INCONTRO CON IL CAPO DI STATO MAGGIORE DELLA DIFESA: DIMENTICANZE O VOLUTE OMISSIONI? - di Ferdinando Chinè

mercoledì 02 marzo 2011

Novara, 24.02.2010

Cari Amici e colleghi,

Nell’ottica di un continuo rapporto diretto tra l’attività  giornalmente praticata al CoCeR e le aspettative del personale, mi urge fare un piccolo resoconto dell’incontro (23.02.2011) del CoCeR Interforze con il Capo si Stato Maggiore Difesa, Generale di Corpo d’Armata Biagio Abrate.


Da poco insediato al vertice delle FF.AA. ha avuto la sensibilità  di voler incontrare quanto prima il Consiglio Interforze per un primo scambio di idee. In presenza di tutti i Capi Reparto delle cinque forze armate, sono state rese note le posizioni del Vertice dell’Amministrazione Difesa e della Rappresentanza. L’incontro, inizialmente legato all’etichetta via, via si è sciolto con gli interventi e l’accorata passione di alcuni Delegati. Dopo l’introduzione del Capo di SMD, l’intervento dei Presidenti di Sezione CoCeR, si voleva chiudere la riunione come al solito, tra saluti, auguri e ringraziamenti. Grazie ad un leggero scalpitio di alcuni, è stato fatto intendere che anche altri delegati avevano l’intenzione di fare un intervento. Nello specifico tre colleghi, Fico Pasquale, Antonello Ciavarelli e il sottoscritto. Nelle prossime ore i due amici hanno promesso che sintetizzeranno il loro discorso.


Ovviamente, in queste ultime ore, il problema dei problemi è contenere gli effetti della “Manovra Finanziaria”. Tutte le promesse politiche da Aprile dell’anno scorso fino ad oggi, non hanno sortito alcun effetto, se non quello di bloccare gli “automatismi stipendiali” ed aggiornare il diverso computo del TFS analogamente al TFR.


Questi sono i fatti, le parole, gli intenti, le vicinanze politiche, le promesse, tutt’altro.


Addirittura, nel documento elaborato dal Consiglio Interforze si fa un passaggio ad una imminente “Manovra correttiva” che sembrerebbe vada a toccare i “sei scatti”, “l’ausiliaria” e la “promozione alla vigilia”.


Come dire, al peggio non c’è mai fine, la realtà  supera sempre l’immaginazione.
Ebbene, lo scalpitio che mi ha riguardato per prendere la parola era incontenibile, non me la sono sentita di adagiarmi sulle arcinote questioni della Manovra, nonchà© non dire una parola sulle problematiche varie già  partecipate ai Suoi due ex predecessori, in attesa di soluzione.
Ho esordito al Capo di SMD, innanzitutto con l’imbarazzo di presenziare, parlare in qualità  di Delegato in regime di Proroga e probabilmente prossimo ad una ulteriore.


Ho ricordato che già  l’anno scorso, il COCER AM aveva votato una Delibera “CONTRO LA PROROGA”, inviata al Comparto Difesa e al CoCeR Interforze, nonchà© a tutte le forze politiche e del Governo, affinchà© non si consumasse uno strappo alla democrazia ai danni del personale e di eventuali nuovi candidati. In queste ore di una nuova “Proroga” è nato un Comitato trasversale, di cui faccio parte, tra Delegati di ogni livello (cobar, coir e cocer) che contesta apertamente l’ennesima forzatura, inserita ad arte nel Decreto Milleproroghe. Mi piacerebbe sapere come la pensa lo Stato Maggiore Difesa.


Ciò premesso, oltre all’imbarazzo di ricoprire una posizione rappresentativa “ope legis”, vi è l’amarezza di aver constatato due enormi dimenticanze nell’elenco di SMD delle problematiche del personale: il RIALLINEAMENTO e l’AVANZAMENTO.


Innanzitutto, quando genericamente si parla di “Riordino delle Carriere” finanziato, da fare e poi scippato, si dimentica di fare la differenza con il RIALLINEAMENTO.


La Finanziaria n.350/2003 Art.3 ha stabilito, attraverso due commi specifici, il finanziamento, a partire dall’anno 2004, per il Riordino delle Carriere e per il RIALLINEAMENTO, del personale NON DIRETTIVO, non allineato nelle due precedenti operazioni di riordino. Ora, “polpetizzare” entrambi i commi in un'unica generica definizione, non giova a nessuno, in particolare per chi attende il Riallineamento (DDL 934), che è cosa diversa dal Riordino delle Carriere! E’ già  improprio includere i Dirigenti, gli ufficiali, nel concetto di “Riordino delle Carriere” già  finanziato, figuriamoci dimenticare le posizioni da SANARE, ancor prima di qualsivoglia nuovo Riordino. Probabilmente, se ad oggi non è stato fatto il Riordino delle Carriere perchà© mancavano le risorse per i dirigenti e non quelle del restante personale.


L’altra triste dimenticata sofferenza è quella sull’AVANZAMENTO, sotto il profilo di TRASPARENZA e OMOGENEITA’ di trattamento a livello interforze. Dopo una decina di Delibere del CoCeR AM e del Comparto Difesa, non si capisce perchà© la problematica non è neanche messa in elenco. Perchà© non viene almeno citata in nessuna occasione, compreso ora.


Probabilmente è colpa mia, colpa nostra, come Delegati non abbiamo saputo/potuto fare di più. Probabilmente, ho ed abbiamo sbagliato l’approccio, il metodo, tocca rivedere qualcosa. Penso ci siano tre modi per fare le cose, modalità  che definisco con la “regola delle tre “C”: con il Culo, con il Cervello e con il Cuore.


Sono cose fatte con il “Culo”, quelle che si fanno per smarcare una casella, per dire semplicemente l’ho fatto. Sono cose fatte con il “Cervello” quelle in cui si ragiona, si guardano i pro e i contro, si cerca l’equilibrio, non si scalpita e si attende fiduciosi. Viceversa, sono cose fatte con il CUORE quelle in cui, oltre all’utilizzo del “Cervello” si è pronti a perdere un pezzo di “Culo”, ci si mette in gioco, si guarda il fine nobile piuttosto delle conseguenze.


Ebbene, ero convinto di essermi adoperato finora con passione, ma, evidentemente, se sussistono talune dimenticanze avrei dovuto fare di più. Da oggi ho intenzione di dedicarmi maggiormente con il ”Cuore”, augurandomi che trattasi di sviste in buona fede piuttosto che di volute omissioni. In tal caso, se tutto il dialogo si riduce a formalismi di facciata, da questo momento in avanti mi gioco un pezzo di culo.


A maggior ragione, essendo in regime di “proroga” mi sento obbligato a fare di più, per togliere ogni dubbio a coloro che imperversano sul web, nei blog definendoci Delegati venduti.


Ringrazio il Capo di S.M.D. per l’occasione fornita, con l’augurio che Stati Maggiori e Rappresentanze, nei prossimi incontri, trovino quella collaborazione necessaria a dare fiducia e senso di appartenenza al nostro lavoro.


Purtroppo, nella replica del Capo di SMD, pur toccando tutti gli argomenti delineati dagli interventi, una parola sulla proroga non è stata detta. Dimenticanza o voluta omissione?

Cordiali Saluti

FERDINANDO CHINàˆ
Delegato Co.Ce.R. Aeronautica Militare

Tua email:   Invia a: