AMBIENTE: ITALIA SI FIDA DELLA FORESTALE, TERZA FORZA ORDINE - GDF, QUASI 50 MILIARDI REDDITI NON DICHIARATI NEL 2010 - SANITA': CERTIFICATI ONLINE; CGIL,CAOS PER MEDICI E CITTADINI - DIFESA: CALIPARI, SOLDATI IN CAMERATA E CASE AGLI AMICI?
martedì 01 febbraio 2011
AMBIENTE: ITALIA SI FIDA DELLA FORESTALE, TERZA FORZA ORDINE
(ANSA) - ROMA, 31 GEN - Gli italiani si fidano del Corpo
forestale dello Stato. Secondo l'Eurispes ''il 64,6% dei
cittadini, sempre piu' attenti all'ambiente e agli alimenti di
qualita', ha fiducia nell'operato della Forestale''.
Si tratta di una 'nuova entrata' nel rapporto 'Italia 2011'
dell'istituto di ricerca: il Cfs ottiene la stima pari a quella
delle altre forze dell'ordine, sebbene queste ultime abbiano
registrato una lieve flessione nel corso del 2010. In
particolare, il Corpo forestale supera la Guardia di Finanza e
si piazza al terzo del podio dopo Carabinieri e Polizia.
Il risultato - dicono dal Cfs - e' ''ottimo'' specie se si
considera ''la sfiducia crescente dell'Italia nei confronti
delle istituzioni politiche e di quelle storicamente prese in
esame come, per esempio, la chiesa (40,2%), la pubblica
amministrazione (19,5%), la scuola (43,7%) e i sindacati
(21,3%)''.
Del Corpo forestale - spiega l'Eurispes - viene premiato
''l'impegno in favore della difesa dell'ambiente e del
territorio e segnala nel contempo una sempre piu' marcata
sensibilita' degli italiani verso i temi della qualita' della
vita e della tutela dell'habitat naturale''. La Forestale,
istituita nel 1822, e' una forza di polizia ad ordinamento
civile, specializzata nella tutela del patrimonio naturale e
animale, nella prevenzione e repressione dei reati in materia
ambientale e agroalimentare. Con i suoi circa 8.500 uomini, il
Corpo e' preposto alla sorveglianza dei parchi, delle aree
naturali protette e delle 130 riserve naturali dello Stato, dove
svolge progetti di ricerca e attivita' di educazione ambientale.
La Forestale e' attiva nella lotta alle discariche abusive, al
bracconaggio, all'inquinamento, agli incendi. Inoltre,
garantisce anche la sicurezza degli appassionati degli sport
invernali attraverso il soccorso piste e il servizio di
previsione valanghe. Infine, garantisce l'applicazione della
Convenzione di Washington che regolamenta il commercio
internazionale delle specie di fauna e di flora minacciate di
estinzione. (ANSA).
FISCO:GDF, QUASI 50 MILIARDI REDDITI NON DICHIARATI NEL 2010
9MILA EVASORI TOTALI.SCOPERTI 30,5 MLD IRAP E 6,3 MDL IVA EVASI
(ANSA) - ROMA, 31 GEN - Nel 2010 gli italiani non hanno
dichiarato al fisco redditi per quasi 50 miliardi di euro, una
somma cresciuta del 46% rispetto all'anno precedente.
E' il dato principale del rapporto annuale della Guardia di
Finanza, gia' reso noto dal comandante delle Fiamme Gialle, il
generale Nino di Paolo, ai membri della Commissione Finanze
della Camera nel corso di un'audizione lo scorso 26 gennaio.
Ma non solo: la Guardia di Finanza ha inoltre scoperto 8.850
evasori totali (in aumento del 18% rispetto al 2009): persone e
aziende che pur svolgendo attivita' economiche non hanno mai
presentato una dichiarazione dei redditi e che nel 2010 hanno
evaso redditi per oltre 20 miliardi (+47% rispetto al 2009) e
Iva per 2,6 miliardi. Di questi, 3.288 hanno evaso piu' di
77mila euro di imposte. E sempre nel 2010 gli italiani hanno
anche evaso quasi 30,5 miliardi di Irap e 6,3 miliardi di Iva.
