LA RUSSA, GASPARRI E BERLUSCONI: I VERI RIBALTONISTI CHE HANNO INGANNATO IL PERSONALE DEL COMPARTO SICUREZZA E DIFESA - di Rosolino Celiaco
giovedì 06 gennaio 2011
In democrazia, per fortuna, il dissenso è un Lecito strumento per manifestare disaccordo nei confronti dell’azione di chi governa. Le Forze dell’ordine, per vocazione e struttura, non possono e non devono appartenere ad uno schieramento politico. Tuttavia, ciò non significa che i loro appartenenti debbano essere privati di talune libertà fondamentali previste dalla nostra Carta costituzionale così come fu concepita dai Padri fondatori.
Manifestare liberamente il proprio pensiero è un diritto gelosamente tutelato dalla Costituzione, ciò va rimarcato caso mai qualche illuminato ministro cerchi di cogliere eventuali defaillance, che non esistono, nei più reconditi significati delle locuzioni costituzionali e crei delle faziose elucubrazioni per far punire qualche militare e tappargli così la bocca.
Nelle società che hanno raggiunto un alto livello di civilizzazione, il dissenso, espresso in forma pacifica e razionale, rappresenta un prezioso strumento di democrazia che deve essere addirittura incoraggiato per dare la possibilità a talune categorie e gruppi sociali che si sentono poco rappresentati dalla classe politica, o comunque poco partecipi dei processi decisionali, di esprimere, seppure in forma critica, il proprio parere, portando così le loro istanze all'attenzione della pubblica opinione e di chi governa.
Bisogna perciò fare chiarezza e smascherare le intenzioni di chi distorce la realtà e illude l’elettore. Basta promesse, bugie e falsi spot. Diffondere la verità e dissociarsi dai modus operandi, arroganti e privi di rispetto, adottati in particolare dall’attuale governo.
Berlusconi, ancora oggi, a gran voce, afferma che gli italiani lo vogliono saldamente al potere e grida allarmi rivolti ad un'opposizione ribaltonista ad una magistratura sovvertita, comunista e devastatrice della democrazia. Vede complotti dappertutto perfino nel cofondatore del suo partito dopo che questi ha osato dissentire. Dimentica, però, o fa finta di non sapere, che una parte degli italiani che l’hanno votato lo vorrebbero subito a casa. Dimentica di aver tradito le aspettative di molti elettori che avevano posto in lui la loro fiducia. Egoisticamente continua ad affermare che c’è bisogno di lui, che è indispensabile, che è la medicina per tutti i mali del paese, che le persone che hanno dissentito sono dei traditori, dei ribaltonisti. Dovrebbe invece ravvedersi del tradimento perpetrato verso una parte dell’elettorato, ovvero del Comparto sicurezza e difesa e dichiararsi lui stesso ribaltonista rispetto agli impegni assunti.
Se egli ancora sostiene di essere la medicina giusta, bisogna prendere atto che è solo un suo pensiero e che in un mondo libero ognuno sceglie la cura dei propri mali. Analizzando poi i fatti politici più a fondo, questo presidente, in più di sedici anni di presenza sulla scena politica italiana e parecchi anni di governo, è stato capace di risolvere solo i mali delle sue aziende, mentre al paese non ha curato neanche un raffreddore.
Continuando in questa triste analisi, bisogna porre una nota dolente sulla totale mancanza di sobrietà di alcuni politici di questo governo. In particolare, il ministro della Difesa Ignazio La Russa e il senatore Maurizio Gasparri, presidente del gruppo parlamentare a Palazzo Madama del Popolo della Libertà , meritano un occhio di riguardo e meritano di essere seguiti con attenzione nelle loro sortite pubbliche. Hanno fatto man bassa di voti nelle fila delle Forze armate e dell’ordine, quindi è giusto che questa categoria segua bene l’impegno che sanno mettere in campo, traendone le conseguenze.
La Russa il 14 dicembre scorso - notizia Ansa - riferendosi agli scontri di Roma in occasione del voto di fiducia al governo, dove un appartenente alla Guardia di Finanza è stato quasi linciato dai manifestanti, con poliziotti e carabinieri feriti ed un egregio lavoro portato a termine dalle Forze dell’ordine, la cui professionalità ha permesso di evitare il peggio, ebbene il ministro La Russa ha dichiarato: <<E' in momenti come questi che è chiaro a tutti che le Forze dell'ordine fanno un lavoro diverso. Per questo dobbiamo ricordarci della loro specificità . E lo dico in primo luogo a me stesso>>. <<Sono venuto qui - ha continuato - per portare solidarietà alle Forze dell'ordine. E ce ne dobbiamo ricordare tutti, maggioranza e opposizione, ministri e parlamentari, quando discutiamo nella specificità dei servitori dello Stato in divisa. Perchà © quando si parla in Aula della Camera o del Senato è solo teoria, ma quando si vede il tipo di lavoro che devono fare allora si capisce che quando chiediamo risorse e specificità non chiediamo cose insensate o per motivi elettorali, perchà © questa è la realtà , perchà © il loro è un lavoro effettivamente diverso>>.
