FERMA (E COMPLETAMENTE CONDIVISIBILE) POSIZIONE DEL P.D. IN COMMISSIONE DIFESA DEL SENATO: "SIAMO CONTRARI A UN'ULTERIORE PROROGA DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE, CHE AVREBBE CONSEGUENZE ESTREMAMENTE NEGATIVE SULLA CREDIBILITA' DELL'ISTITUTO"
venerdì 21 gennaio 2011
FERMA (E COMPLETAMENTE CONDIVISIBILE) POSIZIONE DEL P.D. IN COMMISSIONE DIFESA DEL SENATO: "SIAMO CONTRARI A UN'ULTERIORE PROROGA DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE, CHE AVREBBE CONSEGUENZE ESTREMAMENTE NEGATIVE SULLA CREDIBILITA' DELL'ISTITUTO"
Il 19 gennaio la Commissione Difesa del Senato ha esaminato il decreto milleproroghe per esprimere il parere di competenza; tra le norme contenute nel provvedimento, anche l’ulteriore proroga della rappresentanza militare.
Per quanto riguarda tale previsione, il relatore della maggioranza, Sen. Ramponi (PDL), ha chiesto di definire meglio tale proroga in quanto il mandato degli organismi è già  stato prolungato di oltre un anno, sino al 30 luglio 2010.
Dall’opposizione il Sen. Pegorer (PD) si è invece espresso contro detta proroga: si tratta quindi di un’inversione di rotta del PD rispetto la proroga concessa nel 2009 e che ebbe anche il voto favorevole dei Senatori democratici.
Perplessità  sono state avanzate anche dal rappresentante della Lega Nord, Sen. Torri.
Perplessità  sono state avanzate anche dal rappresentante della Lega Nord, Sen. Torri.
La maggioranza di Governo ha comunque approvato il parere favorevole proposto dal Sen.Ramponi che invita le Commissioni competenti (1^ e 5^) riunite a meglio definire la proroga, indicata per il 31 marzo 2011, dal momento che gli organismi interessati sono già  prorogati al 30 luglio 2011; il parere così espresso potrebbe essere preso a pretesto per prolungare ulteriormente il termine di scadenza dell’attuale mandato, anche oltre il 2011.
E’ stato di conseguenza respinto il parere contrario dell’opposizione, proposto dal PD in quanto gli organismi in carica hanno già  fruito di una proroga che non è stata utilmente utilizzata.
Il Decreto Legge passerà  ora all’esame delle Commissioni competenti per gli eventuali emendamenti e, quindi, all’Aula del Senato
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Legislatura 16º - 4ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 176 del 19/01/2011
(2518) Conversione in legge del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative e di interventi urgenti in materia tributaria e di sostegno alle imprese e alle famiglie
(Parere alle Commissioni 1a e 5a riunite. Esame. Parere favorevole con osservazioni)
Introduce l'esame il relatore RAMPONI (PdL), dando innanzitutto conto dei profili di competenza della Commissione sul decreto-legge per quanto attiene alle proroghe non onerose. Vengono infatti prorogati la validità  delle graduatorie di concorsi pubblici ed assunzioni (che investe anche il comparto sicurezza), il mandato dei delegati nei consigli della rappresentanza militare il termine per la maturazione dei requisiti ai fini dell’assunzione nelle pubbliche amministrazioni dei cittadini italiani che abbiano prestato servizio continuativo, per almeno un anno, alle dipendenze di organismi militari della Comunità  atlantica operanti sul territorio nazionale, che siano stati licenziati in conseguenza di provvedimenti di soppressione o riorganizzazione delle basi militari degli organismi medesimi ed il termine entro cui dovrà  essere concluso il procedimento di riordino del Corpo delle capitanerie di porto. L'oratore osserva inoltre che il decreto-legge proroga le predette disposizioni fino al 31 marzo 2011, prevedendo altresì la possibilità  , qualora si renda necessario, di un'ulteriore proroga fino al 31 dicembre.
Per quanto concerne, invece, le proroghe di natura onerosa, pone l'accento sulla previsione, nell'ambito delle risorse reperite per il piano di rientro del debito del Comune di Roma, in base alla quale qualora i proventi derivanti dalle operazioni di dismissione immobiliare risultino superiori all'importo dei 500 milioni di euro utilizzato per l'anno 2010 (incrementato degli interessi legali maturati), le eccedenze siano destinate ad assicurare al ministero della Difesa le somme occorrenti per le attività  di riallocazione delle funzioni svolte negli immobili alienati, soffermandosi altresì sulla disposizione che mantiene fermi, in relazione alla proroga dei termini in materia di esercizi pubblici che forniscono l'accesso alla rete internet in via principale, i controlli di previsti dal testo unico delle leggi di pubblica sicurezza polizia (che coinvolgono, pertanto, anche l'Arma dei Carabinieri).