635 invece i milioni di ritenute non versate o non operate.
Dei quasi 50 miliardi nascosti al fisco, 10,5 sono quelli
individuati nei casi di evasione fiscale internazionale, quasi
il doppio del 2009 (5,8 miliardi), realizzati attraverso
operazioni di esterovestizioni della residenza di persone
fisiche o societa', triangolazioni con paesi off-shore ed omesse
dichiarazioni di capitali detenuti all'estero. Ad ospitare i
soldi di questi evasori sono principalmente il Lussemburgo e la
Svizzera, dove e' stato individuato oltre il 50% degli oltre 10
miliardi evasi. Seguono il Regno Unito (7%), Panama (6%), San
Marino e Liechtenstein (2%).
Complessivamente, emerge dal rapporto, nel 2010 i militari
della Guardia di Finanza hanno svolto 31.777 verifiche sui
fenomeni di evasione, elusione e delle frodi piu' gravi e
diffuse, 79.872 controlli sui singoli atti di gestione e 779.863
controlli strumentali, quelli riguardanti il rilascio di
scontrini e ricevute fiscali. Infine, sono 18.541 (+12% rispetto
al 2009) i lavoratori utilizzati in nero da 7.822 datori di
lavoro, di cui 5.508 di origine extracomunitaria.(ANSA).
GDF:SCOPERTI 4.500 TRA FALSI INVALIDI E FINTI POVERI IN 2010
(ANSA) - ROMA, 31 GEN - Quasi 4.500 tra falsi invalidi e
finti poveri: li ha scoperti nel 2010 la Guardia di Finanza che
ha reso noto oggi il rapporto annuale sull'attivita' svolta
l'anno scorso per contrastare le frodi, l'evasione fiscale e
tutelare la spesa pubblica.
I 4.486 truffatori, tutti denunciati all'autorita'
giudiziaria, hanno usufruito di aiuti dello Stato, sotto forma
di borse di studio, contributi per gli affitti e altri sussidi
pur non avendone alcun diritto. Gli uomini delle Fiamme Gialle
hanno cosi' scoperto finti poveri in Veneto che chiedevano un
contributo per pagare l'affitto ma guidavano auto lussuose,
proprietari di appartamenti di pregio nel centro di Firenze che
chiedevano buoni per le mense scolastiche e per l'acquisto dei
libri dei figli, commercianti calabresi che chiedevano
l'esenzione dal ticket sanitario pur possedendo 90
immobili.(ANSA).
GDF:OLTRE 110 MLN PRODOTTI CONTRAFFATTI SEQUESTRATI NEL 2010
(ANSA) - ROMA, 31 GEN - Sono oltre 110 milioni i prodotti
contraffatti o pericolosi sequestrati in Italia nel corso del
2010. Lo ha reso noto la Guardia di Finanza sottolineando che
sono stati 13.234 le persone denunciate all'autorita'
giudiziaria.
Nel corso delle indagini gli uomini della Gdf hanno accertato
che oramai si tarocca di tutto: dai ricambi delle auto ai
caschi, dai farmaci ai cosmetici, dagli oggetti di bigiotteria
fino alle figurine. ''Sebbene l'alta moda, l'abbigliamento e i
suoi accessori si siano confermati settori in cui la
contraffazione e la falsa indicazione 'made in Italy' sono
ancora fortemente diffusi - si afferma nel rapporto -, le
operazioni condotte nel 2010 hanno evidenziato un notevole
aumento dei sequestri di beni di largo consumo (+36%) e di
prodotti pericolosi per la salute (+33%)''.
