ANNULLATO SIT-IN CAMPAGNA CONTRO RIFORME CODICI MILITARI - PAPA: GEN. SPECIALE, TANTI INTERVENTI PER PREZZI IMPAZZITI - IN VALTELLINA CHI SI SPOSA DEVE DENUNCIARE SPESE A FINANZA
ANNULLATO SIT-IN CAMPAGNA CONTRO RIFORME CODICI MILITARI
(ANSA) - ROMA, 6 APR - Non e' stato autorizzato per motivi di ordine pubblico (a causa della ''grande affluenza di fedeli giunti a Roma per visitare la salma del Papa'') il sit-in convocato per oggi a piazza Montecitorio dalla Campagna contro la riforma dei codici militari di pace e di guerra. Lo riferiscono, in un comunicato, gli stessi organizzatori.
Domani verra' discussa alla Camera la Delega al Governo per la revisione dei Codici Penali Militari, che la Campagna definisce ''un rozzo restyling dei codici del '41'', che non terrebbe conto ''del dettato della nostra Costituzione e delle modifiche avvenute nelle Forze Armate con l'abolizione della leva obbligatoria''.
''Da una parte - si legge nel comunicato - si ampliano i reati militari, militarizzando reati comuni e facendo diventare reati quelle che erano considerate semplici infrazioni disciplinari (per esempio la sottoscrizione di appelli). Dall'altra parte si aggira l'articolo 11 della Costituzione prevedendo l'applicazione automatica del codice di guerra a tutte le missioni all'estero''.
Secondo i promotori dell'iniziativa, in seguito alla riforma le leggi di guerra, in caso di missione di pace, verranno applicate non solo ai contingenti militari, ma anche al personale civile, giornalisti, e operatori di ONG. Con la revisione, inoltre, ''verra' punita tra l'altro l'illecita raccolta, pubblicazione e diffusione di notizie militari, affibbiando un colpo mortale alla liberta' d'informazione''. Della Campagna contro la riforma dei codici militari di guerra e di pace fanno parte, tra gli altri, Arci, art.11, Rete Lilliput, Pax Christi, Fnsi, Usigrai, Un ponte per..., Fiom, Cgil funzione pubblica, Legambiente, Prc, Bastaguerra, Associazione obiettori non violenti, Associazione per i militari democratici, Missionari comboniani. (ANSA).
PAPA: SICUREZZA; FINO A VENERDI' IMPEGNATI 3.600 FINANZIERI
(ANSA) - ROMA, 6 APR - Da domenica scorsa a venerdi' prossimo 3.600 uomini della Guardia di finanza impegnati nel dispositivo di sicurezza scattato a Roma in occasione della morte del Papa.
Il maggior numero dei finanzieri dispiegati (900) si raggiungera' naturalmente venerdi', per i funerali solenni con la partecipazione di tantissime autorita' italiane e straniere, oltre ad una folla immensa di fedeli.
Ogni giorno, fino a venerdi', ci saranno anche 150 auto e 20 autobus delle Fiamme Gialle.
Il comandante della Gdf, generale Roberto Speciale, oggi ha partecipato al briefing sulla sicurezza presieduto oggi al Viminale dal ministro dell' Interno, Giusepe Pisanu, insieme al capo della polizia, Gianni De Gennaro, al comandante dei carabinieri, generale Luciano Gottardo ed al direttore del Sisde, Mario Mori. (ANSA).
PAPA: IN CORSO CONTROLLI SUI PREZZI NEI NEGOZI S.PIETRO
DA PATTUGLIE GDF, VIGILI URBANI E POLIZIA ANNONARIA
(ANSA) - ROMA, 6 APR - Sono in corso da ieri mattina, anche a seguito di alcune segnalazioni di cittadini, controlli a tappeto da parte degli uomini della guardia di finanza, della polizia annonaria e dei vigili urbani sugli esercizi commerciali delle zone piu' interessate al flusso dei pellegrini e sui tassisti abusivi che gravitano attorno alle stazioni ferroviarie, all'aeroporto di Fiumicino e al porto di Civitavecchia.
Pattuglie delle Fiamme gialle, con anche l'intervento di agenti in borghese, stanno passando al setaccio, in accordo anche con l'amministrazione capitolina, bar, ristoranti, pizzerie per verificare eventuali aumenti esorbitanti dei prezzi di generi di prima necessita' come acqua, pane e bibite, cosi' come segnalato sia al Comune di Roma che al 117. I controlli proseguiranno senza sosta fino a sabato.(ANSA).
