A BREVE IL CONCORSO PER LUOGOTENENTI CON I CRITERI DI SEMPRE. MA DALLA PROSSIMA SELEZIONE LE REGOLE PROBABILMENTE CAMBIERANNO. - di Eliseo Taverna e Daniele Tisci
martedì 19 aprile 2011
A BREVE IL CONCORSO PER LUOGOTENENTI CON I CRITERI DI SEMPRE. MA DALLA PROSSIMA SELEZIONE LE REGOLE PROBABILMENTE CAMBIERANNO.
di Eliseo Taverna e Daniele Tisci*
Viene chiamato concorso per luogotenenti, ma in realtà  è una semplice procedura di valutazione - avviata ai sensi del DLgs 12 maggio 1995 n. 199 - dei titoli e dei requisiti posseduti da coloro che hanno maturato un’anzianità  nel grado di maresciallo aiutante da almeno sette anni e sei mesi.
L’iter procedurale sarà  unico per l’anno 2008 e 2009 e quelli che non risulteranno idonei per il primo anno verranno automaticamente valutati nel secondo.
I posti a disposizione per il 2008 sono circa 575, con una riserva di 50 unità  per il contingente di mare; altrettanti sono disponibili per l’anno 2009, per un totale complessivo di 1150.
In linea di massima i requisiti per l'accesso alla procedura sono gli stessi del passato e sono stabiliti con determinazione del Capo del I Reparto del Comando Generale su delega del Comandante Generale.
Gli interessati che intenderanno partecipare alla selezione, pertanto, dovranno essere in possesso dei seguenti requisiti e presentare una specifica istanza:
• aver conseguito la qualifica di eccellente nell'ultimo triennio;
• non aver riportato nell'ultimo biennio sanzioni più gravi del rimprovero;
• non essere stato rinviato a giudizio o ammesso a riti alternativi per delitto non colposo;
• non essere stato sottoposto a procedimenti disciplinari di Stato, sospeso dall'impiego o dalle attribuzioni del grado;
Nella procedura avviata nel 2007 i criteri e le modalità  di svolgimento della selezione prevedevano l’attribuzione di un punteggio complessivo ai titoli posseduti, costituito dalla somma algebrica dei singoli punti previsti per ciascuno degli elementi positivi e negativi, senza la previsione di un limite massimo, ovvero di un rapporto di interrelazione tra gli stessi.
Con questo metodo utilizzato, però, sono state riscontrate alcune criticità  che inevitabilmente nel corso degli anni hanno creato particolari distonie. Ad esempio la mancata valutazione complessiva delle voci che compongono il curriculum dei candidati che, in alcuni casi, ha consentito il conferimento della qualifica di luogotenente, a marescialli aiutanti in possesso di un punteggio particolarmente elevato in una sola voce, tra tutte quelle esaminate.
Un’altra, invece, è quella della valutazione della documentazione caratteristica legata all’anzianità  di servizio dalla nomina a ispettore e dai relativi giudizi finali caratteristici, nonchà © dei corsi frequentati. Venivano, infatti, valutati in ragione del giudizio finale e della durata, a prescindere dalla tipologia degli stessi.
Appunto per questo, quindi, dalla prossima procedura - quella per il 2010 - l’Amministrazione, dopo aver illustrato al Co.Ce.R. l’iniziativa, si è prefissato l’obiettivo di conferire - per il futuro - la qualifica di luogotenente a marescialli aiutanti che siano in possesso di un complesso omogeneo di requisiti di livello elevato.
In altre parole, molto probabilmente i nuovi criteri prenderanno in considerazione gli “elementi positivi” e gli “elementi negativi” dell’intera procedura di valutazione con metodologie diverse da quelle attuali. I primi sono sia ordinari (valutazione caratteristica, qualità  professionali e titoli culturali) sia straordinari (medaglie e benemerenze al merito ed al valore), mentre nei secondi rientrano le condanne di carattere penale, sospensioni disciplinari, sanzioni dell’Autorità  Giudiziaria, sanzioni disciplinari, non idoneità  all’avanzamento, valutazione caratteristica inferiore alla media.
