FISCO: CGIA, PER CITTADINI +236 EURO IN 2011, +376 IN 2012 - FISCO:PMI A EQUITALIA, RATE PIU'UMANE O IMPRESE CHIUDONO - PASQUA: MESSA ARCIVESCOVO TRENTO PER MILITARI E FORZE ORDINE

lunedì 18 aprile 2011


FISCO: CGIA, PER CITTADINI +236 EURO IN 2011, +376 IN 2012
PRESSIONE FISCALE SCENDERA' 0,1%, AUMENTO ENTRATE E CONTRIBUTI
(ANSA) - VENEZIA, 16 APR - Non e' tecnicamente un vero e
proprio aumento del carico fiscale sui cittadini, tuttavia da
quest'anno ciascun italiano si trovera' a pagare 236 euro in
piu' di tasse e contributi; nel 2012 il peso delle imposte
crescera' di altri 376 euro pro capite. Pertanto, nel biennio
2011-2012, ogni italiano dovra' ipoteticamente versare nelle
casse dello Stato 612 euro in piu' rispetto a quanto ha pagato
nel 2010. E' questo il risultato a cui e' giunta la Cgia di
Mestre, dopo aver elaborato i dati pubblicati nei giorni scorsi
dal Governo nel Documento di Economia e Finanza 2011.
Secondo la Cgia nel 2011, nonostante la pressione fiscale sia
destinata a scendere di uno 0,1% rispetto al 2010, le entrate
tributarie e i contributi sociali registreranno un aumento in
termini assoluti pari a 17 miliardi di euro circa. Rapportando
il gettito totale (676,8 miliardi di euro) alla popolazione
italiana, il carico fiscale su ciascun cittadino (pari a 11.194
euro) aumentera', rispetto al 2010, di 236 euro.
Nel 2012, invece, la pressione fiscale dovrebbe salire al
42,7% (+0,2% rispetto al 2011). A fronte di questo aumento,
dovuto in particolar modo alla maggiore crescita delle entrate
rispetto al Pil, fara' salire le entrate complessive a 701,9 mld
di euro (pari a 11.570 euro pro capite). Pertanto, l'aumento pro
capite, rispetto al 2011, sara' pari a 376 euro.
''La crescita del gettito fiscale e contributivo - rileva
Giuseppe Bortolussi segretario Cgia - e' riconducibile all'
effetto di tre fattori: alla leggera ripresa economica in atto;
all'aumento del gettito proveniente dalla lotta all'evasione
fiscale e da un possibile incremento della tassazione locale
che dovrebbe aumentare, almeno in questo primo biennio, a causa
dell'applicazione dei decreti sul federalismo fiscale''.
(ANSA).

