COCER CC, APPROVARE MODIFICHE A RAPPRESENTANZA LETTERA APERTA A CAPIGRUPPO CAMERA - CODICI MILITARI: GOVERNO BATTUTO, RIFORMA CONGELATA

sabato 21 maggio 2005

 

FORZE ARMATE: COCER CC, APPROVARE MODIFICHE A RAPPRESENTANZA

LETTERA APERTA A CAPIGRUPPO CAMERA

 

   (ANSA) - ROMA, 18 MAG - Approvare il provvedimento di modifiche in tema di rappresentanza militare che porta il mandato dei delegati Cocer da 3 a 4 anni e consente la loro rieleggibilita' per una sola volta. Lo chiede il Cocer dei carabinieri in una lettera aperta ai capigruppo della Camera.

   Il provvedimento, spiega l' organismo, gia' approvato dal Senato, ''e' stato presentato perche' ancora una volta la legge di riforma della rappresentanza attesa da 20 anni dal mondo militare, benche' definita dalla commissione Difesa della Camera, per questioni di tempo non riuscira' ad essere discussa nelle sedi naturali, cioe' le aule parlamentari''.

   Le modifiche richieste, prosegue il Cocer, ''costituiscono il minimo risultato per poter concretamente affermare la volonta' del Parlamento di esaudire, ancorche' in piccola parte, le attese del mondo militare, sventando possibili ricerche, da parte di questo, di soluzioni diverse''. (ANSA).

 

CODICI MILITARI: GOVERNO BATTUTO, RIFORMA CONGELATA

FRANCHI TIRATORI COLPISCONO A PRIMO VOTO SEGRETO, UNIONE ESULTA

(di Francesco Bongarra')

 

   (ANSA) - ROMA, 17 MAG - Il governo cade al primo dei voti segreti, in Aula alla Camera, sulla riforma dei codici penali militari di pace, ed il testo della riforma finisce con l'essere congelato: l'Assemblea di Montecitorio tornera' ad esaminarlo in data da destinarsi, visto che nel calendario ci sono prima parecchi decreti legge in scadenza.

   La maggioranza va sotto su un emendamento della diossina Silvana Pisa, su cui la presidenza della Camera aveva ammesso la votazione segreta e rispetto al quale il governo aveva espresso parere contrario. L'emendamento evita l'applicazione del codice penale militare di guerra alle missioni internazionali, prevedendo per questa fattispecie un adeguamento del codice militare di pace. La richiesta di modifica del testo passa con 225 si', 200 no e tre astenuti, e il risultato della votazione viene salutato da un fragoroso applauso dell'opposizione; i deputati della Cdl, invece, restano immobili.

   Scorrendo i tabulati della votazione, si scopre che i ''franchi tiratori'' della maggioranza sono stati 18; in Aula, infatti, erano presenti 218 esponenti della maggioranza ma i voti contrari alla modifica targata Unione sono stati soltanto 200. Il centrosinistra poteva contare su 210 deputati ma i si' sono risultati 225: quindi, 15 esponenti della Cdl hanno votato con l'Unione dal momento che tre esponenti di Forza Italia si sono astenuti (Collavini, De Ghislanzoni e Falsitta). Dito puntato anche sulle assenze tra le fila della cdl: 63 deputati hanno ''marcato visita''. Tra i banchi di An si contavano 23 parlamentari in meno (tra cui Gasparri e La Russa), 22 per FI (tra cui Bondi, Cicchitto, Ghedini, Tremonti), 10 dell'Udc (tra cui Follini e Buttiglione) e 4 della Lega (tra cui il capogruppo Ce'). Assenti anche Rotondi, Craxi e Nicolosi. In piu', nell'Emiciclo mancavano anche dei deputati del gruppo misto che non sono dell'opposizione: si tratta di Filippo Mancuso, Giovanni Mongiello, Paolo Santulli, Antonio Serena e Vittorio Sgarbi.