Verranno, inoltre, probabilmente introdotte le seguenti ulteriori innovazioni:
• i punteggi di riferimento saranno calcolati in centesimi;
• individuazione di classi omogenee di titoli ordinari legati al merito a cui attribuire una determinata percentuale d’incidenza;
• fissazione di un valore massimo (cosiddetto tetto) nell’ambito di ciascuna classe, al fine di evitare il conferimento della qualifica a marescialli aiutanti in possesso di un elevato punteggio in un solo titolo (documentazione caratteristica, ricompense e incarichi di comando;
• introduzione di uno specifico punteggio da attribuire in relazione all’anzianità  d’iscrizione nel ruolo ispettori, in considerazione dell’eterogeneità  del profilo di carriera dei candidati e dell’anzianità  nel grado di maresciallo aiutante;
• valutazione separata delle medaglie e benemerenze militari e civili al valore ed al merito, poichà © tributate in casi eccezionali.
Alla valutazione caratteristica verrà  assegnata l’incidenza maggiore, proprio nella considerazione che la periodicità  con la quale viene redatta rappresenta il principale strumento di valutazione del personale.
In pratica, si prenderà  in riferimento solo quella riferita al periodo in cui l’interessato ha rivestito il grado da maresciallo aiutante, visto che le valutazioni precedenti hanno già  riverberato i loro effetti sugli avanzamenti pregressi.
Le ricompense di ordine morale, nella considerazione che la gran parte dei concorrenti ne vanta un numero esiguo e la distribuzione in ambito nazionale non risulta uniforme, verranno tenute in considerazione calibrando i relativi punteggi.
I punti da attribuire agli incarichi di comando, invece, verranno graduati in base all’importanza degli stessi, in modo tale da valorizzare adeguatamente gli ispettori che hanno comandato reparti territoriali (tenenze e brigate) in particolare, ma anche altre unità  di un certo rilievo.
Per quanto concerne le Spe.Qu.Ab. ed i corsi, verrà  attribuito un punteggio distinto con un tetto massimo, in base alla tipologia di corso (per specializzazioni, abilitazioni e qualificazioni) ed al giudizio conseguito, non prendendo in considerazione il criterio della durata. Vi sarà  un’ulteriore valorizzazione per le Spe.Qu.Ab di particolare interesse per il Corpo, quali ad esempio l’esperto d’area, investigatore economico finanziario e pilota di aereo/elicottero, peraltro con un extra-bonus se esercitata all’atto della partecipazione alla procedura di selezione. Verrà  riconosciuto un ulteriore punteggio per le specializzazioni esercitate all’atto della partecipazione alla selezione, nel massimo di due titoli. Verranno, inoltre, riconosciuti punteggi per le specializzazioni conseguite dalla nomina a finanziere, se esercitate per almeno quattro anni nel ruolo ispettori.
Per l’anzianità  di grado si provvederà  , a differenza del passato, a considerarla disgiuntamente dalla documentazione caratteristica. In pratica verrà  previsto un punteggio legato all’anzianità  nel grado di maresciallo aiutante attraverso il riconoscimento di un punteggio correlato al numero di anni trascorsi nel medesimo grado ed un altro relativo all’anzianità  nel ruolo ispettori (dalla nomina a vicebrigadiere e fino al giorno antecedente la promozione a maresciallo aiutante).Tale punteggio sarà  direttamente proporzionale al numero degli anni trascorsi nei gradi precedenti.
L’ultima innovazione, infine, potrebbe consistere nell’avvio d’ufficio della procedura di selezione nei confronti dei marescialli aiutanti che possiedono i necessari requisiti abolendo, quindi, l’istanza da parte dell’interessato.
Per quest’anno, però, coloro che hanno i requisiti e da tempo ambiscono a ricoprire la qualifica di luogotenente possono pressochà © dormire sonni tranquilli e competere con le vecchie regole.