Il rapporto conferma inoltre il coinvolgimento sempre
maggiore della criminalita' organizzata italiana e straniera
nell'industria del falso: 341 sono le persone che sono state
denunciate per associazione a delinquere finalizzata alla
contraffazione e 98 quelle arrestate, il 50% in piu' rispetto al
2009.
GDF: SEQUESTRATI BENI PER 3 MLD A CRIMINALITA' ORGANIZZATA
IL 23% RICONDUCIBILE AD AZIENDE CENTRO-NORD
(ANSA) - ROMA, 31 GEN - Nel 2010 la Guardia di Finanza ha
sequestrato 4.828 beni della criminalita' organizzata per un
valore di oltre 3 miliardi - il 30% in piu' rispetto al 2009 - e
ne ha confiscati 542, per un valore di 142 milioni. E' uno dei
dati che emerge dal rapporto annuale del Corpo, relativo
all'attivita' svolta nel corso di tutto il 2010.
Il 23% del valore dei sequestri, sottolinea la Guardia di
Finanza, ''e' riconducibile a beni ed aziende del centro-nord:
un segno che e' ormai normale, nel corso delle indagini
patrimoniali, anche se avviate da reparti dell'Italia
meridionale, ricercare i reinvestimenti condotti in qualsiasi
area del paese''.
Nell'ambito del contrasto agli illeciti economico-finanziari,
per i reati di riciclaggio, usura, bancari, societari,
fallimentari e di borsa, sono state arrestate 701 persone e
denunciate 5.977. Di queste, 1.131 sono state segnalate per
riciclaggio e gli sono stati sequestrati patrimoni per 367
milioni (+21% sul 2009): nel 2010 hanno riciclato oltre 3,2
miliardi.
Quanto alla lotta al traffico internazionale di droga, le
indagini hanno consentito di denunciare 9.180 persone, di cui
3.135 arrestate. Sequestrate complessivamente 20,5 tonnellate di
sostanze stupefacenti (+61% rispetto al 2009).
Importante anche l'attivita' relativa alle verifiche sui
giochi: i militari hanno infatti chiuso nel 2010 quasi duemila
centri di raccolta di scommesse non autorizzate, anche on line
(il 166% in piu' rispetto all'anno precedente).(ANSA).
FISCO: IN 2010 RECUPERATI 160 MLN DI TRIBUTI REGIONALI
(ANSA) - FIRENZE, 31 GEN - L'evasione fiscale dei tributi
regionali recuperata in Toscana nel 2010 e' stata di 160 milioni
e 688.609 euro, il 43,6% in piu' rispetto ai 111 milioni e
891.442 euro raccolti nel 2009. Lo si apprende da una nota della
Regione, nella quale si spiega che il recupero riguarda in
particolar modo bollo auto, Irap e addizionale Irpef, tra i
principali tributi regionali, e, in piccola parte, tasse di
concessione e tributo per il conferimento in discarica dei
rifiuti. Due mesi fa, spiega il comunicato, la stima era di
arrivare alla fine del 2010 con un recupero di 150 milioni,
cioe' 60 milioni in piu' rispetto alle previsioni fatte
all'inizio del 2010; alla fine i milioni sono stati addirittura
160.
''Siamo chiaramente soddisfatti - commenta nella nota
l'assessore ai tributi e al bilancio della Toscana, Riccardo
Nencini - La lotta all'illegalita' economica, con un particolare
attenzione al caso Prato e al distretto cinese, e' una priorita'
per la giunta regionale. Ma possiamo anche fare di piu' e
meglio. Possiamo ulteriormente crescere facendo squadra e
condividendo le informazioni che ogni singolo ente o branca
della pubblica amministrazione ha. Lo potremo fare grazie anche
agli accordi firmati in questi mesi''. Dall'avvio della
legislatura, si ricorda, la Regione ha siglato infatti una serie
di protocolli e accordi con la Guardia di Finanza, per una
maggiore collaborazione e scambio di informazioni, con l'Agenzia
delle entrate, per rinnovare l'incarico per la gestione di Irap
e addizionale Irpef, con Rete Imprese Toscana, ancora per uno
scambio di informazioni e analisi, e con l'Anci, permettendo ai
Comuni di ricevere nelle loro casse la meta' dei tributi evasi
che saranno recuperati grazie alle loro segnalazioni. E' stato
dato vita anche ad un tavolo attorno a cui far sedere tutti i
vari soggetti che lavorano sul fronte della lotta all'evasione,
non solo fiscale ma anche contributiva. E procede il progetto
per mettere a disposizione di tutte le amministrazioni comunali
un nuovo software (Elisa) per meglio condividere le banche dati
in possesso delle diverse branche della pubblica
amministrazione.