Passando, quindi, ad un'analisi di merito, osserva che la proroga dei delegati nei consigli della rappresentanza militare dovrebbe essere meglio definita, dal momento che gli organismi interessati risultano già  prorogati al 30 luglio 2011. Inoltre, con riferimento all'assunzione nelle pubbliche amministrazioni di coloro che hanno prestato servizio presso gli organismi militari della Comunità  atlantica, rileva che andrebbe valutata anche la possibilità  di intervenire a favore dei lavoratori che hanno operato alle dipendenze dei reparti del Genio campale con contratti a tempo determinato e che a loro volta hanno perduto la propria occupazione, al fine di non dar luogo ad ingiustificate disparità  di trattamento.
Dopo aver auspicato che il riordino del Corpo delle Capitanerie di porto possa concludersi in tempi congrui e senza necessitare di ulteriori provvedimenti di proroga, rileva infine che le eccedenze relative ai proventi derivanti dalle operazioni di dismissione immobiliare nell'ambito del piano di rientro del debito del Comune di Roma, non dovrebbero essere soggette a vincoli di destinazione in ordine al loro utilizzo, ai fini di una migliore gestione delle risorse da parte della Difesa.
Si apre la discussione generale.
Il senatore PEGORER (PD) osserva che il decreto-legge all'esame della Commissione si caratterizza innanzitutto per l'eterogeneità  delle norme in esso contenute, e quindi in aperto contrasto con quanto prescritto dalla Costituzione riguardo ai presupposti di necessità  ed urgenza. Inoltre, il comma 2 dell'articolo 1, prevedendo la possibilità  di prorogare al 31 dicembre 2011 i termini già  prorogati al 31 marzo dello stesso anno tramite un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, esclude tutto il complesso di garanzie in ordine al processo di delegificazione di cui all'articolo 17 della legge n. 400 del 1988, che prevede altresì il previo parere delle competenti commissioni parlamentari, sottraendo alle Camere ogni possibile azione di controllo e verifica in ordine alla proroga delle disposizioni in scadenza al 31 marzo.
Con riferimento, quindi, alla prevista proroga dei consigli della rappresentanza militare, pone l'accento sull'inopportunità  della disposizione, stante la necessità  di procedere ad un loro rinnovo nell'ambito di una generale riforma dell'istituto.
Conclude esprimendo avviso contrario sul provvedimento.
Nel condividere quanto poc'anzi osservato dal senatore Pegorer, il senatore DEL VECCHIO (PD) invita la Commissione a valutare attentamente la possibilità  di estendere le misure a favore di coloro che sono stati impiegati presso le strutture militari della Comunità  atlantica anche al restante personale che ha operato nell'ambito del dicastero, con particolare riferimento a quello del Genio campale, concordando altresì sulla necessità  di non assoggettare a nessun vincolo di utilizzo le eccedenze derivanti dalle operazioni di dismissione immobiliare nell'ambito del piano di rientro del debito del Comune di Roma ed assegnate alla Difesa.
Non essendovi altri iscritti a parlare, il presidente CANTONI dichiara chiusa la discussione generale.
Replica agli intervenuti il relatore RAMPONI (PdL), proponendo alla Commissione uno schema di parere favorevole con osservazioni che recepisce quanto emerso nel dibattito (pubblicato in allegato).
Il senatore PEGORER (PD), dà  quindi conto di una proposta di parere contrario a firma di tutti i commissari appartenenti al Gruppo del Partito Democratico (pubblicata in allegato).
Nel preannunciare, a nome della propria parte politica, il voto favorevole sullo schema di parere presentato dal relatore, il senatore TORRI (LNP) pone l'accento sulla necessità  di improntare a maggiore trasparenza la proroga del mandato dei delegati nei consigli della rappresentanza militare.
Poichà © nessun altro chiede di intervenire, il presidente CANTONI, previa verifica del numero legale, pone in votazione lo schema di parere favorevole con osservazioni predisposto dal relatore Ramponi, che viene approvato dalla Commissione.
Risulta pertanto preclusa la votazione della proposta di parere contrario presentata dal Gruppo del Partito Democratico.
Legislatura 16º - 4ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 176 del 19/01/2011
PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE
SUL DISEGNO DI LEGGE N. 2518
La Commissione,
esaminate le parti di competenza del provvedimento in titolo,
esprime parere favorevole con le seguenti osservazioni:
1) con riferimento all'articolo 1:
a) valutino le Commissioni riunite l'opportunità  di meglio definire la proroga della permanenza in carica dei Consigli di rappresentanza, indicata per il 31 marzo 2011, dal momento che gli organismi interessati risultano già  prorogati al 30 luglio 2011;
b) valutino le Commissioni riunite la possibilità  di includere, oltre ai cittadini italiani da assumere nella Pubblica amministrazione a seguito della perdita del posto di lavoro presso gli organismi militari della Comunità  atlantica, anche coloro che hanno operato alle dipendenze dei reparti del Genio campale con contratti a tempo determinato e che a loro volta hanno perduto la propria occupazione. Ciò al fine di non dar luogo a disparità  di trattamento nei confronti di cittadini versanti in analoghe situazioni;
c) la Commissione auspica, infine, che il riordino del Corpo delle Capitanerie di porto possa concludersi in tempi congrui, senza necessitare di ulteriori provvedimenti di proroga;
2) con riferimento all'articolo 2:
a) per quanto concerne le eccedenze relative ai proventi derivanti dalle operazioni di dismissione immobiliare nell'ambito del piano di rientro del debito del Comune di Roma, valutino le Commissioni riunite l'opportunità  di non prevedere vincoli di destinazione in ordine al loro utilizzo da parte del ministero della Difesa.
SCHEMA DI PARERE PROPOSTO DAI SENATORI SCANU, AMATI, CRISAFULLI, DEL VECCHIO, FOLLINI, GASBARRI, NEGRI, PEGORER E PINOTTI
SUL DISEGNO DI LEGGE N. 2518
La Commissione,
esaminate le parti di competenza del provvedimento in titolo,
rilevato preliminarmente che:
il provvedimento in esame, che si caratterizza per l'eterogeneità  delle norme in esso contenute, contrasta in alcune sue parti palesemente con articolo 77 della Costituzione, in quanto non sono riscontrabili i presupposti di necessità  ed urgenza richiesti. Ciò è tanto più evidente laddove viene disposta la possibilità  di prorogare termini non ancora scaduti (mandato dei componenti del Consiglio centrale interforze della rappresentanza militare, già  prorogato al 30 luglio 2011; valorizzazione dei risultati scolastici ai fini dell'accesso ai corsi di laurea, a decorrere dall'anno scolastico 2011-2012; pubblicazione degli studi di settore, entro il 30 settembre 2011; presentazione alle Camere della relazione generale sulla situazione economica del Paese, entro il mese di aprile). Come evidente, il decreto-legge introduce norme che sono prive dei requisiti di specificità  , omogeneità  e corrispondenza al titolo, nonchà © disposizioni che avrebbero potuto essere oggetto di un ordinario iter legislativo parlamentare;
l'articolo 1, comma 2, del decreto-legge in esame stabilisce che con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge n. 400 del 1988, possa essere disposta l'ulteriore proroga fino al 31 dicembre 2011 dei termini prorogati dal decreto-legge al 31 marzo 2011, nonchà © la proroga delle misure contenute nell'allegato all'articolo 1 con scadenza successiva al 15 marzo 2011. Con tale previsione si stabilisce dunque che con semplici decreti ministeriali il Governo possa modificare il termine di vigenza di disposizioni contenute in fonti di rango primario, senza le garanzie che concernono il processo di delegificazione previste dall’articolo 17, comma 3, della legge n. 400 del 1988, secondo cui i regolamenti di delegificazione sono adottati con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentito il Consiglio di Stato e previo parere delle Commissioni parlamentari. Tali previsioni, oltre a introdurre un vulnus al sistema delle fonti, sottraggono di fatto al Parlamento anche ogni possibile controllo e verifica relativamente alla proroga delle norme in scadenza dopo il 31 marzo, attribuendo tale facoltà  unicamente al Governo;
considerato inoltre che:
il provvedimento dispone la proroga del mandato del Consiglio di rappresentanza delle Forze armate con il conseguente rinvio delle elezioni per il loro rinnovo. Gli organismi in carica hanno già  fruito di una proroga del mandato, che non è stata utilmente utilizzata per trovare soluzione ai problemi del precariato nelle Forze armate, al piano per gli alloggi residenziali e alla stessa riforma della rappresentanza. In questa situazione, un'ulteriore proroga avrebbe conseguenze estremamente negative sulla credibilità  dell'istituto stesso della rappresentanza militare;
con riferimento all'attribuzione dei proventi delle dismissioni degli immobili della difesa diversi dagli alloggi di cui all'articolo 2, comma 10, del decreto-legge, la quota destinata all'amministrazione della difesa è determinata, nel suo ammontare massimo, sino al 42,5 per cento, ma non in quello minimo; dal che consegue che alla difesa potrà  essere assegnata anche una percentuale irrisoria dei proventi con effetti gravemente penalizzanti per l'amministrazione stessa;
esprime parere contrario.