AL SENATO SUI TAGLI STIPENDIALI DEL COMPARTO SICUREZZA E DIFESA NESSUN IMPEGNO MANTENUTO DALLA MAGGIORANZA CHE, IN COMPENSO, CERCA DI FAR APPROVARE (E CON UN SOTTERFUGIO) UN'ALTRA SCANDALOSA PROROGA DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE

martedì 15 febbraio 2011

 

AL SENATO SUI TAGLI STIPENDIALI DEL COMPARTO SICUREZZA E DIFESA NESSUN IMPEGNO MANTENUTO DALLA MAGGIORANZA CHE, IN COMPENSO, CERCA DI FAR APPROVARE (E CON UN SOTTERFUGIO) UN’ALTRA SCANDALOSA PROROGA DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE


Il decreto milleproroghe è giunto ieri all’esame dell’Aula del Senato, dopo che le Commissioni 1^ e 5^ hanno approvato le modifiche che saranno recepite dal maxiemandmento del Governo.


Nei giorni scorsi, infatti, sono stati respinti molti emendamenti dei Senatori in Commissione, compresi quelli inerenti la proroga della rappresentanza militare volti a limitarla al 30 luglio 2011 (quelli delle opposizioni) o, viceversa, ad estenderla ancora di un anno (dal PDL).

Ancor prima erano stati dichiarati inammissibili gli emendamenti del Sen. Saltamartini (PDL) che avrebbero limitato gli effetti negativi dei tagli stipendiali del DL 78/2010 sul personale del comparto sicurezza e difesa, come più volte l’esecutivo si era impegnato a fare nei mesi passati

Tuttavia, propria nell’ultima seduta utile prima dell’Aula, avvenuta l’11 febbraio 2011, le Commissioni riunite hanno approvato in extremis un anomalo emendamento del relatore, Sen. Malan (PDL), che ha quale UNICO EFFETTO la proroga fino al 30 aprile 2012 dell’attuale mandato della rappresentanza militare.

L’anomalia consiste nel fatto che la disposizione in apparenza tratterebbe la proroga di alcuni termini ma, sostanzialmente e tramite un cavilloso linguaggio, riguarda solamente la rappresentanza militare, come è stato giustamente fatto rilevare dal Sen. Ceccanti (PD) ieri in Aula:

“”Aggiornando la pregiudiziale, segnalo altri tre problemi. Nel testo originario del decreto si riuscivano anche a prorogare quattro provvedimenti non scaduti con una nuova importante innovazione: prorogare ciò che non è ancora scaduto. Mi riferisco alla proroga in materia di rappresentanza militare, a quelle relative alla relazione sull'economia e finanza pubblica del Ministro competente, al cosiddetto bonus maturità  e agli studi di settore….Capisco che il Ministro e la Commissione per la semplificazione stanno lavorando per semplificare il nostro ordinamento, ma sembra anche che si voglia trovare lavoro da fare per le prossime legislature per il nuovo Ministro della semplificazione e per la nuova Commissione per la semplificazione. Infatti, scrivere una norma, come quella contenuta nell'emendamento 1.7000, che stabilisce che tutti «i termini e i regimi giuridici», eccetera, sono prorogati al 30 aprile 2012, eccetto gli altri, quando in realtà  questa è una norma che vale solo per un caso, per le rappresentanze militari, è cosa piuttosto curiosa. Chi andrà  a leggere la legge di conversione non capirà  e penserà  di sbagliarsi, perchà© se si usa il plurale, parlando di tutti «i termini e i regimi giuridici», si penserà  che i casi siano almeno due. Invece, questa norma «generale e astratta» è solo per la rappresentanza militare, ossia riguarda solo un caso.”

Ricapitolando, dal momento che le modifiche approvate dalle Commissioni saranno recepiti in un maxiemendamento sul quale il Governo sta per porre la fiducia e poichà© è presumibile che alla Camera non verrà  introdotta nessuna modifica al testo (in quanto il decreto decadrebbe a fine mese), è presumibile che il milleproroghe, ultima occasione utile per limitare gli effetti dei tagli agli stipendi, sarà  invece utilizzato per prorogare di altri nove mesi la rappresentanza militare, come fortemente richiesto da alcuni COCER.
 

 


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