   L'opposizione esulta per il risultato, letto come una ''boccata d'ossigeno'' il giorno dopo la sconfitta alle comunali di Catania di Enzo Bianco contro Umberto Scapagnini. Franco Giordano del Prc sottolinea che lo stop al testo sui codici militari ''cancella una ignominia e' una vittoria pacifista e democratica che testimonia quanto la destra sia ancora in difficolta''', mentre per il Dl Renzo Lusetti ''per la Cdl e' gia' vanificato l' effetto Catania: ancora una volta la maggioranza ha dato prova di inconsistenza, divisione, incomprensione e incapacita' di guidare il Paese. Non basta vincere un'elezione in una citta' per poter parlare di ripresa: in Parlamento la maggioranza non c'e' piu'...''.

   E mentre il Verde Paolo Cento parla di ''bocciatura sonora per i militaristi e per il governo della CdL'', Pino Sgobio del Pdci sottolinea che, se approvata, la riforma dei codici militari ''avrebbe riportato l'Italia indietro di due secoli''; una riforma che per il diessino Marco Minniti ''avrebbe dato vita ad un mostro costituzionale''.

   Nella maggioranza le bocche restano cucite, ma in Transatlantico lo scontento e' evidente. Parla solo Antonio Leone di FI, secondo il quale ''con questo voto la contrarieta' trasversale a parti di questo testo e' venuto fuori con chiarezza''. (ANSA).

 

CODICI MILITARI: CAMERA; 18 FRANCHI TIRATORI, 63 ASSENTI CDL

TRE ESPONENTI DELLA MAGGIORANZA ASTENUTI, 15 VOTANO CON L'UNIONE

 

   (ANSA) - ROMA, 17 MAG - Sono diciotto i ''franchi tiratori'' della maggioranza che in aula alla Camera, con un voto avvenuto a scrutinio segreto, hanno contribuito in modo determinante all'approvazione di un emendamento dell'opposizione alla legge delega per la modifica dei codici militari di guerra e di pace. Una modifica sulla quale commissione e governo avevano espresso parere contrario.

   In assemblea erano presenti 218 esponenti della maggioranza ma i voti contrari alla modifica targata Unione sono stati soltanto 200.

   Il centrosinistra poteva contare su 210 deputati ma i si' sono risultati 225, quindi 15 esponenti della Cdl hanno votato con l'Unione dal momento che tre esponenti di Forza Italia si sono astenuti (Collavini, De Ghislanzoni e Falsitta).

   Dito puntato anche sulle assenze tra le fila della cdl: 63 deputati hanno ''marcato visita''. Tra i banchi di An si contavano 23 parlamentari in meno (tra cui Gasparri e La Russa), 22 per FI (tra cui Bondi, Cicchitto, Ghedini, Tremonti), 10 dell'Udc (tra cui Follini e Buttiglione) e 4 della Lega (tra cui il capogruppo Ce'). Assenti anche Rotondi, Craxi e Nicolosi.

   Dal tabulato della votazione si ricava inoltre che non erano presenti alcuni deputati del gruppo misto che non sono dell'opposizione: Filippo Mancuso, Giovanni Mongiello, Paolo Santulli, Antonio Serena e Vittorio Sgarbi. (ANSA).

 

DIFESA: CODICI MILITARI, LEONE, NESSUNA BOCCIATURA RIFORMA

EMENDAMENTO DS APPROVATO, PERALTRO, E' INCOSTITUZIONALE

 

   (ANSA) - ROMA, 17 MAG - ''Sulla riforma della legge penale militare, avviata da oltre tre anni adeguando l'ordinamento alla realta' internazionale, oggi non e' avvenuto altro che l'approvazione di un sub-emendamento dell'opposizione caratterizzato da astrattezze, illogicita' e, soprattutto, incostituzionalita' perche' introduce poteri non previsti dalla Costituzione''. Lo afferma il vice capogruppo di Fi alla Camera Antonio Leone commentando l'approvazione a voto segreto di un emendamento su cui il governo aveva espresso parere contrario.

   ''Quindi - continua Leone - non si tratta, malgrado il tentativo mediatico di creare il caso e le strumentalizzazioni dell'opposizione, della bocciatura della riforma. Una riforma necessaria ed indispensabile - conclude þ per dotare le nostre forze armate all'estero di uno strumento giuridico adeguato ai tempi di offrire ai soggetti deboli una tutela umanitaria efficace e non solo simbolica''. (ANSA).

