CAPO MASSONE CON PRESUNTA TALPA IN PROCURA TORINO, 4 INDAGATI - SICUREZZA: SAP, TREMONTI VUOLE DESTRUTTURARLA - P.A: ARAN CONVOCA SINDACATI SU ELEZIONI RSU PUBBLICO IMPIEGO - VENDE OGGETTI FORZE POLIZIA SENZA NUMERI MATRICOLA, DENUNCIA

sabato 05 marzo 2011


CAPO MASSONE CON PRESUNTA TALPA IN PROCURA TORINO,4 INDAGATI
(ANSA) - TORINO, 4 MAR - Un autorevole esponente della
massoneria aveva una ''talpa'' nel Palazzo di Giustizia di
Torino che, in un'occasione, gli rivelo' delle notizie su
un'inchiesta. Di questo si parla in un procedimento giudiziario
che in questi giorni e' sfociato in un ''avviso di chiusura
indagini'' recapitato a quattro persone: tra esse figura
un'impiegata della procura che pero', nella vicenda, ha avuto un
ruolo marginale.
La presunta ''talpa'' e' un maresciallo della guardia di
finanza (anche lui affiliato alla massoneria) in servizio nella
squadra di polizia giudiziaria della procura: dopo l'apertura
delle indagini venne messo agli arresti domiciliari, una volta
tornato in liberta', fu trasferito ad altro incarico. Si procede
per rivelazione di segreti d'ufficio e accesso abusivo a sistema
informatico.
L'inchiesta, avvolta dal massimo riserbo, e' stata svolta dai
colleghi del maresciallo su indicazioni del pm Antonio Rinaudo.
Il massone, secondo quanto si e' appreso, ha raggiunto il
trentatreesimo grado (il piu' alto) nel suo percorso di
iniziazione. Lo scorso anno, in base a quanto risulta agli
inquirenti, si e' interessato a un'inchiesta della procura
subalpina su un traffico di cani dall'Est Europeo facendo
filtrare, tramite il suo intermediario, alcune informazioni a
una sua conoscente, una veterinaria che in quel procedimento era
indagata.
Il finanziere respinge l'accusa di aver fornito informazioni
riservate, sostenendo di aver fornito chiarimento di carattere
generale che non potevano in alcun modo compromettere il lavoro
dei colleghi. Gli inquirenti, pero', si sono concentrati su un
tentativo di ingresso nel registro generale della procura,
eseguito da un computer riconducibile a un pm risultato estraneo
al fatto: il maresciallo ha negato di esserne al corrente.
Le dichiarazioni delle persone coinvolte hanno portato gli
inquirenti a iscrivere nel registro degli indagati il nome della
segretaria di un magistrato della procura di Torino: l'avviso di
chiusura indagini nei suoi confronti e' considerato un ''atto
dovuto'', in grado di metterla in condizione di chiarire il suo
ruolo ed eventualmente di chiedere l'archiviazione
immediata.(ANSA).

SICUREZZA: SAP, TREMONTI VUOLE DESTRUTTURARLA
PER ASFISSIA RISORSE RISCHIO DISAGI IN EMEREGNZA IMMIGRAZIONE
(ANSA) - ROMA, 4 MAR - ''L'atteggiamento di Tremonti e'
assolutamente incomprensibile e viene da chiedersi quale
credibilita' possa avere un Governo il cui ministro
dell'economia, con la sua indiscriminata politica di tagli
lineari e non selettivi, lavora per destrutturare il sistema
sicurezza, disattendendo gli impegni piu' volte presi anche dal
premier Berlusconi e sottoscritti dall'Esecutivo durante
l'ultimo rinnovo contrattuale''. Lo afferma Nicola Tanzi,
segretario generale del sindacato di polizia Sap, aggiungendo
che ''l'asfissia di risorse che stiamo vivendo rischia gia' in
queste settimane di crearci disagi nella gestione dell'emergenza
immigrazione''.
''Se e' vero, come riferiscono alcune fonti giornalistiche -
spiega Tanzi - che il ministro Tremonti ha abbandonato
anticipatamente il tavolo dell'ultimo consiglio dei ministri,
sottraendosi ad un confronto sul tema delle risorse per la
sicurezza con Maroni e La Russa, c'e' sicuramente qualcosa che
non funziona. Ci chiediamo, ormai da due anni, perche'
autorevoli esponenti della maggioranza continuino a rassicurare
le forze dell'ordine, salvo poi essere smentiti dal super
ministro dell'economia che pare essere il vero deus ex machina
dell'Esecutivo. A noi - conclude - non piacciono certi giochi
politici e non piacciono neppure alle 500.000 famiglie degli
operatori della sicurezza, militari compresi, che ogni giorno
rischiano la vita e che faticano sempre di piu' ad arrivare alla
fine del mese''. (ANSA).

