FINI SI DEVE DIMETTERE SE L'APPARTAMENTO E' DEL COGNATO, MA IL GOVERNO SI DEVE DIMETTERE PERCHE' NON MANTIENE LE PROMESSE SULLA SPECIFICITA' E AFFAMA LE FORZE DI POLIZIA PUR SFRUTTANDONE I SUCCESSI - di Rosolino Celiaco

venerdì 04 febbraio 2011

Pubblichiamo un intervento di Rosolino Celiaco sulle promesse fatte e disattese dal Governo nei confronti delle Forze di Polizia. Il titolo è della redazione del sito.

Leggiamo dal quotidiano “Il Giornale” del 28 gennaio 2011.

<<Dopo la tempesta il silenzio. Non una parola. Da Santa Lucia sono arrivate le carte che provano che Giancarlo Tulliani è il proprietario della casa di Montecarlo. Ma dal presidente della Camera, Giancarlo Fini, neanche un cenno di risposta. D'altra parte non ce n'è bisogno. A rispondere ci ha pensato la procura di Roma che si è schierata in difesa del leader Fli proprio quando anche il Corriere della Sera ha rotto ogni indugio e ha chiesto nel fondo di Sergio Romano le dimissioni dalla presidenza di Montecitorio. I pm romani hanno infatti definito "irrilevati" i documenti di Santa Lucia. In realtà , il problema non cambia. Gli italiani si aspettano ancora che Fini mantenga fede alla promessa fatta il 25 settembre: "Se dovesse emergere che la casa di Montecarlo è di Tulliani, allora mi dimetterò.”>>

 

Brutta storia. Se è vero che il nostro Presidente della Camera ha compiuto un fatto illegittimo e ciò dovesse essere accertato, è opportuno che l’onorevole Fini si dimetta, anche perchà© lo ha promesso e le persone perbene mantengono le promesse.

 

Sotto il profilo logico sono d’accordo.  Mantenere le promesse sono impegni morali. Quindi chi non le mantiene non è  credibile. Chi non  è credibile è parificabile ad un mentitore che può ingannare e  non può rivestire cariche pubbliche che richiedono moralità , oltre che capacità .

 

Tralasciando  volutamente nel  merito la vicenda del presidente della Camera e dato per scontato che la verità  deve essere portata a galla dalla magistratura,  si vuole invece qui discutere, a ragion veduta,  del  percorso logico seguito da PDL e Lega  in questa vicenda.

 

La linea adottata con il presidente Fini stride, infatti, in modo evidente con altre  problematiche , sebbene di diversa natura, che il governo ha affrontato ma per le quali il richiamo all’esigenza morale di mantenere le promesse ha avuto applicazioni opposte.

 

Quel che indigna, infatti, è che questo governo grida al tradimento e all’immoralità  per le promesse altrui ma disattende tranquillamente, spudoratamente e con sfacciataggine quelle proprie. Parolo delle promesse fatte al Comparto difesa e sicurezza, con il quale non ha esitato a prendere solenni impegni  morali per rimediare allo scempio  ingiusto cui ha sottoposto i servitori della Patria con il decreto legge 78,  per poi rimangiarsi tutto.  

 

Allora, seguendo lo stesso filo logico adottato per il caso dell’onorevole Fini, dovrebbero tutti dimettersi per comportamento immorale. Questi signori non mantengono le promesse e dunque sono anche loro privi di credibilità , sono dei  mentitori, professionisti dell’inganno.

 

Che intende fare questo governo del Comparto sicurezza e difesa? Vuol continuare a promettere fare poi in concreto esattamente il contrario? Magari continuando ad attribuire a proprio merito i risultati raggiunti grazie all’impegno comunque profuso dalle Forze dell’ordine nella lotta alla criminalità  organizzata? 

 

I risultati sono delle Forze di Polizia, non del governo. Questo governo sta affamando l’intero sistema della sicurezza e lo sta portando allo sfascio. Si dimettano.

 

 

ROSOLINO CELIACO


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