 

DIFESA: DEIANA (PRC), NO AD APPROVAZIONE CODICI PENALI

POSIZIONE DI MARTINO E' UN SEGNALE ALLARMANTE

 

   (ANSA) - ROMA, 17 MAG - L'approvazione dei codici penali militari sarebbe ''un nulla osta definitivo a tutte le avventure belliciste del governo Berlusconi''. Lo sostiene Elettra Deiana, capogruppo di Rifondazione comunista in commissione Difesa della Camera sottolineando che l'interesse del ministro della Difesa Antonio Martino per la vicenda e' un ''segnale allarmante''.

   ''Il ministro Martino - dichiara Deiana - non ha esitato a far valere la sua pressione affinche' fosse portato a termine l'iter del provvedimento di delega al governo sulla revisione delle leggi penali militari e nonostante la situazione in aree come l'Iraq e l'Afghanistan sia lontana dal potersi definire pacificata''.

   Sottolineando come l'opposizione alla legge sia stata espressa da diversi soggetti, tra cui l'Associazione nazionale della stampa, gran parte della cooperazione e del volontariato, i Cocer e settori della magistratura militare, il capogruppo di Prc, giudica ''allarmante'' la posizione di Martino. ''La revisione de i codici penali militari - conclude Deiana - e la presenza italiana in Afghanistan e in Iraq sono dunque le due facce di una stessa medaglia, quella di una politica militarista, in sprezzo all'art 11 della Costituzione e al diritto internazionale, che assegna al nostro Paese il ruolo di soggetto belligerante in una guerra infinita voluta da Bush''.(ANSA).

 

CODICI MILITARI: BANDOLI,GOVERNO BOCCIATO SU RIFORMA DANNOSA

AL PRIMO VOTO SEGRETO MAGGIORANZA CHE NON C'E' SI E' SFASCIATA

 

   (ANSA) - ROMA, 17 MAG - ''Al primo voto segreto questa maggioranza, che ormai non c'e' piu', si e' sfasciata''. Lo afferma Fulvia Bandoli, della presidenza della direzione nazionale Ds, commentando la sconfitta del governo alla Camera sul testo che modifica il codice penale militare.

   ''Il governo, infatti - prosegue - e' andato sotto di 5 voti su un emendamento presentato dall'opposizione che modifica sostanzialmente l'assurdo progetto di revisione dei codici militari voluto dal centrodestra. A questo punto – conclude Bandoli - non possiamo che augurarci che il governo torni sui suoi passi e ritiri un provvedimento dannoso che ci farebbe tornare indietro invece che andare avanti''. (ANSA).

 

CODICI MILITARI: BOSI, PREVALE SINISTRA RADICALE

'SPERO SI POSSA RIMEDIARE'

 

   (ANSA) - ROMA, 17 MAG - ''La votazione dell'Aula della Camera che ha portato all'approvazione di un sub-emendamento dell'on. Silvana Pisa, ha consentito il prevalere della posizione della sinistra piu' radicale ed i suoi illogici pregiudizi. Spero si possa rimediare''. Cosi' il sottosegretario alla Difesa, Francesco Bosi, commenta l'esito del voto sul Codice penale militare.

   ''In sostanza - secondo Bosi - al di la' delle piu' variegate interpretazioni, questa e' la pura verita'. Non e' certo un bel messaggio nei confronti di chi, come i nostri militari, e' impegnato all'estero in missioni di carattere umanitario che purtroppo devono affrontare, in taluni frangenti, elementi di forte pericolosita', specialmente quando si sviluppano improvvisi combattimenti ad alta intensita'''.

   ''Nel disegno di legge, approvato al Senato e in corso di esame alla Camera - ha continuato il sottosegretario – si prevede la possibilita' di poter applicare solo nei casi di emergenza, e con atto avente forza di legge, le disposizioni di cui al codice militare di guerra, anche a tutela dei soggetti piu' deboli. L'assenza di questa possibilita' in passato ha piu' volte causato vittime anche tra i nostri militari''. Qui, ha sottolineato, ''il pacifismo non c'entra, e' chiamato in causa a sproposito, perche' in realta' si tenta di minare alla base le condizioni di sicurezza delle missioni militari all'estero che, per quanto riguarda il nostro Paese, hanno esclusive motivazioni di carattere umanitario''.(ANSA).

