GRANDI OPERE: MATTEOLI FIRMA INTESA CON GDF, PIU'SORVEGLIANZA - SICUREZZA: SIULP, A POLIZIOTTI RICONOSCIMENTI, NO NUOVE ARMI

giovedì 03 febbraio 2011

GRANDI OPERE: MATTEOLI FIRMA INTESA CON GDF,PIU'SORVEGLIANZA
(ANSA) - ROMA, 2 FEB - Il ministro delle Infrastrutture e dei
Trasporti, Altero Matteoli, e il Comandante Generale della
Guardia di Finanza, Nino Di Paolo, hanno sottoscritto il nuovo
Protocollo d'intesa che definisce ed integra i criteri e le
modalita' di collaborazione nell'attivita' di sorveglianza delle
Grandi Opere.
Nel renderlo noto con un comunicato congiunto, si spiega che
la Guardia di Finanza, ''attraverso il Nucleo Speciale Tutela
Mercati, continuera' la collaborazione con il Servizio per
l'Alta Sorveglianza delle Grandi Opere, struttura interforze del
Ministero, diretto dal vice Prefetto Mauro Passerotti.
La cooperazione si fonda sull'interscambio di informazioni, sui
controlli presso i cantieri delle infrastrutture, su un
approfondito monitoraggio delle attivita' connesse''.
Viene giudicata ''significativa, l'attribuzione al Nucleo
Speciale Tutela Mercati della Guardia di Finanza del ruolo di
coordinamento operativo di intermediazione con i reparti
periferici del Corpo e di diretta e reciproca collaborazione con
il Servizio di Sorveglianza del Ministero. Al Nucleo sono,
infatti, demandate le funzioni di tutela delle regole dei
mercati e, in particolare, in materia di illeciti contro
l'economia pubblica, l'industria ed il commercio''.
''Ringrazio - ha dichiarato il ministro Matteoli - la Guardia
di Finanza ed il suo Comandante Generale per l'importante e
cruciale attivita' che il Corpo svolge per il controllo dei
cantieri delle infrastrutture. E' un'attivita' di grande
rilevanza, finalizzata alla prevenzione degli illeciti oltre che
alla loro repressione e quindi a garantire la massima
trasparenza sia delle procedure autorizzative che della fase
realizzativa delle opere pubbliche. Tale cooperazione, che gia'
in passato ha prodotto effetti positivi, con questo protocollo
sara' potenziata a beneficio del piu' corretto svolgimento della
complessa e delicata azione di realizzazione infrastrutturale di
cui necessita il Paese per modernizzarsi e poter competere alla
pari con gli altri Stati''.
''Da qui al 2013 - ha sottolineato il Comandante Generale
della Guardia di Finanza Gen. C.A. Nino Di Paolo - verranno
impegnate risorse per decine di miliardi di euro da destinare a
rilevanti opere infrastrutturali, la cui corretta esecuzione
richiede sforzi comuni a tutela e difesa da ogni forma di
illegalita'. E'un settore delicato nel quale la Guardia di
Finanza valorizza approcci investigativi trasversali, gia'
sperimentati sul campo nelle indagini economico finanziarie,
anche allo scopo di prevenire e contrastare possibili
infiltrazioni della criminalita' organizzata. L'accordo che oggi
sigliamo rende piena testimonianza della consonanza d'intenti
con il ministro Altero Matteoli che desidero ringraziare
vivamente, unitamente a tutta la struttura ministeriale, per
l'attenzione che ha voluto sempre riservare alla Guardia di
Finanza''.(ANSA).

SICUREZZA: SIULP, A POLIZIOTTI RICONOSCIMENTI, NO NUOVE ARMI
(ANSA) - ROMA, 2 FEB - Ai poliziotti riconoscimenti economici
per la loro alta professionalita' e non nuove ''armi''. Lo
afferma il segretario generale del sindacato di polizia Siulp,
Felice Romano, replicando a chi propone la dotazione di
proiettili di gomma o di altre armi offensive per le Forze di
polizia al fine di gestire meglio la ''piazza''.
''La professionalita' e l'alto senso dello Stato e del dovere
che quotidianamente dimostrano gli uomini e le donne delle Forze
di Polizia e in primis della Polizia di Stato - sottolinea
Romano - richiedono un intervento del Governo, ma questo deve
essere indirizzato ad un riconoscimento concreto a livello
economico e della loro specificita', anziche' alla rincorsa a
nuove armi inutili e dannose''. Per gestire meglio l'ordine
pubblico, piuttosto, sottolinea il sindacato, ''e' necessario
incrementare ogni attivita' info-investigativa preventiva che
eviti ogni possibilita' di creare scontri tra manifestanti e tra
questi ultimi e le Forze dell'ordine''.
''Il dialogo, la prevenzione e la responsabilizzazione di
tutte le parti che intervengono nelle manifestazioni - continua
Romano - sono la 'conditio si ne qua non' affinche' si possa
garantire il diritto costituzionale a manifestare il proprio
dissenso sempreche' questo avvenga nel rispetto della legge e
della proprieta' altrui''. ''Altro che dimostrazione di muscoli
e rincorsa a chi si arma di piu'. Cosi' facendo - conclude il
Siulp - agevoliamo solo i facinorosi e i professionisti del
disordine che, in tale pratica potrebbero trovare alibi e
solidarieta'. (ANSA).


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