PAPA: CONTROLLI SU COMMERCIANTI, 10% IRREGOLARITA'
(ANSA) - ROMA, 6 APR - Le speculazioni da parte dei commercianti sui pellegrini ''ci sono ma sono contenute''. Da un primo bilancio provvisorio su circa 500 esercizi commerciali controllati, tra regolari e abusivi, effettuati ieri nella zona di san Pietro, da parte della Guardia di Finanza, della polizia annonaria e dei vigili urbani della Capitale, dopo la denuncia di alcuni cittadini, gli illeciti si sono attestati attorno al 10%. Il primo provvisorio bilancio, di una attivita' che proseguira' senza sosta fino a sabato 9 aprile, e' stato illustrato dagli assessori capitolini al commercio, Franco Cioffarelli, alla sicurezza, Liliana Ferraro e dal comandante di Roma della Guardia di finanza, col.Giuseppe Zafarana.
Tra le irregolarita' rilevate le piu' evidenti hanno riguardato l'aumento spropositato dei prezzi - un panino che normalmente costa 2 euro pagato 5 euro o una bottiglia d'acqua pagata 2,50 euro invece che 1,20 - la mancanza di una esposizione corretta del listino prezzi o la mancata emissione dello scontrino fiscale.
Ad essere passati al setaccio, oltre agli esercizi commerciali nelle zone piu' direttamente interessate al grande flusso di pellegrini, anche i tassisti abusivi che trasportano persone a tariffe esorbitanti dalla zona della stazione Termini (dieci gli irregolari scoperti) e dall'aeroporto di Fiumicino (circa una ventina gli abusivi). Da oggi, ha precisato Zafarana, i controlli verranno estesi anche al porto di Civitavecchia dove si prevede un flusso di pellegrini in arrivo.
In campo oltre a polizia annonaria e vigili urbani della Capitale, mobilitati dall'Amministrazione comunale per ''individuare e fermare qualsiasi tentativo di furbesca speculazione a danno dei pellegrini - hanno precisato Cioffarelli e la Ferraro - 250 uomini delle fiamme gialle (per un totale di 125 pattuglie aggiuntive in azione nelle zone considerate critiche). Per quanto riguarda gli aumenti indiscriminati di prezzi al dettaglio - ha precisato Zafarana - vi saranno controlli anche sui fatturati dichiarati a fine d'anno, per la mancata esposizione dei prezzi possono essere elevate anche multe da 500 a 3000 euro.
Cioffarelli si e' detto comunque convinto della ''serieta' dei commercianti romani'' ai quali ha rinnovato la sua fiducia. Cio' non toglie, ha aggiunto Ferraro, che ''chi attuera' ignobili speculazioni verra' punito severamente''. (ANSA).
PAPA: GDF CONTRO CARO PREZZI, SANZIONI A TAXI E COMMERCIANTI
UNA SETTANTINA LE VIOLAZIONI RISCONTRATE
(ANSA) - ROMA, 7 APR - In una Roma invasa in questi giorni dai pellegrini, aumenti ingiustificati dei prezzi sono stati riscontrati dalla Guardia di Finanza che e' intervenuta nei confronti di tassisti abusivi e dei commercianti di generi alimentari, di oggettistica sacra e di souvenir. Una settantina, complessivamente, le violazioni riscontrate.
In particolare, per quanto riguarda i tassisti abusivi, controlli sono stati compiuti presso la stazione Termini e l'aeroporto di Fiumicino, estesi poi alle principali stazioni ferroviarie di afflusso dei fedeli (Ostiense e Tiburtina), all'aeroporto di Ciampino e al porto di Civitavecchia. Trenta gli abusivi individuati.
Per quanto riguarda invece i commercianti, le zone maggiormente presidiate dalle Fiamme gialle sono state quella del Vaticano e dei quartieri limitrofi, il centro storico e il percorso seguito dai pellegrini per raggiungere la basilica di San Pietro: 468 gli esercizi commerciali controllati finora e 41 le violazioni riscontrate.
Sono 125 le pattuglie della Guardia di Finanza mobilitate e che opereranno anche nei prossimi giorni, fino a domenica. (ANSA).
PAPA: GEN. SPECIALE, TANTI INTERVENTI PER PREZZI IMPAZZITI
(ANSA) - ROMA, 8 APR - Grande impegno da parte della Guardia di finanza contro il rincaro dei prezzi ai danni dei pellegrini che in questi giorni hanno voluto rendere omaggio a Giovanni Paolo II a Roma. Lo ha detto il comandante della Guardia di finanza, generale Roberto Speciale, intervenendo nella trasmissione 'Porta a porta'.
