LA RUSSA, GIUSTO INCENTIVARE RECLUTAMENTO PENNE NERE. 10.000 ALPINI, IL 70% DEL CENTRO-SUD - SCANU (PD), AVVIARE RIDEFINIZIONE FORZE ARMATE - FISCO: IN 2010 OLTRE 10 MILIONI SERVIZI A CITTADINI - COMUNI: SE HAI PAY TV NO TARIFFE AGEVOLATE E SUSSIDI

giovedì 10 marzo 2011

DIFESA: LA RUSSA, PROVVEDIMENTO SU ALPINI SI PUO' MIGLIORARE
GIUSTO INCENTIVARE RECLUTAMENTO PENNE NERE, STUDIARE MODO GIUSTO
(ANSA) - ROMA, 9 MAR - ''Il provvedimento non e' stato
bocciato, e' stato rinviato in commissione. Puo' darsi che si
possa migliorare, ma certo non era finalizzato a privilegiare
qualcuno: lo scopo e' diverso e condivisibile''. Lo ha detto il
ministro della Difesa, Ignazio La Russa, a proposito del voto a
Montecitorio sulla proposta di legge relativa agli incentivi per
favorire, nelle regioni dell'arco alpino, il reclutamento di
volontari nei reparti delle truppe alpine.
''Certo - ha affermato il ministro, c'e' un dato specifico:
gli alpini, come dice la parola stessa, sono nati per essere una
forza che opera principalmente sulle Alpi, anche se credo ci sia
gia' un emendamento correttivo che parli di tutte le zone di
montagna al di sopra dei 1.800 metri. Penso non ci sia niente di
male a trovare un modo per non far depauperare una ricchezza
dell'Italia quale e' stata quella degli alpini concentrati
appunto nell'arco alpino. Poi i modi per farlo possono essere
tanti: questo e' uno, che non e' stato immaginato dal ministero
della Difesa ma dal Parlamento. Io ne avrei immaginati anche di
migliori, ma pure questo non lo considero negativo''.
Secondo La Russa, ''chi fa la polemica la fa troppo facile,
perche' fino a quando c'era l'Esercito di leva e tutti dovevano
fare il servizio militare erano tantissimi i giovani che
risiedevano nelle regioni dell'arco alpino che chiedevano di far
parte delle truppe alpine, ma adesso non e' piu' cosi' perche'
con l'esercito di soli professionisti bisogna far fare gli
alpini a quelli che hanno scelto di fare il militare e in quella
terra non sono tantissimi. Quindi occorre incentivare chi abita
li' a fare questa scelta. Non so se il modo con cui questa
proposta di legge pensa di incentivarlo sia il migliore: io
penso di no, o perlomeno che non sia da solo risolutivo, perche'
credo che serva di piu' un lavoro culturale, ma l'idea di
incentivare quella forma di reclutamento e' giusta''. (ANSA).

DIFESA: 10.000 ALPINI, IL 70% DEL CENTRO-SUD
ARRUOLATI SOLO QUELLI CHE LO CHIEDONO, MA PROVENIENZA NON CONTA
(ANSA) - ROMA, 9 MAR - La battaglia della Lega contro la
'meridionalizzazione' del corpo degli alpini e' di vecchia data,
ma non ha assicurato finora i risultati auspicati: su un totale
di circa 10.000 militari di truppa con la penna nera sul
cappello, infatti, il 70% proviene oggi dalle regioni
centro-meridionali. Percentuale che si abbassa pero' se si
considerano i sottufficiali e scende ancora con gli ufficiali.
A piu' riprese negli anni, e sempre su iniziativa di
parlamentari leghisti, sono state sollecitate ''utilita'
economiche'' (cioe' piu' soldi) rispetto ai parigrado e diversi
altri ''incentivi addizionali'' per i ''giovani padani'' che
decidevano di fare i volontari nelle truppe alpine. Un modo per
evitare, si diceva, che questo storico corpo ''perda la propria
identita'''. Ma, almeno finora, l'unico benefit che gli alpini
hanno ottenuto e' una ''indennita' operativa delle truppe
alpine'' che riguarda la specificita' del corpo e di cui
naturalmente godono tutte le penne nere, cioe' prescinde dalla
provenienza geografica del soldato. L'Esercito poi prevede anche
una indennita' di ''sede disagiata'', che in alcuni casi
riguarda i reparti alpini, ma non solo.
Il trend, cominciato con la fine della naja, resta quello che
vede aumentare il numero di militari del sud nelle brigate
alpine, al pari delle altre. Con la leva obbligatoria, infatti,
le truppe alpine attingevano i propri militari di leva solo da
determinati distretti del nord e, nel corpo, la percentuale dei
meridionali non superava il 5%. Finita la naja, pero', le cose
sono cambiate, visto che un magro stipendio come quello del
volontario di truppa non costituiva, e non costituisce, un
appeal per i giovani delle regioni piu' ricche del nord, bacino
storico di reclutamento delle penne nere.
Succede cosi' che nelle due brigate alpine - la Julia, che ha
sede a Udine e reggimenti nel Triveneto, e la Taurinense, che ha
sede a Torino e reggimenti a Torino, ma uno anche all'Aquila -
l'accento del soldato e' soprattutto meridionale. Tra i soldati
di truppa quelli che provengono dal nord sono circa il 30%,
forse meno, ma la percentuale si alza con i sottufficiali; gli
ufficiali, invece, a causa del numero ridotto e dell'ampia
domanda, sono in prevalenza settentrionali.
Riguardo al reclutamento, una novita' introdotta
dall'Esercito nel 2009 e' quella di indirizzare nelle truppe
alpine soltanto i volontari che ne fanno richiesta al momento
dell'arruolamento (all'incirca il 10% per ogni 'blocco'): un
modo per dare vita ad un corpo motivato, omogeneo, fatto di
persone che credono tutte negli ideali, nei valori, nelle
tradizioni delle penne nere. Ma se si tratta di 'padani' o
siciliani e' ininfluente. (ANSA).