All’affermazione del giornalista: <<Però la finanziaria ha tagliato i fondi destinati al comparto>>, il ministro ha risposto: <<E, infatti, lo dico in primo luogo a me stesso>>.
All’affermazione del giornalista: <<Però la finanziaria ha tagliato i fondi destinati al comparto>>, il ministro ha risposto: <<E, infatti, lo dico in primo luogo a me stesso>>.
Il successivo 2 gennaio, cioè solo quattro giorni fa, l’onorevole Gasparri sul sito del PDL così ha dichiarato: <<Senza le Forze armate non sarebbe possibile il contrasto al terrorismo internazionale. Ma nemmeno l’emergenza rifiuti, causata dal comune di Napoli, sarebbe stata affrontata. (…) Ha fatto bene La Russa a mettere in risalto la dedizione a 360 gradi degli italiani in divisa e sosterremo in Parlamento le richieste per i fondi da dedicare alla specificità delle Forze armate e delle Forze dell’ordine. Senza di loro non esisterebbe l’Italia.>>
Bugie, affermazioni lontane dalle azioni, spot. Lo si può sostenere senza ormai più alcun dubbio, in quanto i fatti lo confermano. Costoro non hanno fatto nulla, hanno solo proferito bugie ed ambiguità . Al ministro La Russa, visto che è solo capace di parlare a sà © stesso e non trova il coraggio di impegnarsi e difendere nelle sedi opportune quegli operatori che costantemente osanna ma per i quali non è disposto a cedere o sacrificare alcunchà ©, e men che meno la sua poltrona, si suggerisce di rassegnare le dimissioni. Riguardo all’onorevole Gasparri sarebbe cosa sensata se si dissociasse dalla rovinosa linea osannatrice priva di fatti concreti del ministro La Russa e si prodigasse in qualche pratica azione meritevole di apprezzamento per contrastare i feroci tagli al comparto.
Cari amici, questi sono i soggetti che avete scelto per difendere i vostri interessi, imparate a conoscere la loro vera anima. La loro presunzione di poter eclissare con le parole ciò che non fanno in concreto, sono delle offese all’intelligenza altrui. La presunzione di poter ammaliare con chiacchiere in “politichese”, perchà © di chiacchiere si tratta, e poi agire in modo diametralmente opposto, è semplicemente arroganza. Nel 2011 i danni per il personale del Comparto sicurezza e difesa saranno pesanti se non verranno rispettati gli impegni assunti. Questo governo si era solennemente impegnato ad intervenire per sanare le sperequazioni del DL 78/2010 tramite un emendamento in finanziaria. Emendamento presentato dalla stessa maggioranza che, come tutti sanno, è stato ritirato all’ultimo minuto, a sorpresa ed in modo beffardo, come a voler dire “ti faccio sentire quello che vuoi ascoltare ma poi faccio come mi pare”. Il decreto milleproroghe, poteva rilevarsi uno strumento buono ed un’ultima spiaggia per sanare la situazione, invece si è rilevato ancora una volta uno strumento legislativo utile per infiltrare molti provvedimenti clientelari che nulla hanno di urgente o di necessario. Tra questi l’orrendo provvedimento per un’altra proroga, la seconda consecutiva, delle rappresentanze militar: un fatto disgustoso, che sposterà al 31 dicembre 2011 il termine dell'attuale mandato. Anche questa volta il messaggio è di cattivo gusto ed antidemocratico anche se si pensa che, alle raccomandazioni dell’Unione Europea di fornire strumenti democratici ai cittadini militari, l’Italia ha risposto che i cittadini militari italiani erano già in possesso di tale strumento individuandolo negli organismi della rappresentanza militare. Secondo questo governo e il ministro La Russa, quindi, la democrazia si estrinseca annullando le elezioni e prorogando i mandati.
Questi signori hanno asserito nel loro programma di governo di voler dare un “AUMENTO PROGRESSIVO DELLE RISORSE PER LA SICUREZZA”, mentre hanno operato i tagli più feroci che il Comparto abbia mai conosciuto. Nel 2011 si manifesteranno disuguaglianze, ingiustizie e le assurdità più miserevoli tra le Forze di polizia e le Forze armate, il settore che paga un tributo altissimo in termini di rischi personali e fisici. Non dimentichiamo che al Comparto, dopo aver tolto le pensioni e aver negato la previdenza complementare, viene di fatto negata anche la specificità con una finanziaria mortificante i cui effetti tutti conoscono. Dal 2011 due parigrado con stesse attribuzioni si troveranno a percepire stipendi diversi a causa dei mancati aumenti previsti dal DL 78, per gli assegni di funzione non corrisposti e altre ingiustizie. Tutto questo si aggiunge al già penoso blocco dei contratti per il triennio 2011-2013. L’indecenza della bugia deve essere conosciuta ad ogni livello e in ogni sua forma, in modo che gli elettori possano esprimere il loro giudizio nel momento della chiamata alle urne.
ROSOLINO CELIACO
ROSOLINO CELIACO