''Oltre a impegnarci sul fronte della sicurezza - ha spiegato il generale Speciale - abbiamo avuto un ruolo straordinario per quanto riguarda il controllo dei prezzi, che stavano quasi per impazzire''. Basti pensare, ha aggiunto, ''che abbiamo dovuto dispiegare 425 pattuglie, che hanno eseguito oltre 3.000 interventi facendo oltre il 10% di contravvenzioni. Insomma, parecchia gente ci ha provato''. (ANSA).
IN VALTELLINA CHI SI SPOSA DEVE DENUNCIARE SPESE A FINANZA
(ANSA) - SONDRIO, 8 APR - In Valtellina chi va all'altare deve denunciare alla Finanza tutte le spese sostenute per le nozze. L'iniziativa delle ''Fiamme Gialle'', guidate dal tenente colonnello Francesco Maria Pavese, di inviare un questionario alle nuove coppie per sapere, ad esempio, dove hanno prenotato il banchetto nuziale, dove gli abiti del matrimonio e dove il viaggio, sta sollevando una ondata di proteste.
''La finanza - dichiara una giovane coppia di Morbegno - dimostra di sapere con precisione la data del nostro matrimonio. Lo scrive nel questionario che ci ha spedito. Commette una chiara violazione della privacy, per cui ci siamo rivolti allo studio dell'avvocato Giuseppe Romualdi di Sondrio per essere tutelati. Per quale ragione dovrei rivelare il nome del ristorante di Varenna, sul lago di Como, scelto per festeggiare con amici e parenti?''.
Nel test recapitato a decine e decine di neo sposi e di futuri mariti e mogli, la Compagnia della Guardia di Finanza di Sondrio avverte che in caso di mancata compilazione o della trasmissione di dati non veritieri saranno comminate pesanti sanzioni pecuniarie.
''L'iniziativa - spiegano dalla caserma della GdF, difendendosi dalle critiche - e' stata assunta proprio a salvaguardia delle nuove famiglie, nell'ambito di una precisa
azione di contrasto contro il carovita innescato dall'introduzione dell'euro. Con l'auspicata collaborazione dei novelli sposi puntiamo a monitorare l'attivita' commerciale per controllare ed eventualmente punire casi di aumenti indiscriminati dei prezzi''.
Il questionario anti-evasione deve essere compilato e consegnato a mano in caserma, o via posta, entro 15 giorni da quando e' stato ricevuto. (ANSA).
FISCO: SPESE MATRIMONI; GDF SONDRIO, CONTRASTO A EVASIONE
(ANSA) - SONDRIO, 8 APR - La Guardia di Finanza di Sondrio, sull'invio dei 'questionari per la raccolta di dati e notizie fiscalmente rilevanti' collegati ai matrimoni celebrati nella provincia, specifica, in un suo comunicato a firma del comandante, il ten.col.Francesco Maria Pavese, che ''tale attivita' di servizio e' rivolta al contrasto dell'evasione fiscale''.
''La modalita' operativa prescelta per perseguire tale fine - spiega la Gdf - e' quella dell'invio di 'questionari per la raccolta di dati fiscalmente rilevanti', legittimata dalla normativa in vigore nei settori delle imposte sui redditi e dell'imposta sul valore aggiunto'' e, a parere del Comando del capoluogo valtellinese, ''tra quelle attualmente utilizzabili, rappresenta una scelta che tende ad incidere nel modo piu' discreto possibile sulla sfera privata dei contribuenti, contemperando le loro esigenze di tutela della privacy con il prevalente interesse dello Stato alla riscossione dei tributi''.
La Gdf spiega anche che ''le sanzioni richiamate nei questionari inviati sono quelle previste della vigente normativa tributaria per chi fornisce al fisco notizie incomplete o non veritiere. In via mediata, inoltre, l'attivita' di servizio in corso ha una sua specifica valenza anche nell'ambito dei compiti di 'rilevamento dei prezzi al consumo' che l'Autorita' politica ha ritenuto di affidare al Corpo''.(ANSA).
