LE PIAZZE DELLA LIBERTA' - di Emilio Ammiraglia
Pubblichiamo di seguito e in allegato un intervento del presidente dell'Associazione Solidarietà  Diritto e Progresso (Assodipro), Emilio Ammiraglia.
ASSOCIAZIONE SOLIDARIETA' DIRITTO E PROGRESSO
Ci sarà  molto da riflettere sul messaggio uscito dalle tante manifestazioni al femminile che domenica 13 febbraio hanno riempito le piazze di tante città  italiane; quello che in primo luogo appare chiaro è che le donne per prime, da sole, senza l’ombrello protettivo dei partiti o mandato politico ad agire hanno deciso di dire BASTA al degrado morale che sta infettando tutta la nostra società  e in primis la massima istituzione governativa tornando esse a dare senso e profondità  al rispetto della dignità  umana.
C’è poco da riflettere invece sul significato delle sollevazioni popolari che investono i nostri limitrofi paesi meditteranei; è il vento della libertà  che levandosi dai deserti nordafricani si abbatte, sconfiggendoli, sui regimi dittatoriali dei governi di quei paesi che per troppi anni hanno soffocato ogni elementare bisogno umano. In questo caso è il tentativo di affermare la dignità  umana che, spogliata del corredo protettivo dei diritti fondamentali universalmente riconosciuti, opera, saldando nelle piazze le voci della protesta, del dissenso e dello sdegno che, unite in un unico coro invocano la libertà  come condizione unica e imprescindibile dalla quale far germogliare la costruzione di una sostanziale, rispettosa e rispettata statualità  utile alla rinascita di una migliore società  .
C’è un’altra piazza che in questi giorni va affollandosi di cittadini che hanno qualcosa da dire, da reclamare e da evidenziare; non è una piazza fisica, non è un luogo simbolo che entrerà  nella storia per ricordare ai posteri sollevazioni popolari, feroci repressioni o carneficine di stato; è l’agorà  di internet che, grazie alla condivisibilissima iniziativa del “Comitato art. 52 – Militari tra la gente”, inizia ad essere frequentata da chi intende testimoniare la propria riprovazione democratica contro l’ennesimo atto di arroganza politica del governo in carica rappresentato dalla proroga delle RR.MM concessa di recente attraverso il c.d. milleproroghe.
A scorrere l’elenco degli aderenti alla iniziativa del Comitato di cui sopra c’è da pensare che, il rispetto della Sovrana Legge dello Stato, delle regole che informano la vita e il funzionamento delle sue istituzioni e il sostanziale rispetto dei patti che legano, come nel caso di cui ci stiamo occupando eletti ed elettori, sta ancora a cuore ed è sentito ... per fortuna da tanta gente che non si rassegna alle vergognose ingerenze di un governo il quale, lungi dall’affrontare i problemi veri del paese, si ingegna a trovar proseliti o meglio cortigiani i quali, nel non sapere o volere distinguere, secondo la nota teoria del Blanqui , la mano che li sfrutta da quella che li nutre non si accorgono o se ne fregano di essere utilizzati come un interruttore utile a silenziare il malcontento e la protesta che tracimano dalle caserme.
E’ da questa ultima piazza che partono segnali incoraggianti per le libertà  di tutela dei militari e per un diverso apprezzamento della loro condizione professionale; segnali che al netto della inconcludente indifferenza della politica stanno tutti lì a dimostrare che chi ieri parlava di diritti e di riforme da innestare e da promuovere nel comparto per saldare i ritardi storici che lo stesso anacronisticamente deteneva ancora in grembo aveva perfettamente ragione; è il tempo trascorso inutilmente e il permanere dei nodi irrisolti che si incaricano di evidenziare il punto di ripartenza a quanti voglio ancora spendersi per la nobile causa dei diritti e dei bisogni dei militari.
AS.SO.DI.PRO.
Il Presidente
Emilio Ammiraglia