paolo
Pirani commenta cosi' lo stop agli aumenti per le retribuzioni
dei dipendenti pubblici prevista dalla manovra economica fino al
2013 e chiede che si riapra al piu' presto il confronto sulla
contrattazione integrativa.
''E' una misura che non abbiamo condiviso - spiega -
sbagliata perche' non tutela le retribuzioni dei dipendenti
pubblici e perche' non permette di legare le retribuzioni al
merito e alla produttivita'. Cosi' non si distingue tra
meritevoli e incapaci e non si migliora la qualita' della
pubblica amministrazione. Lavoreremo - conclude - perche' in
prospettiva si possano rinnovare i contratti e perche' riparta
la contrattazione di secondo livello a partire da regioni e
province''. (ANSA).

P.A.: UGL, STATO AGITAZIONE CONTRO BLINDATURA RAPPRESENTANZA
(ANSA) - ROMA, 28 DIC - ''Proclamiamo da oggi lo stato di
agitazione dei lavoratori Ugl della PA contro la decisione del
ministero della Funzione Pubblica di prorogare le rsu del
comparto, elette nel lontano 2007 e scadute il 31 novembre 2010,
con il rinvio delle elezioni per il rinnovo delle stesse, a
causa del mancato accordo tra sindacati, forse non piàƒ¹
rappresentativi, e Aran sui comparti''. Lo riferisce in una nota
la segreteria generale dell'Ugl annunciando l'esito della
riunita svolta oggi alla presenza del segretario generale,
Giovanni Centrella, del segretario confederale con delega per il
Pubblico impiego, Fulvio De Polo, e dei segretari nazionali
dell'Ugl Intesa Funzione pubblica, Paola Saraceni e Francesco
Prudenzano.
''L'Ugl Intesa Funzione pubblica, oltre allo stato di
agitazione - àƒ scritto nella nota -, àƒ pronta ad intraprendere
qualsiasi forma di protesta a partire dallo sciopero che, nel
rispetto dell'accordo sui cortei con il Prefetto di Roma,
potrebbe essere proclamato dopo il 9 gennaio 2011 fino a
ricorrere alle vie legali contro una scelta che blinda la
democrazia per circa 3 milioni di lavoratori vessati dallo Stato
sia sotto il profilo della rappresentanza sia sotto quello
economico''.
''Abbiamo atteso correttamente ma inutilmente che il
ministero certificasse almeno in termini di deleghe la crescita
di una importante sigla sindacale. A questo punto non àƒ ne'
democratico ne' tanto meno legittimo - conclude la nota -
attendere il 2013 per avere giustizia''.(ANSA).
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