 

CODICI MILITARI: BUEMI, GARANTISMO CDL TORNA A VOTO SEGRETO

 

   (ANSA) - ROMA, 17 MAG - ''Impossibile ritornare al passato, anche il codice militare deve essere uno strumento di civilta' giuridica, non di prevaricazione, di arbitrarieta' e di involuzione di principi ormai acquisiti nei sistemi democratici''. Lo afferma il responsabile Giustizia dello Sdi Enrico Buemi, commentando il voto di oggi alla Camera che ha visto la maggioranza battuta.

   ''La cosiddetta Casa delle liberta' - osserva il parlamentare socialista - ha gia' abbandonato la tanto decantata politica garantista, come si e' potuto vedere del testo licenziato dalla Commissione, ma nel voto segreto dell'Aula qualcuno ancora resiste!''. (ANSA).

 

CODICI MILITARI: CENTO, SECCA SCONFITTA PER I MILITARISTI

GOVERNO BATTUTO ANCHE PER PRESSIONE MOVIMENTO PACIFISTA

 

   (ANSA) - ROMA, 17 MAG - ''Una bocciatura sonora per i militaristi e per il governo della CdL le cui divisioni, anche nel dopo Catania, sono sempre piu' profonde''. Cosi' il Verde Paolo Cento, vicepresidente della commissione Giustizia di Montecitorio commenta il voto sull'emendamento Pisa con il quale, afferma, ''la Camera ha detto no ad un disegno di legge fortemente militarista, teso a colpire l'autonomia e la liberta' dei giornalisti, degli operatori volontari e di quanti svolgono funzioni di pace nelle aree di guerra. Un risultato importanteconclude Cento - frutto anche dell'azione di pressione del movimento pacifista e antimilitarista del nostro paese''. (ANSA).

 

CODICI MILITARI: DS, COLPITA AL CUORE UNA PESSIMA RIFORMA

RUZZANTE, MAGGIORANZA ALLO SBANDO NON E' RISUCITA A SOSTENERLA

 

   (ANSA) - ROMA, 17 MAG - ''La 69esima sconfitta del governo in aula e' particolarmente pesante e significativa. E' stata infatti colpita al cuore la riforma dei codici militari penali voluta a tutti i costi dal ministro Castelli''. Lo afferma in una nota Pietro Ruzzante, deputato dei Ds e componente della presidenza del gruppo alla Camera.

   ''La correzione ottenuta con l'approvazione dell'emendamento Ds cambia radicalmente l'impostazione culturale e politica del provvedimento. Si trattava di una pessima riforma – sottolinea Ruzzante - che una maggioranza allo sbando non e' stata in grado di sostenere (persino i leghisti erano presenti con meno della meta' dei deputati). E' stata invece premiata - conclude il deputato ds - la determinazione e la coerenza con cui l'opposizione ha condotto questa battaglia parlamentare''. (ANSA).

 

CODICI MILITARI: GIORDANO (PRC), CANCELLATA UNA IGNOMINIA

CDL ANCORA IN DIFFICOLTA'; VITTORIA PACIFISTA E DEMOCRATICA

 

   (ANSA) - ROMA, 17 MAG - ''E' stata cancellata una ignominia, e' una vittoria pacifista e democratica che testimonia quanto la destra sia ancora in difficolta' ''. Cosi' il capogruppo del Prc alla Camera Franco Giordano commenta l'approvazione in aula, nonostante il parere contrario di maggioranza e governo di un emendamento Ds alla legge delega per la revisione delle leggi penali di pace.(ANSA).

 

CODICI MILITARI: LUSETTI (DL), GIA' FINITO EFFETTO CATANIA

NON BASTA VINCERE IN UNA CITTA' PER PARLARE DI RIPRESA...

 

   (ANSA) - ROMA, 17 MAG - ''Non basta vincere l'elezione in una citta' per poter parlare di ripresa: in Parlamento la maggioranza non c'e' piu'...''. Il vice-capogruppo della Margherita alla Camera Renzo Lusetti commenta cosi' la sconfitta di oggi della Cdl su un emendamento dell'Unione alla riforma dei codici militari.