Auguriamoci, comunque, che le nuove procedure possano portare con sà © principi e criteri sempre più ispirati ad una sana meritocrazia.
L’ultima parola, prima dell’avvio della selezione, ora spetta ai vertici del Corpo.
*Delegati Co.Ce.R. Guardia di Finanza
di Eliseo Taverna e Daniele Tisci*
Viene chiamato concorso per luogotenenti, ma in realtà  è una semplice procedura di valutazione - avviata ai sensi del DLgs 12 maggio 1995 n. 199 - dei titoli e dei requisiti posseduti da coloro che hanno maturato un’anzianità  nel grado di maresciallo aiutante da almeno sette anni e sei mesi.
L’iter procedurale sarà  unico per l’anno 2008 e 2009 e quelli che non risulteranno idonei per il primo anno verranno automaticamente valutati nel secondo.
I posti a disposizione per il 2008 sono circa 575, con una riserva di 50 unità  per il contingente di mare; altrettanti sono disponibili per l’anno 2009, per un totale complessivo di 1150.
In linea di massima i requisiti per l'accesso alla procedura sono gli stessi del passato e sono stabiliti con determinazione del Capo del I Reparto del Comando Generale su delega del Comandante Generale.
Gli interessati che intenderanno partecipare alla selezione, pertanto, dovranno essere in possesso dei seguenti requisiti e presentare una specifica istanza:
• aver conseguito la qualifica di eccellente nell'ultimo triennio;
• non aver riportato nell'ultimo biennio sanzioni più gravi del rimprovero;
• non essere stato rinviato a giudizio o ammesso a riti alternativi per delitto non colposo;
• non essere stato sottoposto a procedimenti disciplinari di Stato, sospeso dall'impiego o dalle attribuzioni del grado;
Nella procedura avviata nel 2007 i criteri e le modalità  di svolgimento della selezione prevedevano l’attribuzione di un punteggio complessivo ai titoli posseduti, costituito dalla somma algebrica dei singoli punti previsti per ciascuno degli elementi positivi e negativi, senza la previsione di un limite massimo, ovvero di un rapporto di interrelazione tra gli stessi.
Con questo metodo utilizzato, però, sono state riscontrate alcune criticità  che inevitabilmente nel corso degli anni hanno creato particolari distonie. Ad esempio la mancata valutazione complessiva delle voci che compongono il curriculum dei candidati che, in alcuni casi, ha consentito il conferimento della qualifica di luogotenente, a marescialli aiutanti in possesso di un punteggio particolarmente elevato in una sola voce, tra tutte quelle esaminate.
Un’altra, invece, è quella della valutazione della documentazione caratteristica legata all’anzianità  di servizio dalla nomina a ispettore e dai relativi giudizi finali caratteristici, nonchà © dei corsi frequentati. Venivano, infatti, valutati in ragione del giudizio finale e della durata, a prescindere dalla tipologia degli stessi.
Appunto per questo, quindi, dalla prossima procedura - quella per il 2010 - l’Amministrazione, dopo aver illustrato al Co.Ce.R. l’iniziativa, si è prefissato l’obiettivo di conferire - per il futuro - la qualifica di luogotenente a marescialli aiutanti che siano in possesso di un complesso omogeneo di requisiti di livello elevato.
In altre parole, molto probabilmente i nuovi criteri prenderanno in considerazione gli “elementi positivi” e gli “elementi negativi” dell’intera procedura di valutazione con metodologie diverse da quelle attuali. I primi sono sia ordinari (valutazione caratteristica, qualità  professionali e titoli culturali) sia straordinari (medaglie e benemerenze al merito ed al valore), mentre nei secondi rientrano le condanne di carattere penale, sospensioni disciplinari, sanzioni dell’Autorità  Giudiziaria, sanzioni disciplinari, non idoneità  all’avanzamento, valutazione caratteristica inferiore alla media.
