CONSIDERAZIONI SULLA CONFERENZA-DIBATTITO DI MFD SUL MOBBING - DI LORENZO LORUSSO

giovedì 19 maggio 2005

Pubblichiamo una nota che ci ha inviato il Presidente del Movimento dei Finanzieri Democratici, Lorenzo Lorusso, a margine della conferenza-dibattito tenutasi il 29 aprile scorso a Trieste sul tema "Una legge contro il mobbing, aspetti che riguardano il pubblico impiego e le Forze di Polizia".

Trieste) Sebbene fossero state invitate, con largo anticipo, alla conferenza sul mobbing indetta dal Movimento dei Finanzieri Democratici, le gerarchie militari triestine non si sono presentate.

Buona educazione - noi riteniamo - avrebbe voluto almeno una frase di circostanza, del genere: <<Siamo spiacenti, ma per impegni improcrastinabili precedentemente presi non potremo essere presenti alla conferenza, vi ringraziamo per l’invito e vi auguriamo buon lavoro>>.

Ma i "nostri" ufficiali della Guardia di Finanza - comandante regionale, provinciale e del nucleo di Polizia Tributaria – non hanno trovato neppure il tempo per una frase di circostanza, di quelle preconfezionate. Però, e c’è sempre un però nelle cose, alla conferenza stampa si è presentato un inviato davvero "speciale", il quale, alla domanda inerente a quale testata giornalistica appartenesse, arrossendo ha allargato le braccia in maniera imbarazzata e sconsolata, non sapendo cosa rispondere.

Qualche sindacalista di polizia presente in sala ha ricordato di avere visto questo signore – qualche anno fa – indossare la divisa della Guardia di Finanza in un prestigioso reparto del Corpo.

Ora, però, questo maresciallo (tale sembrerebbe essere il suo grado gerarchico) fa servizio in abiti borghesi ed è piuttosto facile indovinare anche il perché, considerato che tra gli intervenuti alla conferenza era l’unico a non avere ricevuto l’invito.

Non ci aspettavamo certo che le gerarchie militari triestine fossero venute a dibattere con noi sul crescente fenomeno del mobbing, non lo avrebbero mai fatto in ossequio ai Comandi romani, ma che qualcuno si fosse premurato di mandare pure un "osservatore", questo non ce lo saremmo aspettati.

Non ce lo saremmo aspettati perché, al contrario di qualche loro predecessore, questi comandanti avevano manifestato maggiore distacco dalle vecchie diatribe intercorse tra la nostra Associazione ed i vertici militari del Corpo. Ma evidentemente c’eravamo sbagliati anche questa volta, avevamo confuso i sorrisi e le strette di mano con il pluralismo ed una certa disponibilità al dialogo, alla collaborazione.

Comunque, se qualcuno credeva di trovare dei sovversivi intenti a destabilizzare le istituzioni (così si espresse, più o meno, qualche anno fa, un ufficiale in servizio nel Veneto), sarà rimasto molto deluso, anche dall’altissimo livello della discussione.

Un docente universitario, il Prof. Enzo Kermol, un giurista di alto livello, il Dott. Michele Spinelli, un Colonnello in congedo della Guardia di Finanza, il Dott. Vincenzo Cerceo, e due rappresentanti regionali dei maggiori sindacati di Polizia (SILP-CGIL e SIULP), Franco Grando e Daniele Dovenna, avrebbero dovuto rassicurare i più scettici "osservatori" ed essere di estrema garanzia anche per una eventuale partecipazione ufficiale del Comando delle Fiamme Gialle. Così non è stato ed in tutta sincerità ce ne rammarichiamo, anche perché, e noi ne siamo convinti, i vertici della Guardia di Finanza forse non sarebbero in grado di organizzare una tavola rotonda su un argomento che suscita così tanto interesse per la base e di così alto livello giuridico-culturale.

Con ciò non si vuole certo affermare che i vertici del Corpo non abbiano capacità organizzative di rilievo, ma spesso l’imponente macchina che viene messa in moto dalle gerarchie per convegni e conferenze non suscita – per le sue finalità e per i suoi contenuti - un analogo interesse per la base del Corpo.

I dati sciorinati annualmente dal Comando Generale sulla lotta all’evasione e all’elusione fiscale, rappresentano solo una buona intenzione, una goccia nel mare. E se i dati in nostro possesso sono validi siamo ancora lontanissimi dallo sconfiggere questi fenomeni, la lotta all’evasione – a nostro avviso – è impari se non ci sarà una radicale trasformazione del Corpo ed un immediato adeguamento ai parametri e alle strutture delle altre Polizie Finanziarie Europee.

LORENZO LORUSSO, Presidente nazionale del Movimento dei Finanzieri Democratici


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