    ''E' gia' vanificato l' effetto Catania per la Cdl al primo provvedimento discusso in Parlamento sulle leggi penali militari di pace - sottolinea Lusetti - il governo e' andato sotto su una questione importantissima che riguarda i contingenti militari all'estero in situazione di conflitto armato''.

   ''E' passato infatti - spiega il parlamentare dei Dl – un emendamento dell'Unione che ridefinisce il codice militare di pace anche in situazione di conflitto armato, vedi Iraq. Ancora una volta la maggioranza ha dato prova di inconsistenza, divisione, incomprensione e incapacita' di guidare il Paese. Non basta vincere un'elezione in una citta' per poter parlare di ripresa: in Parlamento la maggioranza non c'e' piu'...''.(ANSA).

 

CODICI MILITARI:MEDICI SENZA FRONTIERE, GRANDE SODDISFAZIONE

A RISCHIO L'INDIPENDENZA DI INTERVENTI UMANITARI

 

   (ANSA) - ROMA, 17 MAG - ''Grande soddisfazione'' per lo stop alla Camera della riforma dei codici penali militari, e' stata espressa da Medici senza frontiere: con la sua approvazione, infatti, si sarebbe ''ridotta notevolmente la possibilita' di intervento delle organizzazioni umanitarie''.

   Nei giorni scorsi Msf aveva inviato una lettera a tutti i parlamentari, evidenziando i rischi contenuti nel progetto di legge, discusso e 'bloccato' oggi alla Camera, e sottolineando come la sua approvazione avrebbe reso automatica l'applicazione del codice di guerra a qualsiasi missione, comportando ''un progressivo mutamento delle nozioni di pace e di guerra, e una confusione dei ruoli tra personale militare e quello civile operativo in situazione di conflitto''. E per questo Msf aveva chiesto ai parlamentari ''di analizzare tutti gli aspetti che avrebbero messo a repentaglio l'indipendenza e l'imparzialita' delle organizzazioni umanitarie''.

   ''Con grande soddisfazione - dichiara Stefano Savi, direttore generale di Msf Italia - constatiamo che la politica italiana inizia ad interrogarsi sui pericoli della confusione tra azione umanitaria e intervento militare''.(ANSA).

 

CODICI MILITARI: MINNITI, RIFORMA SBAGLIATA, CDL SI FERMI

 

   (ANSA) - ROMA, 17 MAG -  La riforma del codice militare penale all'esame dell'Aula di Montecitorio e' ''una riforma sbagliata, non condivisa dal complesso dell'opinione pubblica. Se approvata darebbe vita ad un mostro costituzionale e giuridico che stabilirebbe cittadini di serie A, cioe' i militari in divisa, e cittadini di serie B''. Lo afferma il deputato dei Ds Marco Minniti dopo l'approvazione di un emendamento dell'opposizione su cui il governo aveva espresso parere negativo.

   ''Si sta forzando da mesi per approvare questo testo - aggiunge Minniti - ma al terzo voto la maggioranza si e' divisa. Non ci sono le condizioni per andare avanti. Questa riforma deve essere fatta con una larga maggioranza parlamentare''. (ANSA).

 

CODICI MILITARI: MOLINARI (DL), CDL RINNEGA BRUTTA RIFORMA

 

   (ANSA) - ROMA, 17 MAG - ''Il primo voto segreto ha evidenziato cio' di cui tutti eravamo a conoscenza, e cioe' che si tratta di una brutta riforma rinnegata persino dalla maggioranza''. Lo afferma Giuseppe Molinari, capogruppo della Margherita in commissione Difesa alla Camera, a proposito del voto sulla proposta di legge delega sui codici militari.

   ''La pervicacia e l'ostinazione a volerla approvare - aggiunge - ha di fatto impedito qualsiasi confronto sereno e per fortuna il Parlamento si e' espresso in maniera libera. Si tratta di una riforma sbagliata e priva di qualsiasi ancoraggio costituzionale. E di voti segreti - conclude Molinari - ce ne sono altri...''. (ANSA).

