MILLEPROROGHE, PDM: PROROGA COCER ATTO DI PROTERVIA ESTRANEO A DECRETO PERCHE' INCOSTITUZIONALE
Roma 23 feb 2011
“E’ una battaglia lunga ed estenuante quella che abbiamo combattuto già  nel 2009 e che ancora oggi combattiamo per evitare che per la seconda volta consecutiva ai militari sia tolto il diritto di voto.
Ci riferiamo ai numerosi tentativi che gli attuali delegati Cocer hanno messo in atto con la complicità  di alcuni esponenti politici della maggioranza per ottenere la proroga della proroga del loro mandato, calpestando il diritto dei loro stessi colleghi di poter eleggere i nuovi delegati dei Consigli della rappresentanza militare.
A seguito della nostra lotta civile e non violenta abbiamo visto con soddisfazione nascere spontaneamente il «Comitato articolo 52 – Militari tra la gente», composto da membri della rappresentanza militare e appartenenti alle Forze armate e associazioni, che sta promuovendo iniziative dirette verso tutto l’arco parlamentare e istituzionale per esprimere la più decisa contrarietà  ad ogni proroga dei Cocer a cui corrisponderebbe la negazione dei diritti dei militari.
La proroga dei Cocer, il cui mandato in regime di proroga scade il 30 luglio 2011, è un atto di protervia assolutamente ingiustificato con cui il Governo vuole assicurarsi la complicità  di un organismo che già  da tempo non gode più di alcuna fiducia da parte dei militari.
Non vi è alcuna ragione, nà © vi è la necessità  e l'urgenza di prorogarne l'esistenza fino al 30 aprile 2012, ed è per questi motivi che deve essere cancellata dal testo del decreto legge in conversione in queste ore alla Camera dei deputati.
Il Governo ha il dovere di garantire ad ogni cittadino il libero e incondizionato esercizio di tutti quei diritti stabiliti dalle leggi e dalla Costituzione, compreso quello, per i militari, di poter eleggere i nuovi Consigli dei rappresentanti e quindi deve prendere atto della volontà  espressa dalla base dei militari e non di quella dettata dall’arroganza di quei pochi delegati Cocer che per interessi personali, e non quelli del personale militare, hanno pietito la proroga."
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