MILLEPROROGHE: GOVERNO ANNUNCIA MAXIEMENDAMENTO-FIDUCIA. VOTO FINALE SABATO POMERIGGIO AL SENATO. CAMBIA DL
giovedì 24 febbraio 2011
MILLEPROROGHE:GOVERNO ANNUNCIA MAXIEMENDAMENTO-FIDUCIA
IL MINISTRO VITO SCRIVE, SARA’ POSTA DOMANI
(ANSA) - ROMA, 23 FEB - Il governo ha presentato un maxi
emendamento interamente sostitutivo del decreto milleproroghe,
oggetto di osservazioni da parte del Quirinale. Il ministro per
i rapporti con il Parlamento, Elio Vito, ha preannunciato con
una lettera alla Presidenza della Camera, l'intenzione del
governo di porre sul nuovo emendamento, probabilmente domani
mattina, la questione di fiducia. L'emendamento sara' discusso
domattina dall'aula.(ANSA).
MILLEPROROGHE: VOTO FINALE SABATO POMERIGGIO AL SENATO
(ANSA) - ROMA, 23 FEB - Il Senato restera' aperto anche
sabato per consentire il via libera finale al decreto
milleproroghe, ora all'esame della Camera. Lo ha deciso la
conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama, che prevede l'esame
del decreto nelle commissioni Affari costituzionali e Bilancio
venerdi', mentre sabato 26 febbraio approdera' in aula alle ore
11 e le dichiarazioni di voto sono previste alle 14 con la
diretta tv e il voto finale intorno alle 15. (ANSA).
MILLEPROROGHE:SALTA CONSOB E CAMPIDOGLIO,OK CON FIDUCIA
CAMBIA DL;SALTA BLOCCO RUSPE IN CAMPANIA; OK SENATO ENTRO SABATO
(di Francesco Carbone)
(ANSA) - ROMA, 23 FEB - Salta la riorganizzazione della
Consob e la possibilita' per il Campidoglio di aumentare il
numero degli assessori. E in zona Cesarini anche il blocco delle
demolizioni delle case abusive in CAmpania. Dopo una giornata di
'tira e molla' con diversi tentativi di mediazione arriva cosi'
la soluzione per varare definitivamente il milleproroghe
'stoppato' a fine cammino dai rilievi arrivati dal Colle. Si
cambia, fiducia e poi via libera definitivo dopo un nuovo esame
'flash' del Senato.
La giornata inizia con una serie di riunioni alla Camera. Poi
Giulio Tremonti sale al Colle per, formalmente, informare
Giorgio Napolitano sulla situazione in vista del G20. Nuovo giro
di riunioni tra il ministro, maggioranza, opposizione e anche il
presidente Gianfranco Fini. E arrivano in aula le proposte di
Tremonti. ''Il governo e' disponibile a cambiamenti'', poi
indica quali: salta l'assunzione per Provincia, in rapporto con
l'ultima sentenza della Corte Costituzionale (Mariastella
Gelmini dice che gli uffici stanno gia' lavorando ad una nuova
soluzione); salta appunto la normativa sulla Consob; non
sopravvive il 'salvamento' acquatico e la norma sugli immobili
acquisti a seguito di esproprio per Roma. E sempre Roma deve
ingoiare un altro boccone amaro: il numero degli assessori e dei
consiglieri del Comune di Roma non potra' aumentare. E su questo
si registra un siparietto tra Tremonti e il sindaco Gianni
Alemanno: ''ho molto apprezzato - dice il titolare di via XX
Settembre - che e' stato ripristinato il testo di luglio dove
c'era scritto che il numero di consiglieri e assessori si
sarebbe ridotto riducendo un po' i costi della politica''. ''Ma
non e' finita qui!'' risponde Alemanno.
Tra le altre modifiche quella della norma sull'incrocio tra
Tv e giornali (resta fino a fine 2011); salta la proroga della
Presidenza dell'Autorita' di vigilanza sui contratti pubblici e
e sui servizi; e dopo l'annuncio di una modifica che restringeva
lo stop alle demolizioni, in serata salta proprio la norma.
Salta la proroga delle concessioni dei contratti nella zona
dell' Etna. E infine una modifica arriva alle novita'
sull'anatocismo: si faranno salve le somme gia' versate. Ma la
soluzione non soddisfa nessuno: ne' i contrari alla norma, ne' i
favorevoli. E le demolizioni in Campania accentuano la maretta
nelle file della maggioranza e soprattutto tra i deputati del
Sud, innervositi dal fatto che nessuna delle nuove modifiche
proposte dal Governo riguardi interessi del nord.
Comunque, dopo l'intervento di Tremonti (che successivamente
sottolinea ''l'impegno da parte del governo e anche dal
Parlamento a non deviare dallo schema del decreto, mettendo
contenuti eterogenei'') si tenta una nuova mediazione nel
Comitato dei 18, cioe' delle commissioni Bilancio e Affari
Costituzionali che di fatto non hanno esaminato il testo. Ma la
mediazione con l'opposizione non si trova: le modifiche non sono
sufficienti. La palla passa nuovamente al Governo: il Cdm si
riunisce e conferma la possibilita' di porre la fiducia gia'
peraltro accordata nel primo passaggio in Senato. Ripartono le
votazioni con le pregiudiziali di costituzionalita' (bocciate).
Ma ormai il cammino sembra segnato. Il governo annuncera'
domani mattina la fiducia sul maxi-emendamente interamente
sostitutivo del testo arrivato dal Senato. Poi il testo tornera'
a Palazzo Madama per una approvazione sul filo di lana attesa
per sabato mattina. Per completare l'iter servira' la firma di
Giorgio Napolitano e poi che il testo sia pubblicato sulla
Gazzetta ufficiale. (ANSA).