 

CODICI MILITARI: PISAPIA, SU GIUSTIZIA CDL CONFUSA

GOVERNO HA FINORA FATTO LEGGI SOLO PER IMPUTATI ECCELLENTI

 

   (ANSA) - ROMA, 17 MAG - ''L'emendamento approvato al disegno di legge di riforma del codice penale militare che di fatto ha bloccato l'esame del provvedimento costituisce l'ulteriore prova che, anche in materia di giustizia, questo governo non ha piu' prospettive''. Lo afferma Giuliano Pisapia del Prc.

   ''Dopo il voto contrario del Parlamento alla riforma della giustizia minorile proposta dal governo e dal Ministro Castelli, e il rinvio alle camere da parte del Presidente della Repubblica della riforma dell'ordinamento giudiziario - osserva – questa ennesima sconfitta del governo dimostra non solo che non si puo' rendere la nostra giustizia celere, efficiente e garantista senza un programma organico, ma anche che il  governo e la sua maggioranza, nel corso di tutta la legislatura, sono riusciti ad approvare nel campo della giustizia solo modifiche tese a favorire pochi imputati eccellenti e in gran parte dichiarate incostituzionali dalla Consulta''.

   ''La 'controriforma' del codice penale militare – ribadisce Pisapia - era stata criticata oltre che da numerosi costituzionalisti, anche da parte della magistratura militare, dalla federazione nazionale della stampa e da rappresentanti delle organizzazioni non governative, in quanto avrebbe fatto carta straccia  della nostra Costituzione. In particolare, avrebbe comportato l'automatica applicazione del codice di guerra a tutte le missioni all'estero e, in spregio a quanto stabilito dall'art.11 della Costituzione, il 'normale' ricorso alla guerra per risolvere i conflitti, tanto da consentire la violazione delle garanzie procedimentali pure previste dagli articoli 78 e 87 della Costituzione. Le stesse leggi di guerra sarebbero state  peraltro estese, nei territori all'estero sottoposti al controllo delle  nostre truppe, anche ai civili (compresi i giornalisti, con una inammissibile limitazione della liberta' di stampa e d'informazione, e  gli operatori delle ong). (ANSA).

 

CODICI MILITARI: PRC, CONTRORIFORMA COLPITA E AFFONDATA

NICOTRA E DEIANA, GRANDE VITTORIA DELLA POLITICA DI PACE

 

   (ANSA) - ROMA, 17 MAG - ''Una controriforma colpita e affondata'', dice Alfio Nicotra. ''Una grande vittoria della politica di pace'', fa eco Elettra Deiana. Rifondazione comunista reagisce cosi' al voto della Camera che ha costretto la maggioranza a riportare in commissione la riforma dei codici militari di pace e di guerra.

   ''Il voto che ha definitivamente affossato il provvedimento - sottolinea infatti Deiana, capogruppo di Rifondazione Comunista in commissione Difesa alla Camera - rappresenta una grande vittoria per il pacifismo. E' una concretizzazione in sede istituzionale delle culture pacifiste che animano il nostro Paese, e che sono riuscite a farsi strada anche in Parlamento, nonostante la sorda determinazione del Governo a portare avanti il suo programma bellicista''.

   ''Si tratta - osserva Nicotra, responsabile nazionale del dipartimento Pace del Prc - di una straordinaria vittoria del movimento pacifista. L'arroganza del ministro Martino e' stata battuta. La controriforma dei codici militari e' colpita e affondata. Il successo di questa battaglia di civilta' e' dovuto alla sintonia tra i parlamentari dell'Unione e il sentire profondo del Paese che ha visto mobilitarsi fianco a fianco pacifisti, giuristi democratici e giornalisti al fine di scongiurare l'istituzionalizzazione della guerra infinita''. (ANSA).

 

CODICI MILITARI: ROSSI, SINISTRA VUOLE TENERE NORME FASCISTE

DEPUTATO LEGHISTA COMMENTA STOP A RIFORMA

 

   (ANSA) - ROMA, 17 MAG - ''Sembra evidente che l'unico obiettivo della sinistra e' bloccare la riforma sui codici militari affinche' restino in vigore le norme del '42 dal regime fascista''. Cosi' Guido Rossi, relatore del provvedimento, commenta lo stop alla riforma del codice penale militare.

