SICUREZZA: VENEZIA: SIULP, 'VOLANTI' ROTTE POLIZIOTTI A PIEDI - POLIZIA: CGIL DENUNCIA STATO FATISCENTE DELL'UFFICIO VOLANTI - AFGHANISTAN: GENERALE ANGIONI, GRAVI PAROLE DI LA RUSSA. MINISTRO SI GIUDICA NON DA MIMETICA, MA DA PAROLE E AZIONI

domenica 09 gennaio 2011

SICUREZZA: VENEZIA: SIULP,'VOLANTI' ROTTE POLIZIOTTI A PIEDI

(ANSA) - VENEZIA, 8 GEN - Sono costretti ad andare anche a
piedi i poliziotti delle ''volanti'' della Questura di Venezia a
causa dei mezzi, auto e motoscafi, guasti o non idonei all'uso.
E' la denuncia che lancia il Siulp che segnala come da una
decina d'anni non vengono effettuate nuove forniture per il
personale che va dalle semplici uniformi alle dotazioni per i
mezzi.
Secondo il Siulp i mezzi delle ''volanti'' da due sono
passati ad uno per quanto riguarda i motoscafi per pattugliare
il centro storico di Venezia; mentre, per la terraferma, da
cinque vetture si e' passati a tre. A volte - rileva il
sindacato di polizia - i mezzi in dotazione non sono funzionanti
e cosi' gli agenti sono costretti, specie nel centro storico, ad
andare a piedi. Sul fronte divise, mancando le forniture,
denuncia il Siulp, gli agenti sono costretti a farsi prestare
parti delle divise dai colleghi o ad acquistarle a proprie
spese. (ANSA).

POLIZIA: CGIL DENUNCIA STATO FATISCENTE DELL'UFFICIO VOLANTI
Locali sporchi, insicuri, umidi, con estintori come fermaporta
(ANSA) - TORINO, 8 GEN - Muri scrostati, rifiuti nel retro,
pavimenti rotti, umidita' alle pareti, tavoli e mobilia di
scarto accatastata, estintori usati come fermaporte, spogliatoi
maleodoranti, stanze buie, perdite di acqua ovunque, materiali
isolanti pendenti dal soffitto e molto altro: e' lo stato,
secondo una denuncia della Cgil Polizia, dei locali ad uso dell'
Ufficio di Prevenzione Generale, ovvero delle Volanti.
Un ganglio dell'attivita' della polizia sul territorio,
considerato invece, secondo il sindacato, come l'ultima ruota
del carro.
Uffici soprannominati dagli stessi agenti della Questura di
Torino, ''Beirut'', proprio per il loro degrado. Un nome
improprio secondo una nota sindacale ''perche' - si legge - la
capitale del Libano e' oggi risorta dalle macerie della guerra.
Beirut e' diventata una citta' ricca di fascino, scintillante di
notte e amata dai giovani, l'ufficio Volanti di Torino e' invece
terra di nessuno''. Il sindacato ha reso noto di intendere
denunciare la situazione ai massimi livelli perche' si trovi al
piu' presto una soluzione.(ANSA).

AFGHANISTAN: GENERALE ANGIONI, GRAVI PAROLE DI LA RUSSA
MINISTRO SI GIUDICA NON DA MIMETICA, MA DA PAROLE E AZIONI
   (ANSA) - ROMA, 8 GEN - ''Quel che ha fatto il ministro
Ignazio La Russa non sta ne' in cielo, ne' in terra. Qui abbiamo
perso la bussola, il senso dello Stato''. Lo dice in
un'intervista al Manifesto il generale ed ex parlamentare Franco
Angioni a proposito delle polemiche seguite alla morte in
Afghanistan dell'alpino Matteo Miotto.
   ''In situazioni come quella - afferma - le notizie arrivano
un po' alla volta e un po' alla volta vanno verificate,
confermate, spogliate dall'emozione. La comunicazione di tutti i
passaggi ci fu e fu chiara, ma se il ministro ritiene che
qualcuno gli abbia mentito, delle due l'una: se e' vero si
solleva immediatamente il capo di Stato maggiore della Difesa.
Se invece non e' cosi' la sua e' stata una vera e propria uscita
fuori campo''.
   ''Un ministro della Difesa - aggiunge - non e' un buon
ministro perche' mette la divisa'': i soldati ''giudicano per
quel che dice e fa''.(ANSA).

 


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