RUBY: POLEMICHE MODALITA' INDAGINI; DIRETTE DA PM,SVOLTE DA PG - SICUREZZA STRADALE: GIOVANARDI, VITA UMANA VALE CONFISCA AUTO - FISCO: RIFORMA; A STUDIO MODELLO ECONOMETRICO PER EVASIONE. LA STAMPA, 50MILA FAMIGLIE DEVONO RENDERE BONUS POVERI

giovedì 20 gennaio 2011

RUBY:POLEMICHE MODALITA'INDAGINI;DIRETTE DA PM,SVOLTE DA PG
(ANSA) - ROMA, 19 GEN - E' polemica sulle modalita' delle
indagini e delle perquisizioni disposte dalla Procura di Milano
sulla vicenda Ruby. E' stata messa in atto una operazione degna
delle operazioni contro la ''mafia e la camorra'', ha detto il
Premier nel suo ultimo video messaggio. Le ragazze coinvolte, ha
aggiunto Berlusconi, sono state ''trattate come criminali in una
pericolosa operazione antimafia''. E prima ancora i deputati del
Pdl avevano parlato di ''violazioni della legge messe in atto
dalla Boccassini e da alcuni esponenti delle Forze
dell'Ordine''.
Secondo quanto risulta dagli atti dell'indagine, sono stati
gli uomini delle sezioni di polizia giudiziaria, alla diretta
dipendenza dei pm della procura milanese, a svolgere gli
accertamenti. E' il codice di procedura penale a fissare, con
gli articoli 56, 58 e 59, i compiti, le disponibilita' e la
subordinazione delle Sezioni di Polizia Giudiziaria che sono
istituite presso ogni procura della Repubblica.
A differenza infatti dei servizi di Polizia Giudiziaria
previsti dalla legge che sono incardinati nei diversi uffici
centrali e periferici di Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri,
Guardia di Finanza ecc. e che prendono i nomi piu' conosciuti di
S.C.O., ROS, Squadra Mobile, DIGOS, Reparti Investigativi ecc,
le sezioni di Polizia Giudiziaria presso le procure sono
composte da personale delle diverse forze di Polizia e dipendono
direttamente dai magistrati che dirigono gli uffici presso i
quali sono istituite.
Gli ufficiali e gli agenti di queste sezioni sono tenuti ad
eseguire i compiti ad essi affidati e non possono essere
distolti da tale attivita' se non per disposizione del
magistrato dal quale dipendono. (ANSA).

SICUREZZA STRADALE: GIOVANARDI, VITA UMANA VALE CONFISCA AUTO
RISPOSTA A PROVINCIA BOLZANO CHE GIUDICA MISURA 'ECCESSIVA'
(ANSA) - ROMA, 19 GEN - "Grazie all'inasprimento delle
sanzioni per chi commette infrazioni al codice della strada si
e' drasticamente ridotto, negli ultimi anni, il numero dei morti
negli incidenti stradali, passati da 7.000 a 4.000 all'anno. E'
il risultato migliore di tutta l'Unione europea": Carlo
Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio,
commenta cosi' una delibera recentemente approvata dal Consiglio
provinciale di Bolzano che definisce "eccessiva" la confisca
dell'auto a chi guida sotto l'effetto di alcol o droga e chiede
al Governo di modificare la norma.
Decine di migliaia di vite umane - dice Giovanardi - valgono
anche una confisca. Che comunque e' prevista solo nei casi piu'
gravi. Si possono anche ritoccare le norme, ma io credo che
sapere che c'e' il rischio della confisca dell'automobile fa da
deterrente".
La provincia di Bolzano, nella delibera, invitava il Governo a
sopprimere la norma che prevede la confisca e la conseguenze
messa all'asta delle auto in caso di superamento del limite
legale di alcolemia:''un provvedimento che va oltre cio' che e'
socialmente sostenibile''. ''In Alto Adige - si ricordava nella
delibera - nell'arco di un anno sono state confiscate circa 500
automobili. Oggetto della misura sono spesso giovani che avendo
comprato la macchina a rate rischiano di finire sul lastrico. Lo
Stato prende loro la macchina e li lascia con una montagna di
debiti. Se i genitori non pagano i danni, questi giovani devono
penare finanziariamente per molti anni prima di rimettersi in
sesto''. ''Un provvedimento di questo genere - concludeva la
delibera - e' tutt'altro che ragionevole, e' privo di intenzioni
educative ovvero non sortisce alcun effetto in questa
direzione''. (ANSA).

FISCO: RIFORMA; A STUDIO MODELLO ECONOMETRICO PER EVASIONE
(ANSA) - ROMA, 19 GEN - L'evasione fiscale e' uno dei
problemi principali della nostra economia ma di fatto non esiste
una stima ufficiale della stessa. Per questo si deve pensare ad
''un modello unico, matematico, econometrico'' per misurare il
valore dell'evasione. E' quanto emerso oggi al tavolo sulla
riforma fiscale - secondo quanto di apprende da fonti presenti
all'incontro - guidato dal presidente dell'Istat Enrico
Giovannini. Proprio l'istituto di statistica stima infatti
l'economia sommersa che pero' non coincide con l'evasione
fiscale.
Durante la riunione e' stata affrontata anche la partita
degli studi di settore. E' stato evidenziato come dal '99 al
2008 i ricavi delle imprese sottoposte agli studi siano
cresciuti del 120% mentre per le imprese fuori studi sono
cresciute del 30%. La So.Se, la Soceta' per gli studi di
settore, avrebbe comunque annunciato, sempre secondo quanto si
apprende, miglioramenti per lo strumento che misura il fisco di
autonomi e artigiani.(ANSA).

FISCO:LA STAMPA, 50MILA FAMIGLIE DEVONO RENDERE BONUS POVERI
(ANSA) - ROMA, 19 GEN - Cinquantamila contribuenti dovranno
restituire il bonus poverta' che era stato erogato loro dal
Governo Prodi nel 2007. E' quanto scrive oggi 'La Stampa'
precisando che a deciderlo e' stata l'Agenzia delle Entrate,
avendo riscontrato degli errori in merito alle persone che
avevano percepito il bonus stesso.
Nell'autunno 2007 si decise di destinare un'erogazione di 150
euro a tutti coloro che l'Inps definisce i cosiddetti
''incapienti'', ovvero chi guadagnava meno di 50.000 euro
l'anno, con imposta netta pari a zero. A distanza di tre anni
pero' l'Agenzia delle Entrate ha scoperto un errore e cioe' che
il bonus automatico fu riconosciuto dall'Inps sulla base di
liste vecchie di anni e dunque, in molti casi, a persone che non
ne avevano diritto, e tra queste a evasori e contribuenti
diventati ricchi da anni.
Di fronte alle proteste per le lettere con la richiesta di
restituzione del bonus inviate all'inizio dell'anno, l'Agenzia
delle Entrate ha deciso alcune concessioni. A chi e' pensionato,
per aver ricevuto il bonus incolpevolmente, non e' dovuta alcuna
sanzione e dovra' quindi restituire i soli 150 euro. Ai
dipendenti e agli autonomi che invece avevano colpevolmente
confermato il diritto al bonus nella dichiarazione dei redditi,
la cifra dovra' essere restituita con interessi e sanzioni e
ammontera' dunque a 192,90 euro. (ANSA).


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