P.A: ARAN CONVOCA SINDACATI SU ELEZIONI RSU PUBBLICO IMPIEGO
(ANSA) - ROMA, 4 MAR - Potrebbero arrivare a breve le
elezioni delle Rsu nel pubblico impiego scadute da oltre un anno
per la scuola e da diversi mesi nel resto dei comparti. L'Aran
infatti ha convocato per il 21 marzo i sindacati rappresentativi
del settore.
La decisione - sottolinea l'Usb in una nota - arriva dopo la
sentenza del Consiglio di Stato sul diritto dei lavoratori a
eleggere i propri rappresentanti alla scadenza naturale delle
RSU. (ANSA).


P.A: ARAN CONVOCA SINDACATI SU RSU; CGIL, ELEZIONI SUBITO
(ANSA) - ROMA, 4 MAR - ''Finalmente l'Aran ha convocato i
sindacati sulle elezioni delle Rsu'': lo ha detto il
responsabile dei settori pubblici della Cgil Michele Gentile
chiedendo che le elezioni si fissino ''subito''.
''Dopo il blocco della riforma Brunetta, la richiesta della
Cgil di indire subito le elezioni per il rinnovo delle
Rappresentanze sindacali unitarie nel pubblico impiego, il
parere del Consiglio di Stato che obbliga il voto anche con i
vecchi comparti - ha detto Gentile - finalmente l'Aran ha
convocato per il 21 marzo i sindacati''.
''La Cgil - sottolinea il sindacalista - aveva chiesto, e
chiedera' ancora una volta il prossimo 21 marzo, di procedere a
stilare il calendario per il rinnovo delle Rsu tra i tre milioni
di lavoratori pubblici e per l'accertamento della effettiva
rappresentativita' delle organizzazioni sindacali per farla
finita - conclude - con tutti coloro che sostengono di essere
diventati improvvisamente piu' rappresentativi senza nessuna
prova''. (ANSA).

VENDE OGGETTI FORZE POLIZIA SENZA NUMERI MATRICOLA, DENUNCIA
(ANSA) - ORVIETO (TERNI), 4 MAR - La divisione
amministrativa, sociale e dell'immigrazione della questura di
Terni ha denunciato un commerciante di 54 anni di Orvieto per
aver venduto, nel suo negozio di articoli militari,
porta-documenti, placche metalliche di riconoscimento,
porta-placche e portafogli con le scritte ''polizia'',
''carabinieri'' e ''guardia di finanza''.
Si tratta, hanno spiegato i poliziotti, di oggetti del tutto
simili a quelli realmente utilizzati dalle forze dell'ordine, ma
ovviamente sprovvisti dei numeri di matricola identificativi.
Oltre agli articoli, circa un centinaio, gli agenti hanno
sequestrato anche i cataloghi pubblicitari e hanno concentrato
le indagini anche verso le ditte produttrici, note a livello
nazionale.
I controlli nei confronti dei negozi che vendono questo tipo
di materiale, intanto, sono stati intensificati in tutta la
provincia. (ANSA).




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