(ANSA).
SANITA':CERTIFICATI ONLINE;CGIL,CAOS PER MEDICI E CITTADINI
INDOTTI AD AFFOLLARE PRONTO SOCCORSO PER CERTIFICATO CARTACEO
(ANSA) - ROMA, 31 GEN - Domani scatteranno le sanzioni
disciplinari per i medici convenzionati che rilasceranno ancora
i certificati di malattia in forma cartacea e ''i cittadini
potrebbero essere costretti a recarsi al Pronto soccorso'' visto
che per gli ospedalieri non scatteranno le sanzioni,
''aggravando ulteriormente le attese. Un vero e proprio caos''.
E' quanto dichiarano il segretario della Cgil Medici, Massimo
Cozza e il coordinatore dei medici di Medicina Generale Nicola
Preiti.
La moratoria per le ''spropositate sanzioni disciplinari''
scade oggi'' per ''i medici di famiglia, le guardie mediche e
gli specialisti ambulatoriali che non trasmettono per via
telematica la certificazione di malattia, con la pena del
licenziamento in caso di reiterazione'' mentre gli ospedalieri
potranno continuare ad usare la via cartacea.
Davanti a difficolta' nel rilasciare i certificati online
''come ancora frequentemente accade per problemi di trasmissione
e per il call center inadeguato'' i cittadini potrebbero essere
indotti ''a ulteriori accessi impropri al pronto soccorso nelle
settimane nelle quali si sta manifestando il picco
dell'influenza''.
A fronte di circa ''17 milioni di lavoratori dipendenti (3,5
milioni pubblici e 13,5 milioni privati) - prosegue la nota
della Cgil - si salveranno dal pasticcio solo i magistrati, gli
avvocati dello Stato, i professori universitari, le forze armate
e di polizia, i vigili del fuoco, i diplomatici ed i prefetti,
per i quali i medici di famiglia dovranno invece rilasciare
ancora il tradizionale certificato di malattia cartaceo''.
In questo ''caos'' il ministro della Pubblica
amministrazione, Renato Brunetta, ''imperterrito, rifiutando
ogni confronto con i sindacati nonostante le reiterate
richieste, continua a dare vuoti numeri sulla distribuzione del
Pin e sui pochi milioni di certificati trasmessi on line. Solo
fumo mediatico''.
Ma ''sanzionare chi non e' colpevole - aggiungono i due
sindacalisti - rischia di portare al naufragio del progetto e
compromette il servizio ai cittadini. Allo stato dei fatti,
quando non e' possibile la trasmissione on line, bisogna
necessariamente consentire il cartaceo, senza sanzioni, anche ai
medici convenzionati''. (ANSA).
ANSA-SCHEDA/ COME FUNZIONA LA RIFORMA DEI CERTIFICATI IN RETE
(ANSA) - ROMA, 31 GEN - L'invio del certificato di malattia
on line fa parte della ''rivoluzione digitale'' della Pubblica
amministrazione disegnata dal ministro Renato Brunetta, che
dovrebbe portare, in sanita', a un risparmio stimato di oltre 12
miliardi di euro, 500 milioni di euro l'anno solo grazie ai
certificati via web. Il sistema, introdotto dal decreto 150 del
2009, ha avuto una prima fase di sperimentazione e poi di
monitoraggio, e dal 1 febbraio diventera' operativo anche il
sistema sanzionatorio, che prevede il licenziamento o la
decadenza della convenzione per ''l'inosservanza reiterata
dell'obbligo di invio telematico''.
