EVASIONE, LA LOTTA NON RENDE: GRANDI NUMERI, POCHI INCASSI. DI 59 MILIARDI AL MASSIMO NE ENTRERA' IL 10% O PROBABILMENTE MOLTO MENO (Italia Oggi)

venerdì 04 febbraio 2011

 
Italia Oggi di venerdì 4 febbraio 2011, pagina 7
 
EVASIONE, LA LOTTA NON RENDE GRANDI NUMERI, POCHI INCASSI
 
Di 59 miliardi al massimo ne entrerà  il 10%. O probabilmente molto meno
 
di Cesare Maffi
 
Siamo arrivati a superare i 59 miliardi di euro per evasione fiscale. Secondo i dati ufficiali della Guardia di finanza, sono stati i 49.245 milioni complessivi nel 2010. Cifra non da poco, superiore largamente ai 35 miliardi dell'anno prima, e via via risalendo nel tempo.
àˆ stato uno scatenarsi di commenti, di dichiarazioni, di lettere ai giornali. Nulla da dire sulla lotta all'evasione: la Finanza fa il suo mestiere. Tuttavia ci sono due osservazioni, piccole piccole, che a ogni ricorrenza annuale di presentazione del rapporto delle Fiamme gialle vengono regolarmente e stranamente e inopportunamente omesse.
La prima riguarda una paroletta che non viene nà© scritta nà© pronunciata: «presunto». Le cifre riguardano «presunte» evasioni, gli evasori totali o parziali sono «presunti». Un omicida condannato in assise e in appello viene sempre fregiato dell'aggettivo «presunto», rispettando un dettato costituzionale. Un cittadino sottoposto a controlli dalla Finanza e da essa ritenuto in situazione irregolare col fisco, finisce con l'essere evasore. Senza aggettivo.
Attenzione: questa presunzione si riverbera anche nelle cifre finali. Intendiamo dire nelle somme che, alla fine, entreranno davvero nelle casse dello Stato. Siamo certi che non si tratterà  di 50 miliardi di euro. Se andrà  bene, saranno 5 miliardi: il 10% di quanto magnificato. Il perchà© si leggeva in un precedente rapporto annuale della stessa Guardia: il 50% degli accertamenti è reputato insussistente, il 37% non viene riscosso (irreperibilità , insolvenza, fallimenti e altro), il 10% viene annullato dalla giustizia tributaria o estinto per condoni e altro.
Resterebbe circa il 3%. Poichà© le percentuali sopra citate non sono state compiutamente aggiornate, ammettiamo pure che oggi lo Stato riesca a introitare il 10% delle somme presentemente accertate. Come si vede, al coro di encomi per gli accertamenti effettuati e di maledizioni per gli evasori («presunti») scoperti, dovrebbero unirsi riflessioni sui reali e concreti esiti delle operazioni, sia in termini d'incassi, sia in termini di reale corrispondenza a quanto annunciato. Peccato che queste riflessioni nessuno le svolga. Eppure lo stesso ministero dell'Economia potrebbe spiegare agli italiani perchà© la caccia all'evasione sia così scarsamente produttiva, quando si tirano le somme vere.
 

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