FISCO:PMI A EQUITALIA, RATE PIU'UMANE O IMPRESE CHIUDONO
LETTERA RETE IMPRESE A BEFERA, DA 1/7 STRETTA,TETTO A INCREMENTI
(di Paola Barbetti) (ANSA) - ROMA, 16 APR - Le rate
incalzano, anche per le aziende, soprattutto in tempi di crisi,
con commesse che languono e pagamenti in ritardo. E per evitare
''la chiusura di molte imprese'', pressate dalle scadenze delle
rate dei debiti con l'erario, Rete Imprese Italia, la
superorganizzazione delle Pmi, ha messo a punto una serie di
proposte rivolte ad Equitalia, ''per una riscossione piu'
equa'', condensando i suggerimenti in una lettera al presidente
di Equitalia Attilio Befera e al direttore generale Mario
Cuccagna.
Chi sbaglia deve pagare e va punito con sanzioni - e' in
sostanza la richiesta di Rete Imprese - sono pero' necessarie
soluzioni per le imprese che seppure debitrici, vogliono
mettersi in carreggiata. Insomma, rate piu' umane e piu'
sostenibili.
Quindi, allungamento delle rate, taglio degli interessi di
riscossione, tetto di incremento delle somme dovute, sono alcune
delle proposte avanzate dalle cinque organizzazioni
(Confesercenti, Casartigiani, Cna, Confcommercio e
Confartigianato) per migliorare le condizioni di riscossione
coatta. Riforme che, se varate, daranno un respiro di sollievo
alle imprese (che in questi anni hanno alzato i volumi di debito
fiscale), ma anche ai singoli cittadini, alle prese con le
cartelle esattoriali che reclamano riscossioni, dalle multe alla
tassa sui rifiuti. Ma i vantaggi sono anche per l'Erario, dice
Rete Imprese, piu' sicuro di riscuotere il dovuto.
''Bisogna salvare le imprese dal tracollo, il livello di
malessere aumenta'' dice il vicedirettore Confesercenti,
Bussoni. E dal primo luglio la stretta sara' maggiore:''La
situazione peggiora dal primo luglio. L'eliminazione della
cartella esattoriale abbattera' quel lasso temporale di vari
mesi per l'iscrizione a ruolo, rendendo piu' stringenti i tempi
di pagamento'' sottolinea il responsabile fiscale Cna, Claudio
Carpentieri citando le disposizione del dl 78/2010.
TAGLIO AGGIO RISCOSSIONE - Se si versa entro 60 giorni, si
riduce al 4,65%. Si paga al 9%, qualora non versi il dovuto nel
termine stabilito, l'aggio di riscossione e' del 9%. Artigiani,
commercianti e Pmi chiedono di stabilire una gradualita'
dell'aggio in relazione al ritardo con il quale il contribuente
procede al versamento. Soprattutto dal primo luglio 2011, con
l'ingresso dell'immediata esecutivita' degli avvisi di
accertamento. ''Dal momento che Equitalia non sara' piu'
chiamata ad emettere la cartella esattoriale, non dovrebbe
essere piu' dovuto l'aggio del 4,65%''.
RATE PIU' LUNGHE - Aumentare il numero delle rate dalle
attuali 72 mensile a un massimo di 120: ''fornirebbe sollievo
alle imprese che vogliono rimanere sul mercato nella fase di
ripresa'', un vantaggio anche per l'Erario piu' sicuro di
riscuotere il dovuto.
STOP RATE IN ATTESA GIUDIZIO - la riscossione delle imposte
viene sospesa fino al primo grado di giudizio. Cosi' si evita
che il contribuente anticipi tributi che potrebbero poi
risultare non dovuti''.
TETTO D'INCREMENTO - Stabilire un tetto massimo di incremento
delle somme dovute: ''oggi interessi, aggio, i rimborsi per
riscossione fanno lievitare il debito a livelli insostenibili''.
In attesa di risposte all'appello, le Pmi guardano speranzose
ai lavori del tavolo sulla riscossione coattiva avviato il 29
marzo, tra Equitalia e organizzazioni imprenditoriali. (ANSA).

PASQUA: MESSA ARCIVESCOVO TRENTO PER MILITARI E FORZE ORDINE
(ANSA) - TRENTO, 15 APR - Celebrato questa mattina nella
cattedrale di Trento dall'arcivescovo Luigi Bressan il precetto
pasquale per le forze armate e per le forze dell'ordine in
servizio in Trentino.
Alla celebrazione hanno partecipato rappresentanti
dell'esercito, dei carabinieri, della polizia di stato, della
guardia di finanza, della polizia municipale e delle
associazioni combattentistiche e d'arma. Presenti anche il
sindaco di Trento Alessandro Andreatta, il questore Giorgio
Iacobone e il commissario del governo Francesco Squarcina. La
messa e' stata concelebrata dai cappellani militari regionali.
Nel richiamare l'importanza del mistero pasquale, mons.
Bressan nella sua omelia ha fra l'altro sottolineato come
''tutti siamo parte di una societa' interdipendente''. (ANSA).

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