DIFESA: DEPUTATI PD, BENE STOP A PROPOSTA DISCRIMINATORIA
(ANSA) - ROMA, 9 MAR - ''Noi siamo pronti a fare un
intervento serio a sostegno degli alpini e di tutte le Forze
armate, ma la maggioranza ha scelto la strada dello spot che per
noi e' inaccettabile'', ha dichiarato Ettore Rosato, deputato Pd
della commissione Difesa della Camera, commentando la bocciatura
in Aula della proposta di maggioranza sugli Alpini.
''Con la proposta sostenuta dalla Lega - prosegue Rosato - si
creavano discriminazioni tra alpini residenti in un territorio o
nell'altro, e tra loro e gli altri militari che fanno lo stesso
lavoro e che alpini non sono. Non si davano risposte alle
legittime attese di migliaia di giovani che per noi rischiano la
vita in scenari difficili e pericolosi come l'Afghanistan e che
meritano molto di piu' di una piccola ipotetica mancia a
cominciare dalla possibilita' di restare nelle Forze armate cosa
che oggi viene negata a otto su dieci di quelli che
reclutiamo''.
Anche per il deputato Antonio Rugghia, del Pd, la Camera ha
fatto una scelta giusta rinviando in Commissione la proposta di
legge sugli alpini perche' ''e' un vero pasticcio e avrebbe
creato solo discriminazioni''. ''Questa proposta di legge -
prosegue Rugghia - prevedeva degli incentivi al reclutamento
degli alpini senza pero' prevedere gli adeguati finanziamenti e
raccomandava agli enti locali di sostenere l'arruolamento con
agevolazioni fiscali e assistenziali. Questo avrebbe creato
discriminazioni all'interno del corpo degli alpini e fra questi
e gli altri corpi militari''. (ANSA).

DIFESA: DONAZZAN(PDL),NON SERVE LEGGE PER QUOTA ALPINI NORD
CON MINISTRO LA RUSSA C'E' AUMENTO SOLDATI DA AREE MONTANE
(ANSA) - VENEZIA, 9 MAR - "Non serve un disegno di legge per
definire quanti alpini del nord devono esserci nelle truppe
alpine, mi sembra solo una posizione strumentale". Commenta cosi'
Elena Donazzan, assessore regionale all'Istruzione, Formazione e
Lavoro,la proposta del Pd, sostenuta da Idv e Fli, di rinviare
in commissione la proposta di legge sugli incentivi per
favorire, nelle regioni dell'arco alpino, il reclutamento di
militari volontari nei reparti delle truppe alpine.
"Infatti - aggiunge Donazzan -, da quando al Governo c'e' il
Ministro Ignazio La Russa, sono aumentati i soldati provenienti
dalla tradizionale zona di reclutamento nelle Truppe Alpine".
"E' evidente - ha specificato l'assessore regionale - che le
indicazioni date ai vertici dell'esercito al momento delle
selezioni abbiano giustamente tenuto conto che gli alpini hanno
peculiarita' legate ad una tradizione di montagna, sia che si
tratti di Alpi, sia che si tratti -come da sempre- di Appennini
ed in particolare degli 'Abruzzi'". "A favorire questa
sensibilizzazione - ha proseguito Donazzan - e' intervenuta la
proposta dell'Associazione nazionale alpini, accolta
immediatamente dal ministro La Russa, della cosiddetta mini-
naja,". "Dopodiche' - ha concluso -, poco mi interessa da che
parte arrivino i nostri soldati, quando sempre antepongono
l'amore per la Patria e l'affetto per la divisa italiana, che
non fa distinzione in termini di valore se l'alpino si chiama
Matteo Miotto ed e' di Thiene (Vicenza) o Luca Sanna ed e' di
Oristano". (ANSA).