   ''Da parte nostra, e siamo gia' al lavoro in questo senso, cercheremo comunque di trovare la strada per portare avanti la riforma anche alla luce delle modifiche apportate oggi dall'Aula'', conclude. (ANSA).

 

CODICI MILITARI: SGOBIO,SCONFITTA LEGGE ASSURDA,CDL SFALDATA

SE NON C'E' FIDUCIA MAGGIOPRANZA SI SQUAGLIA,BERLUSCONI RIFLETTA

 

   (ANSA) - ROMA, 17 MAG - ''E' stata sconfitta una proposta di legge assurda, anacronistica e militarista. Una proposta che avrebbe riportato l'Italia indietro di due secoli. Il tentativo di far saltare, anche formalmente, la differenza fra missioni di pace e missioni di guerra e' stato battuto''. Pino Sgobio, presidente dei deputati del Pdci, commenta cosi' il voto della Camera sulla pdl relativa ai codici militari.

   ''Va anche notato, tuttavia, che la maggioranza non esiste piu', nonostante il voto positivo di Catania. Appena il governo non mette la fiducia - conclude Sgobio - il centrodestra si squaglia. Su questo Berlusconi dovrebbe riflettere''. (ANSA).

 

DIFESA: CAMERA; CODICI MILITARI; AULA SOSPENDE ESAME TESTO

GOVERNO CHIEDE STOP DOPO APPROVAZIONE EMENDAMENTO DS

 

   (ANSA) - ROMA, 17 MAG - L'Aula della Camera sospende l'esame del testo di delega al governo per la revisione delle leggi penali di pace. Il ''congelamento'' e' stato richiesto, alla ripresa dei lavori dell'Assemblea, dal sottosegretario alla Difesa Francesco Bosi spiegando che ''a fronte dell'approvazione dell'emendamento Pisa si creano problemi di rilettura e di ricostruzione dell'organicita' del testo; per questo e' necessaria la sospensione dell'esame del provvedimento, che sara' ricalendarizzato quando decidera' la conferenza dei capigruppo''.

   Il presidente Pier Ferdinando Casini ha preso atto della richiesta, sottolineando che ''avendo diversi decreti legge in scadenza non e' possibile prevedere quando il testo potra' essere nuovamente inserito nel calendario dei lavori''. (ANSA).

 

DIFESA: MSF, PREOCCUPATI PER REVISIONE LEGGI PENALI MILITARI

LETTERA-APPELLO A PARLAMENTARI A VIGILIA DISCUSSIONE PROGETTO

 

   (ANSA) - ROMA, 16 MAG - Preoccupazione viene espressa da Medici senza frontiere (Msf), in una lettera inviata a tutti i parlamentari della Camera, riguardo progetto di legge 5433 sulla delega al Governo per la revisione delle leggi penali militari di pace e di guerra e per l' adeguamento dell' ordinamento giudiziario militare, che verra' discusso domani.

   Il provvedimento, spiega Msf, ''applica il codice di guerra automaticamente a qualsiasi missione, indipendentemente dalla sua natura, inducendo un progressivo mutamento delle nozioni di pace e di guerra e oscurando la distinzione tra i due concetti''. L' associazione ha, quindi, rivolto un appello a tutti i parlamentari ''affinche' vengano analizzati attentamente tutti quegli aspetti contenuti nel progetto che metterebbero a repentaglio i principi cardine dell' azione umanitaria (indipendenza, imparzialita' e neutralita') e che causerebbero un' ulteriore e pericolosa confusione di ruoli tra attori umanitari e attori militari''.

   ''La contrarieta' di Medici senza frontiere a questo progetto di legge - dichiara Stefano Savi, direttore generale di Msf Italia - si fonda inoltre su un' altra considerazione: l'estensione del codice militare di guerra ai civili (art. 3 primo comma, lettera a punto 3) ivi compresi gli operatori delle organizzazioni non governative che si trovino ad operare in situazioni di conflitto.Il rischio di una progressiva confusione dei ruoli, confusione peraltro gia' in atto e di cui Msf e' stata piu' volte testimone, e' molto elevato''. (ANSA).

 


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