Verranno, inoltre, probabilmente introdotte le seguenti ulteriori innovazioni:
• i punteggi di riferimento saranno calcolati in centesimi;
• individuazione di classi omogenee di titoli ordinari legati al merito a cui attribuire una determinata percentuale d’incidenza;
• fissazione di un valore massimo (cosiddetto tetto) nell’ambito di ciascuna classe, al fine di evitare il conferimento della qualifica a marescialli aiutanti in possesso di un elevato punteggio in un solo titolo (documentazione caratteristica, ricompense e incarichi di comando;
• introduzione di uno specifico punteggio da attribuire in relazione all’anzianità  d’iscrizione nel ruolo ispettori, in considerazione dell’eterogeneità  del profilo di carriera dei candidati e dell’anzianità  nel grado di maresciallo aiutante;
• valutazione separata delle medaglie e benemerenze militari e civili al valore ed al merito, poichà © tributate in casi eccezionali.
Alla valutazione caratteristica verrà  assegnata l’incidenza maggiore, proprio nella considerazione che la periodicità  con la quale viene redatta rappresenta il principale strumento di valutazione del personale.
In pratica, si prenderà  in riferimento solo quella riferita al periodo in cui l’interessato ha rivestito il grado da maresciallo aiutante, visto che le valutazioni precedenti hanno già  riverberato i loro effetti sugli avanzamenti pregressi.
Le ricompense di ordine morale, nella considerazione che la gran parte dei concorrenti ne vanta un numero esiguo e la distribuzione in ambito nazionale non risulta uniforme, verranno tenute in considerazione calibrando i relativi punteggi.
I punti da attribuire agli incarichi di comando, invece, verranno graduati in base all’importanza degli stessi, in modo tale da valorizzare adeguatamente gli ispettori che hanno comandato reparti territoriali (tenenze e brigate) in particolare, ma anche altre unità  di un certo rilievo.
Per quanto concerne le Spe.Qu.Ab. ed i corsi, verrà  attribuito un punteggio distinto con un tetto massimo, in base alla tipologia di corso (per specializzazioni, abilitazioni e qualificazioni) ed al giudizio conseguito, non prendendo in considerazione il criterio della durata. Vi sarà  un’ulteriore valorizzazione per le Spe.Qu.Ab di particolare interesse per il Corpo, quali ad esempio l’esperto d’area, investigatore economico finanziario e pilota di aereo/elicottero, peraltro con un extra-bonus se esercitata all’atto della partecipazione alla procedura di selezione. Verrà  riconosciuto un ulteriore punteggio per le specializzazioni esercitate all’atto della partecipazione alla selezione, nel massimo di due titoli. Verranno, inoltre, riconosciuti punteggi per le specializzazioni conseguite dalla nomina a finanziere, se esercitate per almeno quattro anni nel ruolo ispettori.
Per l’anzianità  di grado si provvederà  , a differenza del passato, a considerarla disgiuntamente dalla documentazione caratteristica. In pratica verrà  previsto un punteggio legato all’anzianità  nel grado di maresciallo aiutante attraverso il riconoscimento di un punteggio correlato al numero di anni trascorsi nel medesimo grado ed un altro relativo all’anzianità  nel ruolo ispettori (dalla nomina a vicebrigadiere e fino al giorno antecedente la promozione a maresciallo aiutante).Tale punteggio sarà  direttamente proporzionale al numero degli anni trascorsi nei gradi precedenti.
L’ultima innovazione, infine, potrebbe consistere nell’avvio d’ufficio della procedura di selezione nei confronti dei marescialli aiutanti che possiedono i necessari requisiti abolendo, quindi, l’istanza da parte dell’interessato.
Per quest’anno, però, coloro che hanno i requisiti e da tempo ambiscono a ricoprire la qualifica di luogotenente possono pressochà © dormire sonni tranquilli e competere con le vecchie regole.
Auguriamoci, comunque, che le nuove procedure possano portare con sà © principi e criteri sempre più ispirati ad una sana meritocrazia.
L’ultima parola, prima dell’avvio della selezione, ora spetta ai vertici del Corpo.
*Delegati Co.Ce.R. Guardia di Finanza