ITALIA OGGI: GDF A CACCIA DI PATRIMONI.

giovedì 31 marzo 2011

Gdf a caccia di patrimoni

di Cristina Bartelli – Italia Oggi 30.03.2011
 
La Guardia di finanza a caccia di patrimoni. L'obiettivo del 2011 per i reparti delle Fiamme gialle è quello di assicurare l'incremento della percentuale del riscosso rispetto a quella dell'accertato. E la direzione scelta è l'utilizzo degli strumenti cautelari: confisca per equivalente e sequestri.
Priorità  di lavoro, inoltre al piano Ginevra, nome in codice per i nominativi della lista Falciani. E infine sinergie con l'Agenzia delle entrate per progetti specifici su redditometro con 40.000 verifiche e recupero d'evasione. Il quadro è stato delineato dalla circolare del 18 marzo inviata ai reparti sugli indirizzi operativi per il 2011, di cui Italia Oggi è in grado di anticipare i contenuti.
Nel documento si sottolinea l'importanza di assicurare all'erario che i patrimoni che vengono disvelati attraverso gli accertamenti sempre più mirati e selettivi, non siano dispersi nelle more dei procedimenti e dei tempi tecnici.
Ecco dunque che, sia sul piano penale sia su quello amministrativo, dovrà  essere dato spazio all'utilizzo, ove ce ne siano i presupposti, a confische per equivalente e sequestri. In quest'ottica si sottolinea la partnership confermata e riconosciuta come azione importante con Equitalia. Con la società  di riscossione, infatti, la Guardia di finanza sarà  alleata nel recupero e nella ricostruzione delle evidenze patrimoniali dei debitori dell'erario. Con un'attività  di supporto anche negli accessi e nell'esame della documentazione contabile.
La maggiore incisività  di questa azione è stata già  registrata nel corso del precedente anno mediante un incremento dell'utilizzo anche sul piano amministrativo dei sequestri cautelari.

Il trend crescente che ha l'obiettivo di avvicinare sempre di più la forbice tra accertato e riscosso secondo gli addetti ai lavori, subirà  un accelerazione dal primo luglio con l'avvio dell'avviso di accertamento titolo esecutivo.
Ma negli indirizzi operativi ai reparti, si punta l'attenzione su obiettivi specifici. Oltre la priorità  del piano Ginevra e cioè la chiusura entro giugno delle verifiche sulle posizioni dei 7 mila contribuenti, indicizzati da Herve Falciani, le fiamme gialle affileranno le armi anche sul fronte del redditometro. In attesa dell'avvio delle nuove procedure di accertamento sintetico introdotte con il dl 78/2010, sono stati messi in agenda 40 mila verifiche con l'utilizzo di Ce.te (controllo economico del territorio) finalizzato proprio a rendere fluido, veloce e puntuale il flusso di notizie concernenti le «ricchezze visibili» rilevate da tutti i reparti territoriali ed aeronavali.
Ma accanto al redditometro spazio anche a progetti specifici, che saranno definiti con la direzione accertamento dell'Agenzia delle entrate sulle compensazioni tra debiti e crediti erariali quando esistono pendenze debitorie con l'erario per oltre 1.500 euro. Specifiche analisi saranno condotte per le imprese di media dimensione che presentino fenomeni di perdita sistemica e infine come da indicazione del dl 78/2010, nel mirino delle fiamme gialle guidate dal comandante generale Nino Di Paolo, finiranno anche le imprese apri e chiudi.

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