DIFESA: SCANU (PD), AVVIARE RIDEFINIZIONE FORZE ARMATE
(ANSA) - ROMA, 9 MAR - ''Apprendiamo che il ministro della
Difesa La Russa ha illustrato oggi, durante il Consiglio Supremo
di Difesa, le linee generali di un provvedimento di legge
finalizzato alla revisione del nostro strumento militare. Il Pd
ha evidenziato gia' da tempo la necessita' di avviare in
Parlamento un processo di ridefinizione delle nostre Forze
armate", lo ha detto il senatore del Pd Giampiero Scanu,
capogruppo in commissione Difesa del Senato.
Secondo il parlamentare la ''ridefinizione'' dovrebbe essere
realizzata alla luce di tre parametri: ''la verifica del nostro
modello di Difesa, la razionalizzazione delle spese, il processo
di costruzione di una difesa comune europea''.
''E proprio gli scenari di oggi - prosegue - dimostrano
quanto sia urgente discutere delle finalita' e degli assetti del
nostro sistema, a partire dall'elaborazione di un nuovo modello
che consenta al nostro Paese di far fronte alle sfide dello
scenario nazionale e internazionale''. (ANSA).

FISCO: IN 2010 OLTRE 10 MILIONI SERVIZI A CITTADINI
(ANSA) - ROMA, 9 MAR - Nel 2010 l'Agenzia delle Entrate ha
erogato piu' di 10 milioni di servizi ai cittadini, attestandosi
a quota 10.289.304, in crescita di quasi 400mila prestazioni sul
2009 e di ben oltre un milione negli ultimi tre anni.
Nel renderlo noto con un comunicato, l'Agenzia delle Entrate
spiega che le locazioni sono sempre piu' a misura di web: basta
un click e l'affitto e' registrato. Sono state 172.684 le
locazioni registrate online, oltre duemila in piu' sul 2009.
Partenza sprint per Civis, il nuovo servizio di assistenza
via web, che nel 2010 ha visto 271.404 richieste di 'supporto'
telematico da parte dei contribuenti e professionisti.
Segno piu' anche per il servizio di Posta elettronica
certificata (Pec), che l'anno scorso e' stato usato 14 mila
volte per inviare agli uffici e-mail con valore legale.
E' sceso il numero di rilasci, variazioni e cessazioni delle
partire Iva. Il dato, infatti, si e' dimezzato in tre anni,
calando da 797.458 del 2008 a 371.123 nel 2010. E' l'effetto di
'Comunica', il nuovo servizio per avviare le imprese ''in un
solo giorno'', che l'anno scorso ha registrato un'impennata a
569.945 contro 8.525 del 2009.
Con 1.884.967 interventi balza l'assistenza del Fisco sulle
comunicazioni e sulle cartelle di pagamento legate alle
dichiarazioni fiscali, contro i 1.525.256 registrati nel 2009.
E' il risultato dell'accelerazione impressa dalle Entrate al
calcolo dei tributi risultanti dalle dichiarazioni.
Corrono sempre piu' veloci le risposte date dai Centri di
assistenza multicanale, con piu' di 68mila feedback forniti via
e-mail e sms. Sono infatti oltre 10mila le risposte fornite in
piu' rispetto al 2009, utilizzando la rete. Cresce anche il filo
diretto al telefono con i contribuenti: gli operatori dei Cam e
dei mini call center, l'anno scorso hanno risposto a piu' di 2
milioni di chiamate, circa 200mila in piu' rispetto al 2009.
Infine, continua il trend positivo delle autorizzazioni e
delle agevolazioni, nel 2010 in leggera crescita rispetto al
2009, a quota 71.449 ed e' cresciuto il numero delle
registrazioni di atti e denunce di successione, che nel 2010 ha
superato i tre milioni. (ANSA).



COMUNI: VINCI; SE HAI PAY TV NO TARIFFE AGEVOLATE E SUSSIDI
(ANSA) - VINCI (FIRENZE), 9 MAR - ''Non vogliamo
criminalizzare chi ha la pay-tv in casa. Ma se queste persone
chiedono un'agevolazione per un servizio comunale e spendono 200
o 300 euro l'anno per un bene di consumo non essenziale come la
televisione a pagamento non le inseriamo nelle liste di coloro
che possono beneficiare dei sussidi''. La decisione e' del
Comune di Vinci, guidato dal sindaco Dario Parrini. La notizia
e' stata diffusa oggi dal quotidiano Il Tirreno.
L'amministrazione comunale ha modificato gli scaglioni dell'
Isee, l'indicatore della situazione economica equivalente, ed ha
escluso a priori i possessori di certi beni. Non possono
accedere alle esenzioni sui servizi a domanda individuale coloro
che hanno un'auto di potenza superiore agli 80 kw, immatricolata
nei cinque anni precedenti alla richiesta di agevolazione, chi
ha una moto di potenza superiore ai 25 kw, chi possiede una
barca o un camper. A questi si aggiungono, ed e' qui la novita',
anche le famiglie intestatarie di un abbonamento alla tv a
pagamento. Il tutto viene dichiarato con un'autocertificazione e
sara' il Comune a svolgere controlli a campione insieme alla
guardia di finanza come avviene in tutte le amministrazioni
comunali.
(ANSA).

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