Il sistema, a regime, permettera' a medici di famiglia,
guardie mediche, specialisti ambulatoriali (anche privati) e
medici ospedalieri di inviare per via telematica all'Inps, una
volta muniti di codice di abilitazione, i certificati di
malattia dei dipendenti privati e pubblici (fatti salvi
magistrati, avvocati dello Stato, professori universitari, forze
armate e di polizia, i vigili del fuoco, diplomatici e prefetti,
per i quali rimane vigente la tradizionale modalita' cartacea).
L'Inps provvedera' poi, sempre per via telematica, ad inviare
la comunicazione all'amministrazione di appartenenza del
lavoratore, che sostituisce le tradizionali comunicazioni a
carico del dipendente.
Secondo gli ultimi dati diffusi dal ministero, sono gia'
stati inviati all'Inps per via telematica 2.872.620 certificati.
In particolare, la Lombardia ha trasmesso 1.021.020, il Lazio
400.502, il Veneto 240.970. E poi 176.155 in Emilia Romagna,
171.656 in Sicilia, 164.479 in Campania, 100.506 nelle Marche,
87.332 in Piemonte, 85.698 in Puglia, 71.869 in Toscana, 61.628
in Abruzzo, 60.025 in Calabria, 49.890 nella Provincia di
Bolzano, 32.387 in Liguria, 30.415 nella Provincia di Trento,
29.366 in Sardegna, 25.858 in Umbria, 20.755 in Basilicata,
20.506 in Friuli Venezia Giulia, 11.280 in Valle d'Aosta e
10.323 in Molise.
Anche sul fronte del numero di medici di famiglia
accreditati, sono in prima fila le regioni del Nord, con Emilia
Romagna, Toscana, Lombardia, Friuli Venezia Giulia che
raggiungono il 100%, mentre a superare il 94% sono 8 Regioni
(Valle d'Aosta,Veneto, Basilicata, Marche, Umbria, Puglia,
Campania e Provincia di Bolzano) con una media regionale del
92%. (ANSA)
DIFESA: CALIPARI, SOLDATI IN CAMERATA E CASE AGLI AMICI?
(ANSA) - ROMA, 31 GEN - Sessantacinquemila soldati in
camerata e cinquantaseimila alloggi a loro destinati che
attendono di essere costruiti da tre anni. E' questa la
situazione denunciata nella mozione del Partito Democratico
sugli alloggi dei militari illustrata nell'aula di Montecitorio
dalla vicepresidente dei deputati del Pd, Rosa Villecco Calipari
con la quale si denunciano i ritardi dell'esecutivo Berlusconi
che ha reso impossibile l'avvio dei lavori deciso dal governo
Prodi con la Finanziaria votata nel dicembre 2007.
''In tre anni - ha spiegato Calipari - non si e' aperto un
cantiere, e la vendita del patrimonio esistente e' stata resa
complicata da un regolamento che tende a penalizzare fortemente
gli inquilini attuali condannandoli, attraverso canoni di
mercato che spesso non si possono permettere, allo sfratto''.
Quattromila famiglie di militari e qualche civile ''che hanno
ottenuto il beneficio con graduatorie per carichi familiari o
per reddito basso - ha spiegato la vicepresidente Pd - stanno
rischiando cosi' di dover lasciare la loro casa ad 'incaricati'
non facilmente controllabili. Il dettagliatissimo piano del 2009
e' rimasto lettera morta. Per questo ci aspettiamo risposte e
non promesse dal governo e vigileremo perche' con la scusa di
rendere umana la vita dei nostri soldati non si vogliano
favorire speculazioni di ogni tipo''.
(ANSA).