FISCO: FA DISCUTERE QUESTIONARIO A SPOSI SU SPESE NOZZE/ANSA
COPPIE SI RIVOLGONO A LEGALE; GDF, CONTRASTO A EVASIONE FISCALE
(ANSA) - SONDRIO, 8 QAPR - Nella patria di Ezio Vanoni, il 'padre' della denuncia dei redditi, fa discutere il questionario che la Guardia di Finanza, in Valtellina e Valchiavenna, ha spedito a decine e decine di sposini per conoscere le spese che hanno sostenuto per le nozze. Nel test, in otto punti, le 'fiamme gialle' chiedono alle nuove coppie che venga quantificata la spesa mediamente sostenuta per l' organizzazione del giorno di festa e dei momenti successivi, ma punta anche a individuare i contribuenti con i quali sono stati intrattenuti i rapporti commerciali.
Il questionario, che ha suscitato piu' di una perplessita', chiede ai novelli sposi che vengano indicati il ristorante dove si e' tenuto il banchetto nuziale; la gioielleria che ha venduto le fedi; il fiorista che si e' occupato degli addobbi floreali; il nominativo di chi ha assicurato il servizio fotografico; le generalita' del musicista o cantante che ha intrattenuto gli invitati durante la cerimonia; il negozio scelto per la lista nozze; il negozio di abbigliamento o la sartoria che ha venduto gli abiti del matrimonio; infine, l' agenzia viaggi presso la quale e' stato prenotato il viaggio di nozze.
''La finanza - dichiarano Sabrina e Maurizio, una giovane coppia di Morbegno - dimostra di sapere con precisione la data del nostro matrimonio. Lo scrive nel questionario che ci ha inviato a casa. Commette una chiara violazione della privacy, per cui ci siamo rivolti allo studio dell' avvocato Giuseppe Romualdi di Sondrio per essere tutelati e valutare la possibilita' di intraprendere azioni a salvaguardia della nostra riservatezza. Per quale ragione dovremmo rivelare il nome del ristorante di Varenna, sul lago di Como, scelto per festeggiare con amici e parenti? Non ci stiamo a ricoprire il ruolo di delatori''.
''Ci sono state piu' persone che si sono rivolte al mio studio - si limita a confermare l' avvocato Romualdi – tutte destinatarie del questionario. Sono vincolato al segreto professionale, per cui non rivelero' il numero esatto e il tipo di iniziative intraprese a favore dei miei clienti, molto indignati per questo tipo di richieste''. Ma la Guardia di
Finanza, alla luce del fatto che la pubblicazione della data di matrimonio e' obbligatoria agli Albi comunali, non ritiene che tali atti siano vincolati al segreto, bensi' informazioni pubbliche.
''In questi giorni - sottolinea Giulio Salvi, titolare dell' hotel-ristorante Bellevue di Cosio Valtellino - sono numerosi i giovani e non che nei mesi scorsi hanno fatto banchetto nel mio ristorante, che chiedono informazioni perche' non ricordano piu' quanto hanno pagato. Il lavoro, nel mio caso, e' semplice perche' con la data precisa del matrimonio posso rapidamente risalire alla loro ricevuta fiscale, che sempre viene rilasciata dal personale in servizio alla cassa, e quindi comunicare l'importo esatto della spesa. Ma penso ad altre categorie, come i mobilieri dove e' piu' complesso perche' gli acquisti degli arredi vengono solitamente effettuati a piu' riprese''.
La Guardia di Finanza di Sondrio, in un suo comunicato a firma del comandante, il tenente colonnello Francesco Maria Pavese, specifica che ''tale attivita' di servizio e' rivolta al contrasto dell' evasione fiscale''.
''La modalita' operativa prescelta per perseguire tale fine - spiega la GdF - e' quella dell' invio di questionari per la raccolta di dati fiscali, legittimata dalla normativa in vigore nei settori delle imposte sui redditi e dell' imposta sul valore aggiunto'' e, a parere del Comando del capoluogo valtellinese, ''tra quelle attualmente utilizzabili rappresenta una scelta che tende a incidere nel modo piu' discreto possibile sulla sfera
privata dei contribuenti, contemperando le loro esigenze di tutela della privacy con il prevalente interesse dello Stato alla riscossione dei tributi''.
La Guardia di Finanza aggiunge inoltre che ''le sanzioni richiamate nei questionari inviati sono quelle previste dalla vigente normativa tributaria per chi fornisce al Fisco notizie incomplete o non veritiere. In via mediata, inoltre, l' attivita' di servizio in corso ha una sua specifica valenza, anche nell' ambito dei compiti di 'rilevamento dei prezzi al consumo' che l' autorita' politica ha ritenuto di affidare al Corpo''. (ANSA).