SPECIFICITA' TRADITA, TAGLI STIPENDIALI FEROCI E ANCORA UNA PROROGA DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE: L'INTERESSATO SILENZIO DELLE GERARCHIE E DELLA MAGGIOR PARTE DEI COCER - di Simone Sansoni e Gianluca Taccalozzi
Pubblichiamo un intervento di Sansoni e Taccalozzi sulla specificità  , i tagli stipendiali e la proroga degli Organismi della rappresentanza militare. Il titolo è della redazione del sito.
A detta di molti, attuale Maggioranza e Cocer Esercito e Cocer Carabinieri in primis, la specificità  rappresentava una “conquista epocale” per i militari e doveva garantire vantaggi economici e previdenziali senza precedenti.
Oggi possiamo affermare che quelle che erano previsioni ottimistiche o, peggio, propagandistiche e lo testimoniano i fatti che sono lì, evidenti sotto gli occhi di tutti.
Dei tanto sbandierati vantaggi economici e previdenziali non si hanno tracce, anzi IL DECRETO LEGGE 78 DEL 2010 HA PREVISTO TAGLI A SALARI E PENSIONI DEL PERSONALE MILITARE IN MISURA ADDIRITTURA SUPERIORE RISPETTO AL RESTO DEI PUBBLICI IMPIEGATI.
Sul fronte dei diritti si registra una pericolosa controtendenza rispetto agli ultimi anni, visto che i vertici militari, con il benestare del dicastero della Difesa, hanno iniziato a riadottare quegli atteggiamenti autoritastici e, non di rado, al di sopra e al di fuori di leggi e provvedimenti giudiziari, che negli ultimi anni erano stati abbandonati, soprattutto per le decisioni della giustizia amministrativa.
La maggioranza di Governo continua a promettere che sarà  data sostanza economica alla specificità  , ma ormai, tra un emendamento presentato ed immediatamente ritirato ed un altro dichiarato inammissibile, non ci crede più nessuno.
Sempre la stessa maggioranza continua imperterrita a proporre la SECONDA PROROGA DEL MANDATO DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE portando gli attuali consigli fino al 31 luglio del 2012, senza la benchà © minima giustificazione logica ed a completo spregio di qualsiasi principio democratico.
In questo contesto sorprende l’ASSORDANTE SILENZIO dei vertici militari e della maggior parte dei Consigli Centrali della Rappresentanza, eccezion fatta per il Cocer dell’Aeronautica e, sebbene con maggior “timidezza”, del Cocer della Guardia di Finanza.
Ora, poichà © a pensar male si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca, non è che alla maggior parte dei delegati Cocer sta a più cuore la proroga del mandato che i diritti e gli stipendi dei propri rappresentati? Non è che ai vertici stia più a cuore invertire il processo di democratizzazione delle Forze Armate e delle Forze di Polizia militari innescato dalla smilitarizzazione della Polizia di Stato del 1981 che qualche euro di sacrificio?
SIMONE SANSONI
Segretario nazionale Ficiesse
GIANLUCA TACCALOZZI
Presidente Direttivo Nazionale Ficiesse