QUANDO LA CANDIDATURA ALLE ELEZIONI VALE UN MESE DI RIPOSO. IN CAMPO AGENTI DI CUSTODIA, FINANZIERI E POLIZIOTTI (la Discussione)
Mercoledì 27 aprile 2011 - la Discussione
SPECIALE ELEZIONI
A Pietraferrazzana sei liste per 110 abitanti
QUANDO LA CANDIDATURA VALE UN MESE DI RIPOSO
In campo agenti di custodia, finanzieri e poliziotti
PESCARA – Cinque candidati alla carica di sindaco in un paese di appena 110 (centodieci) abitanti, meno di quanti ne può ospitare un grande caseggiato della periferia di una città  . Accade a Pietraferrazzana, un paesino in provincia di Chieti. Tutti contagiati dal virus della politica i residenti, la maggior parte dei quali anziani? L’arcano è svelato dando uno sguardo alle liste dove compaiono nomi di persone che forse quel piccolo centro non l’hanno mai visto e probabilmente non ci metteranno mai piede. Si tratta per lo più di liste composte da guardie carcerarie, poliziotti e finanzieri che ovviamente non hanno alcuna velleità  di diventare sindaco o consiglieri comunali di Pietraferrazzana, ma soltanto di usufruire di un mese di permesso regolarmente retribuito, beneficio previsto per componenti delle forze dell’ordine quando partecipano a una competizione elettorale.
Trenta giorni di riposo senza la necessità  di dimostrare, da parte del poliziotto candidato, che sta effettivamente svolgendo campagna elettorale. à ˆ sufficiente far parte di una lista qualsiasi in un paese qualunque. In precedenti elezioni questo escamotage è stato utilizzato soprattutto da guardie carcerarie per ottenere l’agognato riposo visti i turni massacranti che gli agenti penitenziari sono costretti a fare a causa della cronica carenza di personale. Poi la voce si è diffusa e ora anche altri appartenenti alle forze dell’ordine approfittano della favorevole disposizione. Evidentemente tra i candidati c’è qualche esperto di formazione delle liste e di raccolta delle firme. Ed ecco comunque i magnifici cinque che aspirano (si fa per dire) alla carica di sindaco di Pietraferrazzana: Pierino Liberatore, Danelle Rose Del Peschio, Francesco Ianni, Fabio D’Amelio e Andrea Miccoli. I primi due sono del posto rispettivamente con “Civilità  e sviluppo Pietraferrazzana” e “Legalità  onesta e trasparenza”. Gli altri sono personaggi forestieri che nessuno del paese conosce. Ad esempio la lista di Andrea Miccoli è composta quasi per intero da poliziotti.
E sempre in provincia di Chieti c’è un altro caso molto singolare: a Casacanditella presentate due liste, una fa capo a Erminio Guseppe D’Angelo, l’altra ad Ada Canali. Fin qui niente di strano se non per il fatto che i due sono marito e moglie. Un matrimonio andato a rotoli a causa della passione politica? Nemmeno per sogno. Ada ed Erminio Giuseppe vanno d’amore e d’accordo. Si sono divisi tra due liste per finta, un escamotage per evitare l’annullamento delle elezioni quando, se viene presentata una sola lista, questa non raggiunge il quorum del cinquanta per cento. Dunque niente crisi familiare. Al contrario si tratta di una moglie che dà  una mano al marito il quale è il vero candidato sindaco della lista “Ricominciamo rinnovamento risanamento”. Ma la lista della consorte non poteva scegliere nome più appropriato se non quello di “Salvagente”. Proliferazione di liste anche a Collecorvino, un piccolo paese della provincia di Pescara dove sono ben sei gli aspiranti alla carica di sindaco.
Ma qui non c’entrano candidati finti come a Pietraferrazzana. La lotta all’ultimo voto sarà  incentrata su problema mai definitivamente risolto della discarica.
f. d. m.